La piccola stupidità del passato si fonde con la vasta stupidità odierna.

Cosa è successo negli ultimi tempi?

Cosa è variato nella mente delle persone da arrivare a eleggere un presidente negli U.S.A che solo un paio di decenni fa non sarebbe stato preso in considerazione nemmeno come amministratore di condominio (ricchezza a parte)?

Cosa è successo nel nostro paese da avere al governo un individuo come Salvini che negli anni 80 l’avrebbero compatito anche al bar Sport, trattandolo come il solito “bauscia” egocentrico e narcisista senza nessuna speranza di successo con donne e amici, figuriamoci con la politica?

Cosa ci ha portato ad avere un ministro dell’agricoltura che non riesce nemmeno a parlare in modo comprensibile?

Cosa ci ha portato ad avere un presidente del consiglio che si lascia prendere per il culo da comici russi, pure pessimi attori?

Cosa è successo perché in Israele da 15 anni sia all’ opera un governo retrogrado, anacronistico, fondamentalista ed allo stesso tempo totalmente carente sotto l’aspetto strategico militare al punto di permettere un’invasione sul suo territorio con conseguenze catastrofiche?

Cosa è successo al mondo da avere portato l’imbecillità al potere?

Per quale confuso meccanismo popoli vissuti da tempo in democrazia, nella se non totale, quasi libertà di informazione, hanno consapevolmente (almeno in apparenza) scelto leader improbabili, inefficaci, senza una adeguata formazione e cultura per condurre il loro paese? Cosa è successo in Argentina visto che da oggi il nuovo presidente è Javer Milei praticamente un coglione che si presenta ai comizi con la motosega e che minaccia di scatenerà una guerra civile tipo Trump solo per suo tornaconto personale ed idiozia palese?

Perché criminali o casi psichiatrici oggi conducono gli stati, stanno per farlo o lo faranno?

Popolo bue è la keyword da me più utilizzata negli anni e la penso ancora così. Il suffragio universale per funzionare in una democrazia necessita che le persone siano acculturate, informate, abbastanza intelligenti e con una visione allargata nello spazio e nel tempo.

Quello che è successo a mio avviso negli ultimi anni è che la vecchia stupidità che sperimentai quando ero molto giovane, quella stupidità confinata nel bar del quartiere con il solito soggetto che iniziava ogni frase con “IO”, quella stupidità presente in ogni famiglia ma prerogativa spesso di una sola persona su tutta la famiglia allargata, tipo lo zio ‘scemo’, quella stupidità antica ma comunque circoscritta, quella stupidità era piccola, quella piccola stupidità del passato si è però fusa con la grande stupidità di oggi, la grande stupidità odierna esponenzialmente ampliata dai social, dalla rete. Internet che si forse all’inizio portò una maggiore informazione orizzontale ma che immediatamente dopo ha per meri interessi economici diffuso l’imbecillità, orizzontale ma pur sempre imbecillità.

Da quando la tecnologia è diventata ‘user friendly’ è iniziata questa catastrofe, quando ancora per scrivere sulla rete bisognava investire dei soldi (anche se pochi) e soprattutto del tempo per formarsi, perché implementare un blog non era per tutti, le cose andavano meglio, in quanto a produrre idee erano ancora giornalisti e ‘professoroni’. Con la diffusione dei social tutto è stato più facile, il vecchio brontolone da bar ha incontrato masse composte anche di giovani incapaci di leggere un libro cartaceo o digitale che si voglia, giovani incapaci di leggere oltre i 140 caratteri, giovani molto pigri, purtroppo una grossa fetta di giovani oggi sono così studiano per passare gli esami non per imparare.

Insomma la vecchia piccola stupidità del passato si è avvalsa della molto più vasta stupidità odierna condizionando quest’ultima come un parassita.

I tecnocrati hanno enormi responsabilità, oggi dovrebbero pensare molto di più prima di agire, dovrebbero soffermarsi a meditare su quanto sia opportuno rendere le IA personalizzabile ed accessibili a chiunque.

Tante vittime, nessun innocente, schierarsi da una parte o dall’altra nel conflitto Israele Palestina è una cosa da idioti.

Il conflitto Israele-Palestina: Comprensione delle Radici Storiche e delle Complessità

Il conflitto tra Israele e la Palestina è un tema di discussione globale che richiede una comprensione approfondita delle sue radici storiche e delle complessità politiche. In questa analisi, esploreremo la storia del conflitto e le colpe di entrambi i contendenti, evidenziando le sfumature spesso trascurate. È fondamentale evitare una visione superficiale del conflitto e considerare il quadro completo.

Le Radici Storiche del Conflitto

Il conflitto tra Israele e la Palestina ha inizio nel XX secolo, quando il movimento sionista cercava di stabilire uno stato ebraico in Palestina, all’epoca sotto il dominio dell’Impero ottomano. Nel 1947, le Nazioni Unite hanno approvato un piano di spartizione della Palestina in due stati: uno ebraico e uno arabo. Questa decisione ha scatenato una serie di conflitti che perdurano fino ai giorni nostri.

Entrambi i contendenti, Israele e i Palestinesi, hanno commesso errori e subito ingiustizie nel corso del conflitto. Israele è oggi uno stato con una democrazia stabile e una forte opposizione politica. Tuttavia, alcune delle politiche del governo israeliano, come la costruzione di insediamenti in Cisgiordania, sono state oggetto di controversie e critiche.

L’Errore delle Sinistre Occidentali

Vedo molti giovani occidentali manifestare per la Palestina, per quanto può sembrare giusto visto il grosso squilibrio di forze a favore di Israele. Ma bisogna anche pensare a quale è il progetto politico e sopratutto ideologico di Hamas, quale paese e mondo hanno in mente.

È interessante notare che le sinistre occidentali hanno talvolta sostenuto movimenti rivoluzionari senza considerare appieno le conseguenze. Un esempio eclatante è la rivoluzione islamica in Iran nel 1979, che ha portato al potere una teocrazia restrittiva delle libertà individuali, molto diversa dal precedente regime dello Scia Reza Pahlavi. Le forze socialiste che appoggiavano la rivoluzione sono dopo la presa del potere da parte di Komeni Questo ha avuto implicazioni significative per l’Iran e per l’intero Medio Oriente, contribuendo all’islamizzazione della regione. La rivoluzione fu anche sostenuta da movimenti socialisti, ma poi dopo la presa del potere teocratico molti dei movimenti socialisti furono soppressi o messi in disparte dal nuovo governo teocratico, poiché il regime cercava di consolidare il proprio controllo e ridurre l’influenza di gruppi politici e movimenti alternativi.

Oltre la Pietà per le Vittime Innocenti

Al di là della compassione per le numerose vittime innocenti, soprattutto i Palestinesi, è cruciale considerare il quadro più ampio del conflitto. Israele rimane un paese con un sistema democratico, dove il dibattito politico e l’opposizione sono parte integrante del processo decisionale. Dall’altra parte, gruppi come Hamas cercano di costringere i propri cittadini a una teocrazia islamica, sollevando interrogativi sul futuro della Palestina.

Aggiornamenti sull’Attacco di Hamas del 7 Ottobre 2023

In linea con il paradigma ideologico di Hamas, l’organizzazione ha lanciato un attacco feroce sul territorio israeliano il 7 ottobre 2023. Questo attacco ha ulteriormente complicato il conflitto, mettendo in pericolo la sicurezza degli israeliani e dei Palestinesi. È fondamentale continuare a monitorare gli sviluppi e cercare soluzioni pacifiche per porre fine a questa spirale di violenza.

In conclusione, il conflitto Israele-Palestina è un argomento complesso che richiede un approccio ponderato e basato sulla comprensione delle radici storiche e delle complessità coinvolte. Schierarsi superficialmente da una parte o dall’altra non è la soluzione. Dobbiamo cercare una via per promuovere la pace e la giustizia per entrambe le parti coinvolte

La scuola italiana non è peggiorata negli ultimi anni, è sempre stata uno schifo.

Scuola Italiana: Passato e Presente a Confronto – Miglioramenti e Riflessioni

Attualmente è mio parere che la scuola italiana è organizzata malissimo, ma devo dire che lo era anche allora. Negli anni 60 e 70 personalmente ebbi dei pessimi insegnanti, i quali mi fecero odiare rispettivamente le loro materie, alle elementari la maestra ci metteva letteralmente le mani addosso, ero disgrafico, roba da non riuscire a rileggere dopo pochi minuti i miei stessi appunti, ma allora non si diagnosticavano queste cose, semplicemente per la maestra o professoressa ‘scrivevo da schifo’. Alle medie solo per fare un esempio la prof. di matematica se ne uscii con questa affermazione: “in India muoiono di fame, perchè sono in troppi, se buttassimo un po’ di bombe atomiche risolveremmo il problema” (non sto scherzando). Alle superiori Istituto Luigi Galvani di Milano si faceva una selezione feroce, pochi riuscirono a diplomarsi dei miei amici ed io non fui tra quei pochi. Nella mia classe, 3° verso la fine dell’anno il professore di matematica ci annunciò di avere finito tutto il programma, non il programma dell’anno in corso in anticipo, ma bensì il programma di tutto il quinquennio, in pratica almeno per la matematica in classe 3° avremmo già potuto dare l’esame di maturità.

Non è vero che la scuola italiana è peggiorata negli ultimi anni. E’ SEMPRE STATA UNA MERDA.

Personalmente nella scuola di oggi, sopratutto con gli strumenti di oggi e con i miei problemi di allora mi sarei trovato molto meglio, forse sarei arrivato anche alla laurea, tantè che anni dopo, autonomamente sono diventato fotografo, stampatore, grafico, ed in ultimo ho imparato a programmare in diversi linguaggi di programmazione come Java, php, javascript, ecc, senza un insegnante ma autonomamente. Oggi si passati all’opposto come spesso succede in questo paese, ma se dovessi scegliere preferirei il presente dovo non sono solo gli insegnati l’unico canale di apprendimento.

Il mito di Berlusconi: un’eclisse politica e culturale

Negli ultimi tempi, si è assistito a un curioso fenomeno: la canonizzazione postuma di Silvio Berlusconi come una sorta di santo della politica italiana. Tuttavia, è fondamentale analizzare in modo critico il suo impatto sulla società italiana, sia dal punto di vista politico che culturale. Questo articolo si propone di sfatare il mito che si è creato intorno a Berlusconi, esplorando le sue azioni e il loro impatto sul paese. Come la discesa in politica di Berlusconi abbia avuto conseguenze negative su diversi fronti

I danni politici:

Uno dei principali effetti della leadership di Berlusconi è stato l’indebolimento delle istituzioni democratiche italiane. Durante i suoi mandati, l’ex presidente del Consiglio ha dimostrato un disprezzo per la separazione dei poteri e ha cercato di manipolare il sistema giudiziario a suo vantaggio. Le sue molteplici controversie legali e le misure ad hoc volte a proteggere i suoi interessi personali hanno minato la fiducia dei cittadini nelle istituzioni stesse. Inoltre, la gestione politica di Berlusconi è stata caratterizzata da una serie di riforme superficiali e promesse non mantenute. La sua incapacità di affrontare le questioni cruciali che affliggono l’Italia, come l’economia stagnante e il sistema di welfare inefficiente, ha contribuito a una progressiva erosione del tessuto sociale e della coesione nazionale.

L’impatto culturale:

Oltre agli effetti politici, Berlusconi ha avuto un impatto significativo sulla cultura italiana. Attraverso il suo impero mediatico, ha influenzato l’opinione pubblica in modo massiccio, trasformando il giornalismo in uno strumento di propaganda personale. L’informazione è stata distorta e manipolata per adattarsi ai suoi interessi politici ed economici, creando una società dove la verità era spesso sacrificata sull’altare del sensazionalismo e della narrazione a fini di lucro. Inoltre, la cultura del “Berlusconismo” ha promosso valori superficiali e consumistici, che hanno fatto perdere di vista l’importanza dell’istruzione, dell’arte e della cultura per una società sana e progredita. L’immagine di Berlusconi come uomo di successo e potere ha inculcato nell’immaginario collettivo l’idea che l’unico valore degno di aspirazione fosse il denaro e la fama, a discapito di valori più nobili come l’integrità e l’impegno civico.

I mezzi di comunicazione come strumento di manipolazione: Uno dei pilastri centrali dell’era berlusconiana è stato il controllo mediatico. Berlusconi, grazie al suo impero televisivo, ha saputo sfruttare i mass media per manipolare l’opinione pubblica, rendendoli strumenti al servizio del suo potere politico. Il pluralismo e l’obiettività dell’informazione sono stati compromessi, mentre la diffusione della cultura della spettacolarizzazione ha permeato la società italiana, creando una pericolosa deriva verso la superficialità e l’illusione.

Il disprezzo per la cultura e la conoscenza: Durante il suo governo, Berlusconi ha mostrato un profondo disprezzo per la cultura e l’istruzione. Ha promosso politiche che hanno indebolito il sistema educativo italiano, tagliando i fondi destinati alle scuole e riducendo l’importanza dell’istruzione nella formazione dei giovani. Inoltre, la sua retorica populista ha sminuito l’importanza del pensiero critico e della conoscenza approfondita, promuovendo una cultura dell’ignoranza che ha impedito lo sviluppo intellettuale della società.

Il declino della moralità pubblica: L’impatto di Berlusconi sulla cultura italiana si è fatto sentire anche a livello etico e morale. Le numerose vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex presidente del Consiglio, dalle accuse di corruzione alle vicende scandalistiche, hanno minato la fiducia nella classe politica e nella legalità dello Stato. Il suo atteggiamento disinvolto di fronte alla legge e il suo uso distorto del potere hanno contribuito a un clima di sfiducia e disillusione tra i cittadini italiani.

Il degrado della politica: Berlusconi ha portato con sé una deriva pericolosa per la politica italiana. La sua concezione personalistica e autoritaria del potere ha minato le basi della democrazia, favorendo il clientelismo e la corruzione. L’ascesa di una classe dirigente priva di scrupoli e interessata solo alla propria perpetuazione ha indebolito le istituzioni democratiche, minando il loro ruolo di guardiani del bene comune.

Silvio Berlusconi, un nome che divide profondamente l’Italia. Dopo la sua morte, la retorica sulla sua figura sembra trasformarsi in una sorta di culto, un mito che ne dipinge l’immagine come quella di un santo moderno. Tuttavia, è essenziale analizzare l’impatto che Berlusconi ha avuto sul paese, non solo dal punto di vista politico, ma anche culturale. L’ascesa al potere di Berlusconi Silvio Berlusconi, magnate dei media e imprenditore di successo, è entrato in politica nel 1994, promettendo di portare la sua esperienza imprenditoriale nel governo italiano. Tuttavia, dietro le sue promesse di prosperità economica si celavano interessi personali e una strategia mirata a consolidare il suo potere. La sua presenza nei media ha sollevato serie preoccupazioni riguardo al conflitto di interessi e alla libertà di stampa.Il controllo dei media e la manipolazione dell’opinione pubblica Uno dei pilastri fondamentali del potere di Berlusconi è stato il controllo dei media. Attraverso la sua società Mediaset, ha dominato il panorama mediatico italiano, garantendosi un’influenza significativa sull’opinione pubblica. Ciò ha minato la diversità di voce e la libertà di informazione, trasformando i mezzi di comunicazione in strumenti di propaganda e manipolazione a suo vantaggio Il declino della politica italiana Berlusconi ha avuto un impatto devastante sulla politica italiana, minando le istituzioni democratiche e indebolendo la fiducia dei cittadini nel sistema. Il suo modo di governare ha dato origine a uno scenario di corruzione diffusa e clientelismo, con numerosi scandali che coinvolgevano membri del suo stesso partito. Inoltre, ha instaurato un clima di polarizzazione e conflitto, dividendo la società italiana in modo profondo e persistente.

Putin ha rotto il tabù della guerra atomica e nessuno sembra preoccuparsene.

Certo, ecco qui il tuo articolo sul tema del conflitto nucleare:

Il tabù del conflitto nucleare è rotto: perché non possiamo ignorare le minacce di Putin

Per decenni, la minaccia di una guerra nucleare tra le grandi potenze mondiali è stata considerata un tabù, qualcosa che non si poteva nemmeno immaginare senza sentire un brivido lungo la schiena. Ma nel mondo di oggi, questo tabù sembra essere stato rotto. Negli ultimi anni, il presidente russo Vladimir Putin ha più volte fatto riferimento alle armi nucleari e minacciato l’uso di armi nucleari tattiche in Ucraina, suscitando preoccupazione e allarme nella comunità internazionale.

Putin ha infranto il tabù del conflitto nucleare eppure sembra che la popolazione mondiale non si preoccupi abbastanza delle sue minacce. Siamo tutti concentrati su questioni come le pensioni, i migranti, la pandemia e la politica interna dei nostri paesi, e sembra che ci sia poco spazio per considerare la minaccia di un conflitto nucleare.

Ma perché non possiamo permetterci di ignorare questa minaccia? Perché non possiamo permettere che la paura della guerra nucleare scompaia dalla nostra coscienza collettiva?

In primo luogo, dobbiamo ricordare che la guerra nucleare non è solo un incubo da film. È una minaccia reale e concreta che può avere conseguenze catastrofiche per il nostro pianeta e per l’umanità stessa. L’uso di armi nucleari provocherebbe una devastazione senza precedenti, distruggendo città intere, contaminando l’aria, l’acqua e il suolo, e causando la morte di milioni di persone. Le conseguenze della guerra nucleare sarebbero inimmaginabili e potrebbero essere irreversibili.

In secondo luogo, dobbiamo comprendere che il conflitto nucleare non è un’opzione valida per risolvere le dispute internazionali. L’uso di armi nucleari non è solo eticamente riprovevole, ma anche politicamente e strategicamente fallimentare. Il ricorso alle armi nucleari non risolverebbe alcun problema, ma piuttosto aggraverebbe le tensioni e aumenterebbe il rischio di ulteriori conflitti.

Infine, dobbiamo prendere sul serio le minacce di Putin e fare tutto il possibile per prevenire un conflitto nucleare. Non possiamo permettere che le parole di Putin diventino realtà, e dobbiamo fare tutto il possibile per evitare un’escalation delle tensioni tra le grandi potenze mondiali. Questo significa sostenere le istituzioni internazionali che promuovono la pace e la cooperazione tra i paesi, lavorare per una maggiore trasparenza nelle politiche militari e nucleari dei paesi, e cercare di trovare soluzioni pacifiche alle dispute internazionali.

In conclusione, il tabù del conflitto nucleare è stato rotto, ma non dobbiamo permettere che la paura della guerra nucleare scompaia dalla nostra coscienza collettiva. Dobbiamo prendere sul serio le minacce di Putin e lavorare insieme

Il dibattito sull’utero in affitto in Italia: perché la decrescita demografica è la risposta giusta contro l’attuale governo retrogrado e misogino

Il dibattito sulla limitazione dei diritti delle persone LGBTQ+ in Italia sta suscitando molte preoccupazioni, soprattutto riguardo all’introduzione dell’utero in affitto. Mentre molti si oppongono a qualsiasi forma di restrizione dei diritti, è importante valutare l’intero contesto e le possibili conseguenze delle politiche del governo.

Nonostante la legge italiana attualmente non riconosca l’utero in affitto, molti sostengono che ci sia un bisogno di regolamentazione al fine di tutelare i diritti dei soggetti coinvolti. Tuttavia, l’introduzione di queste politiche potrebbe portare ad una serie di problemi, come la commercializzazione del corpo femminile e l’aggravamento delle disuguaglianze sociali ed economiche.

In ogni caso, è importante notare che la questione dell’utero in affitto non dovrebbe essere l’unica considerazione quando si parla di limitazione dei diritti delle persone LGBTQ+. Infatti, la libertà di scelta riguardo alla procreazione è un diritto fondamentale per tutte le persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale.

Tuttavia, è anche importante riconoscere che la questione della procreazione non dovrebbe essere vista come l’unica forma di realizzazione personale e felicità. In un mondo sempre più sovrappopolato, promuovere la decrescita demografica diventa sempre più urgente. L’idea che la felicità e il successo debbano essere necessariamente legati alla procreazione dovrebbe essere superata.

Promuovere la cultura della decrescita demografica non dovrebbe essere visto come una forma di limitazione dei diritti personali, ma come una necessità per il bene comune. Ciò potrebbe includere disincentivi economici per le coppie eterosessuali che decidono di avere figli, nonché promozioni culturali e supporto alle adozioni.

Inoltre, l’idea della gravidanza surrogata andrebbe bocciata come idea, in quanto potrebbe portare a gravi problemi etici e sociali. La maternità surrogata può essere vista come una forma di sfruttamento del corpo femminile, e può anche portare a problemi di filiazione e identità per il bambino nato da questa pratica.

In sintesi, sebbene sia importante sostenere i diritti delle persone LGBTQ+, è altrettanto importante valutare le implicazioni delle politiche che limitano tali diritti. Invece di concentrarsi sull’utero in affitto come unico aspetto del dibattito, dovremmo promuovere una cultura della decrescita demografica che valorizzi la scelta consapevole e la felicità personale al di fuori della procreazione.

Inoltre, è importante sfatare l’idea che la gravidanza surrogata sia una pratica utilizzata principalmente dalle coppie omosessuali. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Sindrome di Down, infatti, circa il 90% delle coppie italiane che ricorrono alla gravidanza surrogata sono coppie eterosessuali. Questo dimostra che la gravidanza surrogata non è un argomento legato esclusivamente alla comunità LGBTQ+, ma è una pratica che coinvolge un’ampia gamma di persone, comprese quelle che non hanno problemi di fertilità ma che desiderano un figlio a tutti i costi.

È importante sottolineare che questo non significa che la gravidanza surrogata debba essere considerata una pratica normale o accettabile. Come già detto, la decrescita demografica è una soluzione più sostenibile ed etica per il futuro della società. In ogni caso, è importante che il dibattito intorno a questa pratica sia incentrato sui dati reali e non su stereotipi o pregiudizi.

È importante sottolineare che il desiderio di avere figli non dovrebbe essere visto come l’unica via possibile per una vita soddisfacente e gratificante. Ci sono molte altre cose nella vita che possono portare gioia, realizzazione e felicità, come le relazioni, la carriera, i viaggi, le esperienze culturali, le attività sportive e tanto altro ancora. Inoltre, è importante ricordare che il mondo sta affrontando sfide importanti come il cambiamento climatico, l’inquinamento, la povertà e molte altre, e che dedicare tempo e risorse a queste questioni può essere altrettanto gratificante e importante come la genitorialità.

È anche fondamentale comprendere che l’essere umani non può essere visto come un insieme di individui separati, ma come un super organismo che agisce in modo coordinato per il bene comune. La sopravvivenza della razza umana dipende dalla capacità di cooperare e di lavorare insieme per affrontare le sfide del nostro tempo, e la decrescita demografica può essere vista come una delle strategie per raggiungere questo obiettivo. Se non adottiamo un approccio responsabile ed ecologico alla riproduzione, rischiamo di compromettere la sopravvivenza della nostra specie e di mettere a rischio il nostro futuro. Per questo motivo, è importante che la politica promuova l’idea della decrescita demografica come una scelta responsabile e sostenibile, che contribuisce a proteggere l’ambiente, le risorse naturali e il benessere di tutti gli esseri umani.

Ci sono i terremotati e i terremotati ++, ovvero Il popolo Curdo

Il recente terremoto in Turchia ha causato la morte di decine di persone e il ferimento di centinaia di altre. Mentre il paese sta ancora affrontando le conseguenze della tragedia, c’è un gruppo particolare di persone che sta soffrendo in modo particolare: i curdi.

I curdi sono un gruppo etnico presente in Turchia, Iraq, Iran e Siria. Nel corso degli anni, la Turchia ha visto conflitti interni tra il governo turco e i gruppi curdi che cercano autonomia. Questi conflitti hanno avuto un impatto negativo sulla vita quotidiana dei curdi, soprattutto in termini di accesso alle risorse e di protezione dei diritti umani.

Il recente terremoto ha ulteriormente aggravato la situazione dei curdi. Molte delle aree colpite dal terremoto sono abitate da curdi, che hanno visto la loro casa e le loro attività economiche distrutte. Inoltre, i curdi hanno sperimentato difficoltà nell’ottenere supporto dal governo turco nell’affrontare la situazione, a causa della tensione politica esistente.

Ciò significa che i curdi stanno affrontando enormi sfide per ricostruire le loro vite e le loro comunità. Molti sono senza un tetto e hanno bisogno di aiuti alimentari e di assistenza sanitaria. Inoltre, molte attività economiche sono state distrutte, lasciando molte persone senza lavoro e senza mezzi di sostentamento.

Nonostante le difficoltà, i curdi stanno dimostrando una forza e una resilienza straordinarie. Organizzazioni umanitarie e gruppi di volontari stanno lavorando insieme per fornire supporto ai curdi colpiti dal terremoto. Inoltre, molti curdi si stanno unendo per aiutare gli altri membri della loro comunità a ricostruire le loro vite.

In questo momento difficile, è importante che la comunità internazionale offra il proprio sostegno ai curdi e che si faccia tutto il possibile per aiutare queste persone a superare questa tragedia. Questo può includere donazioni alle organizzazioni umanitarie che lavorano sul posto, o l’invio di aiuti diretti ai curdi bisognosi.

In conclusione, il recente terremoto in Turchia ha avuto un impatto devastante sulla vita delle persone, ma in particolare sui curdi. Nonostante le difficoltà, questo gruppo sta dimostrando una forza ed un coraggio straordinari.

Si ritorna alla necessità di uno stato curdo, ma con l’attuale divisione degli Stati in Medio Oriente la nascita di uno Stato autonomo del Kurdistan appare ormai un’ipotesi irrealizzabile: nessuno dei paesi coinvolti, infatti, è disposto a cedere aree più o meno ampie del suo territorio a favore del popolo curdo, privandosi delle materie prime di cui quei territori sono ricchi, prima fra tutte il petrolio. Con il Trattato di Losanna poi è svanita la speranza della nascita di uno Stato Curdo, il popolo curdo è in lotta per l’indipendenza con insurrezioni che si sono verificate nell’ultimo secolo in Iraq, Iran e in Turchia. Violenta in questi tre paesi è stata la repressione nei loro confronti.

Possiamo quindi sostenere che non tutti i terremotati sono uguali i curdi sono più terremotati degli altri: terremotati ++

chatGPT e le domande sull’universo, dal modello standard al campo di Higgs.

Ho provato a porre a chatGPT domande sull’universo e la fisica di questo e devo dire che le risposte mi sembrano chiare ed esplicative:

quanti miliardi di anni sono passati dal bigbang ad oggi?

La scienza stima che il Big Bang sia avvenuto circa 13,8 miliardi di anni fa. Quindi, fino ad oggi, sarebbero passati circa 13,8 miliardi di anni dal momento del Big Bang.

Tuttavia, è importante notare che questa è solo una stima basata sui modelli scientifici attuali e che alcune teorie alternative suggeriscono un’età dell’universo leggermente diversa. Inoltre, la misura precisa dell’età dell’universo è un argomento attualmente oggetto di studio e le cifre possono variare leggermente a seconda delle tecniche di misura e dei modelli utilizzati.

gerardo.trimarco@yahoo.it

In fisica cosa si intende per teoria (modello) standard?

La Teoria Standard (SM) è una teoria fondamentale della fisica delle particelle che descrive tutte le particelle elementari e le loro interazioni, ad eccezione della gravità. La Teoria Standard è stata sviluppata negli anni ’70 e ’80 del XX secolo e include una descrizione quantistica delle tre forze fondamentali della natura: forza elettromagnetica, forza debole e forza forte.

La Teoria Standard descrive le particelle elementari come quarks e leptoni, e le loro interazioni tramite le particelle vettrici delle tre forze fondamentali: il fotone per la forza elettromagnetica, i bosoni W e Z per la forza debole e gli 8 gluoni per la forza forte.

La Teoria Standard è stato molto precisa nel descrivere un gran numero di fenomeni sperimentali nella fisica delle particelle, ma non include la gravità e non spiega alcune osservazioni, ad esempio perché le particelle abbiano massa o perché l’universo sia così uniforme. Pertanto, si stanno attualmente studiando teorie al di là della Teoria Standard, come la Teoria delle stringhe e la Teoria della relatività generale quantistica, che cercano di integrare la gravità nella descrizione delle particelle elementari e delle loro interazioni.

gerardo.trimarco@yahoo.it

SE la gravità è in sostanza la curvatura dello tessuto spazio-temporale, per quale motivo esisterebbe una particella mediatrice di tale forza, detto gravitone?

La teoria generale della relatività di Einstein stabilisce che la gravità è la conseguenza della curvatura dello spazio-tempo causata da masse e energie presenti in esso. La teoria descrive in modo preciso molte proprietà della gravità, come l’effetto della luna sulla marea, la lente gravitazionale e l’orbita dei pianeti, ma non fornisce una descrizione quantistica della forza di gravità.

La descrizione quantistica della forza di gravità, nota come meccanica quantistica della gravità, è ancora in fase di sviluppo e non esiste ancora una teoria completamente accettata. Una delle teorie proposte è la teoria delle onde gravitazionali, che descrive la gravità come una serie di onde quantistiche che si propagano attraverso lo spazio-tempo.

In questa teoria, il gravitone è la particella quantistica associata alla forza di gravità, proprio come il fotone è la particella associata alla forza elettromagnetica. Il gravitone sarebbe la particella mediatrice della forza di gravità a livello quantistico, proprio come il fotone mediatore della forza elettromagnetica.

Per ora, la teoria delle onde gravitazionali non è stata confermata sperimentalmente, ma una serie di esperimenti come LIGO e Virgo stanno cercando di rilevare le onde gravitazionali, che potrebbero fornire informazioni sull’esistenza del gravitone.

gerardo.trimarco@yahoo.it

l’unico modo per una particella di acquisire massa è quella di attraversare il campo di Higgs?

La Teoria Standard del Modello Standard delle particelle, che descrive tutte le particelle elementari e le loro interazioni, fatta eccezione per la gravità, spiega come le particelle acquisiscono massa attraverso l’interazione con il campo di Higgs. Il campo di Higgs è un campo quantistico che permea tutto lo spazio, e tutte le particelle elementari interagiscono con esso.

Le particelle che hanno una forte interazione con il campo di Higgs acquisiscono una grande massa, mentre quelle che hanno una debole interazione acquisiscono una massa minore. Ad esempio, il quark top ha una forte interazione con il campo di Higgs e quindi ha una massa molto più grande rispetto al quark up o al quark down. Anche i bosoni di gauge del Modello Standard, come il bosone W e il bosone Z, hanno una massa grazie alla interazione con il campo di Higgs.

Il fotone, che è la particella mediatrice della forza elettromagnetica, non interagisce con il campo di Higgs e quindi non ha massa. Questo è uno dei motivi per cui la forza elettromagnetica è molto più forte rispetto alla forza debole.

Detto questo, va notato che non tutte le teorie al di là della Teoria Standard propongono l’utilizzo del campo di Higgs per spiegare l’acquisizione di massa delle particelle, alcune propongono meccanismi alternativi.

gerardo.trimarco@yahoo.it

Quali sarebbero questi meccanismi alternativi?

Ci sono diverse teorie al di là del Modello Standard che propongono meccanismi alternativi per spiegare l’acquisizione di massa delle particelle. Ecco alcuni esempi:

  1. Teoria delle particelle extra-dimensioni: in questa teoria, le particelle acquisiscono massa attraverso la loro interazione con extra dimensioni nascoste dello spazio-tempo.
  2. Teoria di technicolor: in questa teoria, le particelle acquisiscono massa attraverso l’interazione con un nuovo tipo di campo quantistico chiamato technicolor.
  3. Teoria di Little Higgs: in questa teoria, le particelle acquisiscono massa attraverso l’interazione con nuovi campi quantistici e nuove particelle.
  4. Teoria di compositeness: in questa teoria, le particelle elementari non sono puntiformi, ma sono composte da più particelle, chiamate costituenti. Le particelle acquisiscono massa attraverso l’interazione con questi costituenti.

Queste teorie alternativi sono ancora in fase di sviluppo e non sono state confermate sperimentalmente, ma offrono una prospettiva interessante per la comprensione dell’acquisizione di massa delle particelle e delle loro interazioni.

Intelligenza artificiale e chatGPT, si estingueranno alcune figure professionali, per esempio i web developer?

Sono riuscito finalmente a provare la tanto declamata chatGPT, le ho fatto un po’ di domande quelle più filosofiche o legate alla coscienza alla possibilità che le IA possano essere una minaccia, ecc.. Devo dire che le risposte sono state estremamente sobrie e misurate, forse troppo. Pur facendo ora tutt’altro lavoro, il web developing è rimasto comuque per me un hobby, quindi le ho chiesto di costruirmi un form html con 6 campi di imput: ‘nome’, ‘cognome’, ‘azienda’, ‘referente’, ‘data’, ‘ora’. collegata ad uno script php il quale inserirebbe poi in database mysql gli imput degli stessi campi. L’IA mi ha prodotto questo:

<form action=”script.php” method=”post”>

<label for=”nome”>Nome:</label>

<input type=”text” id=”nome” name=”nome” required>

<br>

<label for=”cognome”>Cognome:</label>

<input type=”text” id=”cognome” name=”cognome” required>

<br>

<label for=”azienda”>Azienda:</label>

<input type=”text” id=”azienda” name=”azienda” required>

<br>

<label for=”referente”>Referente:</label>

<input type=”text” id=”referente” name=”referente” required>

<br>

<label for=”data”>Data:</label>

<input type=”date” id=”data” name=”data” required>

<br>

<label for=”ora”>Ora:</label>

<input type=”time” id=”ora” name=”ora” required>

<br>

<input type=”submit” value=”Invia”>

</form>

e questo:

<?php

$nome = $_POST[‘nome’];

$cognome = $_POST[‘cognome’];

$azienda = $_POST[‘azienda’];

$referente = $_POST[‘referente’];

$data = $_POST[‘data’];

$ora = $_POST[‘ora’];

// Connessione al database

$conn = new mysqli(‘host’, ‘username’, ‘password’, ‘nome_database’);

// Verifica connessione

if ($conn->connect_error) {

die(“Connessione fallita: ” . $conn->connect_error);

}

$sql = “INSERT INTO tabella (nome, cognome, azienda, referente, data, ora)

VALUES (‘$nome’, ‘$cognome’, ‘$azienda’, ‘$referente’, ‘$data’, ‘$ora’)”;

if ($conn->query($sql) === TRUE) {

echo “Nuovo record creato con successo”;

} else {

echo “Errore: ” . $sql . “<br>” . $conn->error;

}

$conn->close();

?>

Dopo avere cambiato totalmente argomenti, solo alcuni input dopo mi è venuto in mente di chiederle di rendere asincrono lo script attraverso Jquery, mi ha prodotto questo:

<form id=”myForm”>

 <label for=”nome”>Nome:</label>

 <input type=”text” id=”nome” name=”nome” required>

 <br>

 <label for=”cognome”>Cognome:</label>

 <input type=”text” id=”cognome” name=”cognome” required>

 <br>

 <label for=”azienda”>Azienda:</label>

 <input type=”text” id=”azienda” name=”azienda” required>

 <br>

 <label for=”referente”>Referente:</label>

 <input type=”text” id=”referente” name=”referente” required>

 <br>

 <label for=”data”>Data:</label>

 <input type=”date” id=”data” name=”data” required>

 <br>

 <label for=”ora”>Ora:</label>

 <input type=”time” id=”ora” name=”ora” required>

 <br>

 <input type=”submit” value=”Invia”>

</form>

con questo:

$(document).ready(function() {

 $(“#myForm“).submit(function(e) {

  e.preventDefault();

  var formData = $(this).serialize();

  $.ajax({

   type: “POST”,

   url: “script.php”,

   data: formData,

   success: function(data) {

    alert(“Dati inviati con successo!”);

   }

  });

 });

});

Più o meno quello che avrei fatto io, certo stiamo parlando di qualcosa di estremamente semplice, ma anche le mie indicazioni erano estremamente semplici. Il bello di questo strumento è che si può continuamente aggiustare il tiro , a mano a mano che si va avanti nella costruzione di qualcosa.

Forse in prossimo futuro si estingueranno parecchi lavori ma ne potrebbero emergere di nuovi, uno di questi potrebbe essere quello di dialogatore con IA. Qualcuno che apprenda il modo più efficace di dare indicazioni alle IA per ottenere un output sempre più vicino alle proprie esigenze. Ma molte a mio avviso saranno le professioni che oggi non riusciamo nemmeno ad immaginare.