Riscattare la vigliaccheria

L’altro giorno ho guardato su rai 3 il documento sul figlio e la moglie segreti di Mussolini,èstata una trasmissione ricca di dettagli e prove, circa il fatto che il duce avesse una moglie, o quantomeno una donna sposata in chiesa, che non era la consorte ufficiale riconosciuta dal regime e da lui stesso.
Donna dalla quale ebbe un figlio a cui Mussolini diede il suo nome.
Non voglio fare il riassunto della trasmissione, quello che voglio dire e che da questa vicenda,èa mio avviso traspare per l’ennesima volta la vigliaccheria di questo individuo, chi avesse seguito la trasmissione sa di cosa parlo.
Il puntoèche da quando il governo di centro destraèin carica sièassistito ad un continuo tentativo di riscattare in qualche modo la figura del fascismo ed in particolare di Benito Mussolini. Ma io mi chiedo con quale faccia tosta e con quale ignoranza storica si possa pensare di rivalutare un personaggio, che oltre ad essere un dittatore sanguinario,  persino nel privato era un gretto e meschino uomo, nemmeno con il coraggio di affrontare una donna ed un figlio legittimo, al punto di delegare altri (il fratello nello specifico) di occuparsi della faccenda, nel modo ovviamente più consono al regime: quello di fare sparire i personaggi scomodi in questo caso segregandoli in manicomio.
Questo lo dico non tanto per chi ha idee di sinistra che di sicuro non ha bisogno di nuovi elementi per valutare un tale personaggio ma per persone di destra direi addirittura per gli stessi fascisti. Si pensi al fatto che oltre ad avere portato una nazione allo sfacelo non siènemmeno comportato coerentemente con la figura di �virile uomo fascista� che egli stesso aveva costruito. Diceva: �se avanzo seguitemi se indietreggio uccidetemiù, com�� allora che prima di essere catturato dai partigiani quando alcuni dei suoi fedelissimi gli proposero una �onorevole morte� combattendo fino all�ultimo respiro, egli preferò fuggire, nascondendosi in modo tutt’altro che onorevole in mezzo a soldati tedeschi, che probabilmente lo disprezzavano per questo.
I generali giapponesi usavano sovente suicidarsi con il karakiri per non dovere sopportare l�onta della sconfitta, una cosa simile non avrebbe certo cambiato il giudizio di chi ha sofferto, di chi ha avuto la vita distrutta dal fascismo e della politica criminale di Mussolini, ma sarebbe stato quantomeno un�atto dovuto nei confronti di quei fascisti che in suo nome  hanno fatto cose inenarrabili e che  l�avrebbero seguito fino all’inferno.
E’ incredibile che in questo paese sembri una bestemmia la parola �comunismo� e parallelamente si cerchi di delegittimare la lotta di resistenza facendo passare l’idea che fossero due fronti contrapposti in eguale misura legittimati a combattersi dimenticando che uno di questi fronti combatteva per la libertà contro l�oppressione fascista. Mentre l�altro combatteva  per mantenere un dominio di sfruttamento una dittatura spesso al servizio dei carnefici nazisti.
In questo paeseèper legge vietata la ricostituzione del partito fascista e invece sembra che siano gli antifascisti a dovere in qualche modo giustificare la propria esistenza.

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