L’Italia può ancora salvare gli immigrati dalla morte ma non può più lasciarli sognare.
Devo dire che nel tempo la mia posizione sul problema immigrazione è cambiata, forse anche per via della crisi, quando sei disoccupato come me da più di 3 anni incominci ad essere meno tollerante. Sono stato e sono di sinistra anche se dopo l’inciucio pd pdl ho votato per i 5 stelle alle europee e non voterò mai più pd. Sono sempre stato per società multi etniche, cosmopolite, però quando sento intervistati dei ragazzi da poco sbarcati che dicono che scappano dalla guerra, poi però parlano di volere fare chi il calciatore, chi l’architetto, mi sale un certo fastidio, vuol dire che c’è qualcosa di paradossale. Se scappi da una guerra, dalle epurazioni, dalla pulizia etnica, vuoi solo salvare la pelle, sopratutto quella dei tuoi figli, vieni in Europa ma con il pensiero di tornare al tuo paese quando il conflitto bellico cessa. Qualsiasi ragazzo italiano sano di mente non si sognerebbe di diventare architetto, quindi vuole dire che questi sono male informati. Visto che guardano le nostre televisioni, bisognerebbe utilizzare il media per comunicare il fatto che se non sono in pericolo di vita e meglio che non vengano in un paese in profonda crisi economica dove farebbero una vita nel migliore dei casi simile a quella nel loro paese. Penso che bisogna accogliere chi vuole salvare da morte certa i propri figli ma cercare in tutti i modi possibili di limitare l’afflusso di chi ancora viene per sfruttare un’opportunità economica, di chi ancora sogna di trovare il suo riscatto personale in Europa, di chi insegue ancora un sogno, il sogno Europeo non esiste più nemmeno per chi ci è nato in Europa per non parlare di quello italiano, forse potrà rinascere me se continua così si rischia di soffocare questa possibilità . Non bisogna aiutarli a trovare un lavoro ma solo sostentarli nella logica che ‘ha da passà a nuttata’.