Veltroni scarica di Pietro!? Grande cazzata

Più conosco Veltroni, più mi allontano dal Partito Democratico. Possibile che nel PD non si rendano conto che Veltroni nonèadatto a guidare un grande partito della sinistra come per altro il PD non �, almeno sino ad oggi. Il PD nonèun vero partito di sinistra perchè troppo poco laicizzato, troppo poco opposizione a Berlusconi, troppo poco di tutto. La causa di questo a mio avvisoèproprio il suo leader, leader che non sa chiamare le cose con il giusto nome, troppo morbido con una destra che con lui morbida non �, ma sopratutto troppo volutamente inconsapevole del conflitto e dei conflitti di interessi che inquinano il nostro paese. Infine troppo simile a i suoi avversari.
Rinunciare a DI Pietro in questo momentoèstata la mossa più idiota che poteva fare, visto che attualmenteèl’unico a dire le cose come stanno e parlare di conflitto di interessi.
Il partito democratico sembra annoiarsi al discorso conflitto di interessi, come se si trattasse di una cosa antica, il fattoèche le cose antiche sono quelle scomparse e non mi sembra questo il caso.
Sono convinto che molta gente alle passate elezioni ha votato partito democratico proprio per la presenza di Di Pietro.
Comunque Veltroni nonèsolito tirarsi la zappa sui piedi, come quando prima della caduta del governo Prodi, invece di sfruttare le divergenze tra AN UDC e Forza Italia chiamando al confronto proprio i primi con il fine di mettere in difficoltà Berlusconi. Topo Gigio invece sveglio e dinamico come un bradipo cosa fa: chiama proprio Berlusconi dandogli così una bella iniezione di legittimazione, quindi aumentando il suo potere. In pratica lo ha tirato fuori dai guai. Certe volte mi viene da chiedermi: da che parte stia Veltroni, fosse un infiltrato del pdl.
Per quanto mi riguarda ho smesso di simpatizzare per IL PD, e sarò così sino a quando non cambierò il leader, non sarò ridimensionato il potere dei cattolici, e si tornerò a parlare dei conflitti di interessi. Quello mastodontico di Berlusconi ma anche quelli minori che non sono assenti nel PD.
Questa per meèla vera idea di legalità non multare qualche puttana e qualche puttaniere e a proposito di questo perchè non si colpiscono anche certi bordelli privati dove vanno i nostri politici

Come il popolo diventa bue

Nella vita di ogni popolo democratico vièun passaggio assai pericoloso.
Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell’abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.
Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti.
In casi del genere non sarò neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri… Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverò la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterò che si preoccupi per un po’ di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerò a rispondere del resto. Che garantisca l’ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell’ordineègiù schiava in fondo al cuore[…] e da un momento all’altro può presentarsi l’uomo destinato ad asservirla. […] Nonèraro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi, uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a picimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo.

[da “Della democrazia in America” 1835-40]

Questa sinistra non avrà più il mio voto!

Ho deciso che non voterò più per questa sinistra, a meno che non ci sia un sostanziale cambiamento di rotta, accompagnato da un cambiamento di leadership.Veltroni che si ostina a volere dialogare con Berlusconi non mi interessa più, Dalema che quando poteva non ha mandato avanti la legge sul conflitto di interessi Non mi interessa più. Ora mi accorgo che sono troppo simili al pdl.Non sono d�accordo con chi non vuole impegnarsi veramente a porre fine allo strapotere di Berlusconi, non contrastando seriamente il caimano questi politichini sono complici della perdita di democrazia nel nostro paese, sono complici della disinformazione assieme ad una stampa moscia che ha paura di dire la verità e soprattutto di chiamare le cose con i giusti termini, di confondere dialogo con subordinazione e finta opposizione, di confondere apertura con facciamo tutto quello che vuole il caimano, persino quando questo nonèal potere.Non mi va più bene nemmeno la sinistra più sinistra, che sa solo vivere di passato. A mio avviso il comunismo era giù obsoleto negli anni 70 (Marcuse insegna) figuriamoci ora. Oggi bisogna studiare una nuova scienza che non sia più il marxismo, ma qualche cosa che si adatti ai nostri tempi, dove nonèpiù la classe operaia la coscienza infelice della storia ma anzi questa vota Berlusconi. Ci vuole una sinistra che sappia rappresentare l�attuale coscienza infelice della storia, che c’è e possiede una massa d�urto considerevole. Si tratta di gente che non vuole sentire più stronzate e che non potrò mai accettare il dialogo con questa destra arrogante e fascista.Ormai le differenze tra i politici del Pd e quelli del pdl sono sempre più esigue anche per quanto riguarda l�illegalità. Nel libro di Travaglio i politici che non dovrebbero stare al governo sono tantissimi a destra ma una parte non trascurabile c’è anche a sinistra. Per quanto mi riguarda al momento l’unico che merita il mio rispettoèDi Pietro, se il PD e la sinistra non si modernizzano e soprattutto non producono una nuova classe dirigente, penso che non andrò più a votare.

Perchè Veltroni sbaglia, uno sbaglio che sarò la sua rovina politica

Ci sono a mio avviso due categorie di persone che amano il caimano: gli arricchiti furbetti e i fedeli, i primi lo adorano per ovvi motivi, perchè si sentono legittimati e sdoganati da Berlusconi, fa o sembra comunque volere fare i loro interessi. I secondi che fisiologicamente dovrebbero essere più vicini ai partiti di sinistra in realtà sono spinti verso di lui da un grande atto di fede, sono le generazioni cresciute con “anche i ricchi, piangono”, le generazioni della “bustarella” e del “pomofiore” la sottocultura che ha invaso l’Italia negli anni 80 con tette e culi, in alternativa ai “noiosi” documentari della rai. Queste persone, infatti, considerano la politica, una noia e Berlusconièil colore contro il grigio delle sinistre e dei documentari rai che hanno alfabetizzato l’Italia. Proprio questo ha fatto il caimano ha abbassato il livello culturale della nazione, poièstato gioco facile salire al potere. Queste masse lo amano a prescindere dalle sue azioni, sono comunque irrecuperabili.
Poi un altro gruppo generazioneèquello cresciuto con i network marketing alla De Giovanni, sono quelli sicuri che diventeranno ricchi solo perchè lo vogliono, per fede e vedono in Berlusconi il grande motivatore, non a caso i meeting di Forza Italia assomigliano alle grandi assemblee di network Marketing, con inni e gente che salta alla ricerca dell’auto motivazione e del pensiero positivo.
Come dicevo queste due categorie sono di fedeli per cui irrecuperabili, ameranno sempre Berlusconi a prescindere dal fatto che faccia bene o male, al di l� del bene e del male.
Un’altra categoria sono quelli che hanno paura del cambiamento, sono quelli che non l�hanno votato quando scese per la prima volta in politica, appunto perchè poteva apparire come un grosso cambiamento, anche se noi sappiamo che era tutto fuorch� l�uomo del cambiamento.
Contro un eventuale quanto improbabile (visto comunque la politica dell’opposizione) big bang, sono quelli (ne ho conosciuti) che hanno paura anche di cambiare marciapiede quando scendono dal tram per andare al lavoro, percorrono sempre lo stesso sentiero sia in senso reale che metaforico. Questi non lo amano incondizionatamente ma non sono comunque nemmeno in grado di vedere chiaramente la vera natura del personaggio o un�alternativa ad esso per quanto Berlusconi si voglia presentare nella maniera più sobria e moderna, agli occhi di ha ancora facoltà visive appare per quello ch� �: un anacronistico ducetto rissaiolo.
Ci sono poi quelli come me che non lo sopportano e sono tanti a mio avviso, sono tutti quelli non condizionati ne dalla fede, ne dalla paura di un vero cambiamento, ne dall’ignoranza, quelli che vedono il re nudo, che lo vedono per quello che, che sanno che non diventeranno mai ricchi, quelli che non sognano ad occhi aperti, che non credono nei miracoli, che non sono popolo di fede ma di dubbio, che preferiscono capire che credere ciecamente.
In sintesi Berlusconi si odia o si ama per questo Veltroni sbaglia a mantenere questo atteggiamento di disponibilità verso il premier e di chiusura verso chi invece il premier lo critica per il suo modo di violentare le istituzioni e la nazione stessa. Tanto più che al Caimano interessa solo un pensiero il suo.
Giù una volta Veltroni ha perso l�occasione di ridimensionare Berlusconi quando ci f� il conflitto all’interno della casa delle libertà

La sinistra non ha un leader, non credo più nel partito democratico

Per come la vedo io la sinistra o meglio il centro sinistra non ha più un leader, in quanto non trovo che Veltroni sia adatto a questo ruolo, di cazzate ne ha ormai fatte troppe compresa quella di volere dialogare con Berlusconi, il quale in un paese civile e democratico non sarebbe mai al potere.
Spero che di Pietro non faccia passi indietroèl’unico modo che creare una vera opposizione in questo paese una opposizione che parte dal basso, che parte dalla gente che odiano i ricatti e i compromessi che ne conseguono.
In questo paese dove i giornalisti sono al massimo dei “pronisti” dobbiamo tenerci cari personaggi come Travaglio, e anche Beppe Grillo e la Guzzanti, almeno sino a quando questo non diventerò un paese normale:

Alfano 41 bis regalo alla mafia?

Non ne sono sicuro, ma dopo le leggi vergogna sentendo ieri il ministro Alfano che diceva di volere rivedere il 41 bis, ho avuto la sensazione che stia per arrivare L LEGGE SUPER VERGOGNA.
Non penso che sia fantascienza che prima o poi Berlusconi debba rendere qualcosa a chi lo ha reso tanto ricco e potente.
Magari mi sbaglio, lo spero vivamente

Prove tecniche di dittatura.

Cosa sta accadendo di nuovo?
Nulla, il nano gentiluomo, oramai si sta rivelando un altra volta quello che �: finto, (non finto nano finto gentiluomo). Sta ricominciando con la collaborazione dei suoi eunuchi (lega compresa) a farsi le leggi a suo cazzo di comodo.
Non c’� proprio niente di nuovo, o forse si questa volta le leggi ad personam, o potremmo dire tranquillamente a berlusconas sono accompagnate da un massiccio movimento di truppe, come a volere sottolineare un potere senza limiti,èpossibile che solo a me questo faccia un brutto effetto, sembra che alla maggioranza del popolo bue non disturbino queste prove tecniche di dittatura. Qualcuno tempo fa mi disse: “oramai Berlusconi ha sistemato tutte le sue faccende, per cui questa volta potrò concentrarsi sul paese”èuna affermazione giù di per se assurda, impronunciabile in un paese civile ma la cosa più inquietanteèche nonènemmeno vera. Testa d’asfalto non finirò mai di aggiustare i cazzi suoi, e chiss� in futuro ci saranno quelli della famiglia, degli amici e degli amici degli amici. Ma perchè gli Italiani sono così cechi? Perchè sono così ottusi? Qualcuno sa come iniziano le dittature?
Ci hanno spaccato i coglioni con la compagna elettorale sulla sicurezza, sembrava che uscire la sera a spostare la macchina fosse a rischio della vita, ed ora uno dei primi provvedimenti e sul limitare all’inverosimile le capacità investigative con la legge che limiterò pesantemente le intercettazioni, ma sopratutto la libertà di essere informati su chi sono i criminali in questo paese, la libertà di potere decidere di non fare operare mia figlia in un ospedale dove ci sono gravi sospetti di mala-sanità.
Mi chiedo sono solo io a sentirmi più insicuro ora che Berlusconièal governo che non prima:

Il film su Moro e una riflessione

Vedendo il film su Aldo Moro la seconda parte questa sera ho riflettuto su cose che per altro giù sapevo, ovvero il fatto che in questo paese una democrazia vera non c’�
mai stata. La storia d’Italiaèpiena di accadimenti torbidi e machiavellici, dove non si sa mai veramente chi sta da una parte e chi dall’altra, ma sopratutto non si sa mai
qualeèla verità. Una verità che sembra rispondere alle non leggi della fisica quantistica una verità che sembra veramente ribollire in mille forme diverse e cambia a seconda
dell’osservatore e del tempo dalla quale la si osserva. Il caso Moro per chiunque non sia Andreotti sembra essere indecifrabile. Al tempo del rapimento Moro con l’assassinio feroce,
assurdo e inutile della sua scorta avevo 19 anni. All’inizio sembrava chiaro: brigate rosse attaccano lo stato attraverso uno dei suoi più importanti esponenti, giù dopo qualche
ora diventà: le brigate rosse rapiscono più che altro un simbolo di un certo stato e sopratutto della democrazia cristiana, col passare dei giorni la percezione del fatto
si trasformava e si delineava sempre più la irrazionalità e la totale mancanza di scientificità del fatto, come dire l’equazione brigate rosse contro stato = stato contro terrorismo
sembrava non equilibrare, come nemmeno stato cerca di salvare Moro = brigate rosse cercano riconoscimento, ne tanto meno brigate rosse vogliono destabilizzare stato = stato vuole
annientare brigate rosse. Se solo una di queste equazioni fosse vera la storia sarebbe stata un’altra.
Normalmente in uno stato democratico dopo circa 30 anni le cose dovrebbero capirsi.
Io guardando il film una cosa l’ho capita: Noi non siamo vissuti e non viviamo in una vera democrazia, perchè nemmeno oggi le cose si capiscono, quello che si configura
èsolo: un sembra! Sembra che all’epoca Le br volevano scatenare la rivoluzione, volevano che le masse le seguissero nel loro idiota intento.
Prospettiva veramente idiota, perchè anche un deficiente sa e sapeva (bastava leggersi Marcuse) che il popolo non fa la rivoluzione se c’� pane per tutti.
Poi quello che sembraèche mentre loro tentavano di accendere la miccia della rivolta popolare i servizi segreti deviati ma neanche troppo dello stato (forse amerikano)
sfruttano l’occasione per liberarsi di Moro e perchè no togliersi dai coglioni una volta per tutte le brigate rosse, come poi effettivamenteèsuccesso.
Per cui equazione brigate rosse si tirano martellata sui coglioni = stato elimina brigate rosse e una brava persona.
Ma allora chi lavora per chi? chi agisce per chi e per cosa?
Chi suggerito di rapire Moro anzich� un più fisiologico Andreotti o Cossiga.
Forse nonèun caso che la mafia sembri indistruttibile in questo paese.

dimissioni di Veltroni e meritocrazia

Vogliamo una società meritocratica?
Qualcuno cheèun po’ più avanti come mentalità, senso della democrazia, senso civile, ecc.. , come penso che sia Veltroni rispetto a Berlusconi , dovrebbe dimettersi visti i pessimi risultati delle elezioni.
Veltroni a perso e a mio avviso ha perso male, ha perso male perchè durante la campagna elettorale ha omesso troppe cose che io coma altri che non voterebbero mai a destra e sopratutto questa destra, volevano sentire.
Non sono cose scadute come qualche d’uno vuole fare credere, nonèpassato in prescrizione il conflitto di interessi di Berlusconi, non sièestinta l’illegalità della classe politica che ci ha governato per 5 anni, non sièplacata la voglia di tappare la bocca a giornalisti scomodi da parte Di Berlusconi e i suoi scagnozzi. Addirittura Veltroni durante la campagna elettorale non ha nemmeno nominato il nome del nano asfaltato. Penso che la gente che vota a sinistra volesse e voglia più coraggio da i suoi leader.
Per non parlare di tutti gli altri errori di topogigio: Il fatto di avere contribuito alla caduta del governo Prodi, governo che a mio avviso avrebbe potuto recuperare consensi se avesse governato ancora un po’ e comunque di sicuro non avrebbe fatto più danni di quanti ne potrebbe fare il prossimo esecutivo. Quando ci fu la rottura tra Berlusconi Fini e Casini il furbone invece che insinuarsi tra le loro divergenze chiamando al tavolo delle consultazioni appunto Fini e Casini, cosa fa: chiama Berlusconi riportandolo in questo modo sul trono come unico interlocutore valido, lasciando i dissidenti (che non sono certo uomini di grande coerenza e spessore politico) con l’unica possibilità di tornare dal padrone a testa bassa, e così infattièsuccesso. Praticamente Veltroni ha il merito di avere ri-compattato il centrodestra invece che cercare di amplificare le difficoltà del nano gliele ha risolte.
Nonèil caso che lasci il posto a qualcuno un po’ più intelligente?

italiani ignoranti e disinformati

gli italiani vanno a votare in massa non per senso civico ma per l’abitudine a farlo acquisita negli anni, essendo che una volta era obbligatorio votare e solo dal 93 votare rimane un dovere civico e sono convinto che parecchie persone non sono a conoscenza delle ultime legislazioni, sono convinti che non votare per diverse volte di seguito possa causare la perdita dei diritti civili, lo sentito dire spesso da persone non più giovanissime Questo a mio avviso spiegherebbe perchè in Italia l’affluenza alle urneècosì massiccia in contro tendenza con il resto del mondo. Gira e rigira si torna sempre allo stesso punto, ovvero l’italiano medio e fortemente disinformato, lo era durante i 20 anni della democrazia cristiana, loèancora oggi giorno.
La mia paura e che questa disinformazione possa portare ad un altro ventennio di governi destrosi, plutocratici, nepotisti e corrotti.
Mi sto sempre più convincendo che quello di una informazione libera e indipendente, sopratutto indipendente e ancora indipendente. Indipendente dal potere politico, dal potere economico e del potere religioso, sia il fondamento di una forte e stabile democrazia.
Come alcuni sanno (i pochi che non hanno gli stronzi sugli occhi) la classe politica che si accinge a sgovernare questo paese non ha certo questa caratteristica nel suo dna, ma anzi il suo premier ha la tendenza a trattare i giornalisti (quelli veri non i pronisti al suo servizio) come li tratta il suo grande amico russo, con sfondamenti della cassa toracica, zuppe al polonio o chiss� quali altre tecniche studiate dal kgb.
Per questo domani andrò a firmare per l’iniziativa di Beppe Grillo.