Finalmente qualcuno che ha le idee chiare sulla disoccupazione “giovanile”.

Voglio segnalare un articolo molto interessante, sul fatto di prendere in considerazione solo la disoccupazione giovanile e non (amio avviso molto più grave) quella degli ultra  50enni.

 La disoccupazione non ha età

Una analisi precisa e veritiera, io ho appunto 53 anni, sono disoccupato da 2, pur avendo delle competenze come sviluppatore web e programmatore. In diversi colloqui me lo hanno detto in faccia: “con le tue competenze, se4 avessi 25/30 anni ti assumeremmo”. Un’idea potrebbe essere per esempio quella di estendere gli stage anche alle persone non più giovani, spesso come nel mio caso basterebbe un periodo di pochi mesi per aggiustare le proprie competenze alle esigenze più specifiche della azienda. Sono arrivato al punto di offrirmi anche gratis per un certo periodo, ma niente da fare. La verità è che i grossi imprenditori italiani assieme ai politici parlano di flessibilità, di rinnovarsi professionalmente, di non essere choosy, ma loro sono tutt’altro che flessibili, aperti al cambiamento e disponibili. La classe dirigente italiana fa schifo, è costituita da persone rigide, ignoranti, obsolete e attaccate con denti e unghie ai lori privilegi. Con questi imprenditori e questi politici si può solo sprofondare.

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