Le pantere grigie di Federico Rampini e il cavallino di Domenico Modugno

Le pantere grigie di Federico Rampini e il cavallino di Domenico Modugno

Efficace ed elegante la definizione di Federico Rampini nel libro (almeno io li la ho letta per la prima volta li) “voi avete gli orologi noi il tempo”, mi riferisco alle: “pantere grigie”, riferendosi alle persone avanti con l’età ma ancora in una condizione fisica e mentale compatibile con il mercato del lavoro. La pantera rimanda l’idea di un animale vigoroso, agile, potente ed intelligente, il grigio da più l’idea di un decadimento solamente estetico, come dire appari più vecchio, ma ci aspettiamo comunque delle buone performance. Da le informazioni che ho devo concludere che questa definizione per gli anziani negli stati uniti è più o meno azzeccata, in quel paese gli over 50, diciamo sono considerati perfettamente adatti ad essere produttivi, creativi, innovativi, non sono considerati solo dei consumatori in attesa della pensione, ma sono considerati un motore di crescita economica e culturale, in breve sono considerati una risorsa. Per quello che ho capito io negli Stati Uniti come in tutti quei paesi ove in qualche modo ha avuto un peso la riforma protestante, l’unica cosa veramente deprecata, è la pigrizia, intesa come rifiuto al cambiamento, rifiuto a cambiare strada, carriera, impiego e città, questo si è brutto per gli anglosassoni. Il mio vecchio libretto di lavoro pieno di timbri di ditte e aziende, che qui fa spesso storcere il naso all’esaminatore durante qualsiasi colloquio di lavoro, in America invece sarebbe considerato positivamente.

Mi chiedevo quale potesse essere l’animale icona che potrebbe rappresentare gli over 50 nel ‘bel paese’ e mi viene in mente solo il cavallino della canzone di Domenico Modugno, il quale dopo avere lavorato una vita in miniera, al primo calare di produttività viene subito pensionato con un bel colpo in testa. Colpo in testa forse solo metaforico, ma che ha comunque il significato di mettere le persone non più giovani in una sorta di stand by, in attesa della pensione nel migliore dei casi, nel peggiore come nel mio caso in uno stato di disoccupazione permanente.

Il mio peccato è stato quello di ragionare, all’americana, di illudermi di essere in un paese dove puoi cambiare verso o almeno di modificare un po’ la direzione di qualche grado, di essere in un paese moderno, invece che seguire il senso comune italico ed attaccarmi come una cozza agli scogli della azienda ove lavoravo anche se in crisi, invece che attaccarmi ai sindacati  (pur non avendo nulla contro questi, anzi….), all’assistenzialismo, alle vecchie cose, optai per un incentivo ad andarmene, puntando sulle competenze che avevo e sulla volontà di acquisirne di nuove, sulla mia capacità poco diffusa in Italia di rinnovarmi, ma qui non siamo negli U.S.A. non siamo nel Regno Unito, non siamo in Germania, non siamo in un paese moderno, siamo in un paese di vecchi ma non per vecchi, il solito paradosso italiano, qui non ci sono pantere grigie, qui ci sono cavalli zoppi.

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