I nodi alla fine vengono al pettine

I nodi alla fine vengono al pettine, Lupi dichiara che lui  sarebbe disponibile a cedere il 50% delle quote Alitalia ad Air France, ma l’italianità? dove cazzo è finita? Si poteva vendere  la compagnia Italiana quando lo voleva fare Prodi con vantaggi dieci volte maggiori per l’Italia, invece no, a qui tempi bisognava cavalcare l’italianità, fortemente voluta dal nano nazional popolare. L’operazione le serviva per vendersi al suo popolo bue, come il salvatore della patria. Ora ne paghiamo le conseguenze a caro prezzo.

Le larghe intese che io chiamerei le vaste ammucchiate, si diceva che fossero l’unica strada percorribile al punto che i caprones del pd hanno affossato il loro vecchio leader Prodi hanno rinunciato all’altra strada possibile, ovvero eleggere Rodotà alla presidenza della repubblica prendendo finalmente la direzione che portava a liberarci dalla zavorra Berlusconi e dei suoi seguaci, i quali in questi anni sono stati utili e funzionali solo a se stessi e al loro padrone, invece i politici asini che mai più voterò del pd, preferirono, devo dire anche coadiuvati dalla scarsa intelligenza politica di Grillo, eleggere il presidente che più era funzionale al caimano nano, Napolitano. Ora anche qui i nodi vengono al pettine. Senza peraltro suscitare nessuna sorpresa, i pideolloti minacciano oggi di trascinare la nazione nel caos, invece di fare la cosa giusta per il paese ovvero: hara kiri di massa, (però quello con la katana che taglia la testa altrimenti andrebbero avanti a dire: “il nostro leader Silvio Berlusconi,il braccio armato della sinistra, magistratura politicizzata ……” con il ventre ancora sanguinante), no loro non fanno questo regalo, peraltro dovuto, agli italiani, no loro minacciano le dimissioni e se lo faranno lo faranno in modo da portare il vantaggio, (per quanto si possa) maggiore al loro caro leader, e il danno maggiore al resto del paese.
Berlusconi d’altra parte ha dimostrato di ragionare con la logica di un detto se non sbaglio Friulano, il quale recita: “meglio morto lui che un raffreddore io”.

La cosa più mostruosa è che il fatto che tutto ciò sarebbe successo alleandosi con il delinquente nazionale era chiaro a tutti, il fatto che lo “statista” avrebbe ribaltato il tavolo nel momento che non si sarebbero soddisfatti i suoi capricci lo sapevano tutti, lo sapevano persino quei rincoglioniti del partito democratico.

Letta sembra uno di quei superstiti di un disastroso incidente aereo, il quale sceso incolume dal velivolo, con le fiamme sullo sfondo gironzola confuso dicendo alle prime persone accorse in soccorso frasi senza senso, non del tutto consapevole dell’accaduto.

 

Napolitano chiama conflitto quello che in realtà è aggressione alla magistratura.

Non si può chiamare conflitto quello che in realtà è aggressione alla magistratura.

Ora emerge in modo molto chiaro il  perché alcune frange del PD, quelle più funzionali alle larghe intese e sopratutto a Berlusconi, assieme a tutto il Popolo Bue Delle Libertà, hanno fatto di tutto dopo le elezioni per riportare Napolitano alla presidenza della repubblica. Nelle ultime ore il presidente si è comportato come quei maestri che quando un alunno fa il bullo con un altro, con superficialità  li mette in castigo ambedue o addirittura infligge la sanzione più dura proprio alla vittima, nella logica che non si fa casino in classe, senza fare quelle dovute indagini che porterebbero a capire che non si trattava di rissa ma di aggressione di uno contro un altro che se ne stava tranquillo per conto suo.

Non ne posso più di sentire la frase: “è in atto un conflitto tra una parte della magistratura e una parte della politica”, non si tratta di una cazzo di disputa come vuole farci credere il nostro presidente, si tratta di una bella e buona continua aggressione operata dai politici del pdl, anzi di sforza Italia nei confronti di quella magistratura che vorrebbe fare valere il concetto che la legge è uguale per tutti. Non si tratta di una rissa si tratta del Bullo Berlusconi che assieme ai suoi bravi aggredisce i magistrati, sperando che quello che mena per primo appaia come quello che ha ragione.

Il nostro presidente forse per viltà perché anche lui considera più forte il caimano nano, di qualsiasi altro uomo delle istituzioni, forse perché spera che a dare ragione al bullo questo la smetta di fare il bullo, o forse solo perché ha paura di essere tacciato per comunista, cosa che per altro non dovrebbe per lui essere motivo di vergogna, sarebbe come se la  parte degli italiani dovessero vergognarsi di metà della loro vita, o forse solo perché è troppo vecchio per assumere un atteggiamento veramente autorevole, giusto e assertivo come un presidente di un paese appena decente dovrebbe essere. Qualsiasi ne sia la motivazione il suo atteggiamento è comunque sbagliato e va a collidere con la insindacabile direttiva della separazione dei poteri. Chi legifera non può interferire con chi quelle stesse leggi le deve applicare e se questo avviene come succede in questo paese di merda da 20 anni e più, il presidente della repubblica deve subito mettere all’indice e sanzionare l’autore del tentativo di ingerenza. Se Napolitano avesse agito in questo giusto modo Berlusconi si sarebbe dovuto dimettere da tempo, invece ha sempre fatto l’esatto contrario, firmando le leggi del nano, leggi che per esempio Ciampi avrebbe rigettato.

Che l’altro giorno Giorgio Napolitano abbia impropriamente richiamato i giudici di fatto ad essere proni alla politica, a mio avviso è la goccia che fa traboccare il vaso, a questo punto la penso come i 5 stelle: il presidente dovrebbe dimettersi.

Furbizia del caimano e rigidità ideologica di Grillo = un paese sotto ricatto

La furbizia del caimano e la rigidità ideologica di Grillo, Casaleggio e 5 stelle, aggiunta alla assuefazione alle poltrone di molti nel PD ci ha regalato l’attuale situazione politica di merda: un paese sotto ricatto.

Fermo restante il fatto che il partito democratico per il quale ho quasi sempre votato, non è più il mio partito, dopo le merdate che ha messo una in fila all’altra dopo le elezioni, tipo segare Prodi non convergere su Rodotà, per poi addirittura accordarsi nelle larghe intese, con coloro che io ho sempre considerato il male politico maggiore del paese, ribadito questo devo dire che la colpa purtroppo l’hanno anche i 5 stelle. E’ in seguito anche alla loro rigidità ideologica, spesso calata dall’alto da Grillo e Casaleggio, questo volere fare una sorta di ribaltamento totale degli assetti politici per portarci nel futuro di una democrazia diretta veicolata dalla rete, ci ha ancora una volta consegnati ai capricci dell’egonano, quel piccolo uomo che proprio non riesce a stare in panchina, anche se il suo imporre se stesso significa smerdare la nazione.I-have-a-dream

Anche a me piace la fantascienza, anch’io come Casaleggio ho letto Asimov, da ‘Io robotot’ a ‘trilogia di cronache della galassia’, passando per una quantità di racconti brevi, oltre ad altri scrittori di SC a mio avviso più interessanti, pure io ho fantasticato di società del futuro dove addirittura non esisteva il denaro come forma di scambio o dove era un super computer mondiale a fare le scelte politiche per l’umanità, senza privilegi per nessuno. Una macchina incorruttibile governa il mondo, questo spaventa molti, me no!
Questa però e fantascienza che per diventare scienza e vita reale ha bisogno di molto tempo, ha bisogno di parecchie rivoluzioni culturali e mentali.
Costoro invece non solo infantilmente sognano di rendere scienza la fantascienza in una notte, ma addirittura fanno di queste fantasie dei modelli irrinunciabili, irrigidendosi sulle loro posizioni.

In poche parole la furbizia e l’attaccamento alla poltrona di alcuni politici sommata alla rigidità ideologica generata dall’immaturità di altri, ci ha messi per l’ennesima volta sotto il ricatto del caimano nano, quando invece se si fossero messi all’angolo i furbetti e i rigidi primi della classe, lo “statista” oggi sarebbe una cartolina di qualche paradiso fiscale ove non c’è estradizione e l’Italia starebbe navigando verso il futuro, sarebbe già in atto quella rivoluzione culturale tanto auspicata da Grillo e Casaleggio ed il popolo bue delle libertà sarebbe stato asfaltato da tempo e sono sicuro che oggi qualcuno di loro avrebbe persino il coraggio di criticare il loro ex padrone.
E’ vero che con in se non si fa la storia, ma questa consapevolezza mi fa ancora incazzare come un rinoceronte, e vedere ancora dopo tutti questi anni i comunicati video di una specie di mummia da museo delle cere, che ancora minaccia cittadini (già di per se neri di incazzatura come il sottoscritto per i problemi economici), vederlo li ancora che dice le stesse stronzate di sempre, forte di un seguito di popolo bue delle libertà, tutt’oggi rincoglionito dalle sue stronzate televisive, sapendo che a tutto questo si sarebbe potuto finalmente porre fine se solo alcuni politici avessero messo da parte il loro egoismo, le loro ideologie e la loro cieca fedeltà al capo, questa consapevolezza, non so a voi ma a me non da pace, non mi fa dormire la notte.

Chi veramente tiene in vita Berlusconi è la sua grossa fidanzata

Chi veramente tiene in vita politicamente Berlusconi è la sua grossa fidanzata, per grossa non intendo grassa, ma come larga massa, meglio conosciuta come popolo bue delle libertà.

Quando uno pensa alla compagna o alla “fidanzata” dell’egonano, pensa alla Pascale, ma io non mi riferivo a questo, quello che intendevo come compagna, non è una persona, ma un insieme di persone, un sistema, una struttura, un idea malata. Sono i suoi a volte silenti a volte chiassosi sostenitori. Sono i falchi ma anche i corvi travestiti da colombe, sono una grossa fetta della sinistra che si muove in maniera funzionale al cainano, sono i vari Violante, Ostellino, Marini, Pannella, ecc. Sono una parte della stampa, nazionale (quella straniera ha le idee chiare riguardo al nostro “statista”), alcuni direttamente prezzolati dall’ometto, altri come molti nel pd, perché gli piace leccare il culo al nano (ognuno ha i suoi gusti, magari è come quei rospi che quando li lecchi è come assumere un allucinogeno). Sono però sopratutto quella grossa fetta di italiani che contro ogni legge del buonsenso, della logica, del pudore, della fisica newtoniana e del buon gusto, continuano imperterriti a sostenerlo con l’intenzione di voto espressa dai sondaggi. Faccio veramente fatica a immaginarmi i loro contorti processi mentali, essi si comportano come quelle donne massacrate dal loro uomo, pestate come una bistecca di manzo, violentate, maltrattate, vituperate, le quali però quando il poliziotto gli chiede di denunciare l’uomo di merda, loro dicono, che poverino dopo tutto lo fa per amore, perché è stato trattato male al lavoro, che la colpa è anche loro, che non sono state abbastanza accorte, abbastanza sottomesse, lo hanno provocato, ecc…, che di fronte ad un amore così grande cosa sarà mai una retina staccata, un radio frantumato e 8000 euro di dentista. Ecco certi italiani sono come queste donne  che proprio non riescono a rinunciare al loro uomo/carnefice all’illusione di essere amate da colui che considerano “un grande uomo” . Così molti elettori si comportano con “lo statista”, rinnovandogli all’infinito la fiducia anche di fronte all’evidenza del danno che questa scelta comporta. Costoro probabilmente sono gli stessi che pensano che le stigmate di padre Pio erano vere, che se fissi il sole di Medjugorje non ti fotti la retina ma vedi la madonna, che B è un perseguitato.  Dopo che il nano solista della politica ha fatto in più di 20 anni, solo i comodi suoi fottendosene del fatto che il suo agire in questi anni  ha squalificato l’Italia ai livelli del Kazakistan portandoci fuori dall’area delle nazioni moderne. il suo agire ha aumentato il divario tra i ricchi (come lui) ed i poveri (come me), ha fatto e fa in modo (non è colpa di Monti è sua), che l’Italia fosse l’unico paese a non uscire dalla recessione .Dopo tutto questo ci sono ancora milioni di italiani che dopo averlo preso nel culo a ripetizione, sono disposti ancora a votare per la prosecuzione della sodomia, possiamo infuriarci con giornalisti, anzi pronisti che lo servono, possiamo anche avere gli occhi iniettati di sangue per le amazzoni, le pitonesse, le pucchiacchere di mare e Violante, ma alla fine, finché ci sarà questa enorme materia oscura, questa massa indistinta, indecifrabile di coglioni, questo coriaceo popolo bue delle libertà, c’è poco da fare, il nano dai capelli tatuati continuerà a ricattare quella parte di Italia onesta e questo paese non uscirà più dalla crisi, sia quella economica che morale. Possiamo solo sperare nel fatto che il soggetto ha quasi 80 anni.

 

Disperazione e rabbia

Disperazione e rabbia sono i sentimenti che mi affiorano per primi la mattina al risveglio.Non so come fanno quelli che dicono di essere ottimisti, come fanno a vedere il bicchiere mezzo vuoto, posso capire chi effettivamente non ha problemi particolarmente gravi, chi ha comunque un lavoro o una attività che le fornisce un reddito. Posso anche capire chi è nella merda ma ha  20 anni quindi un grosso potenziale, sopratutto tra le varie opzioni può anche scegliere di emigrare in un paese che offre più possibilità, un paese dove avendo delle buone competenze un giovane può trovare o crearsi un’occupazione, un paese dove non deve ingoiare merda vedendo elementi privi di talento e competenze passargli davanti solo perché in possesso delle conoscenze giuste. Altra storia è per chi come me ha superato i 50 anni e per questa ragione l’opzione estero le è preclusa, tranne che in rarissimi casi (che non è il mio).
Come può una persona costretta a continuare a vivere in Italia alzarsi la mattina con un sorriso, come può essere sereno sapendo che quando finiranno gli ultimi risparmi non potrà nemmeno più mantenere le domiciliazioni delle bollette sul conto corrente e forse dovrà estinguere anche quello. I pagamenti elettronici, l’home banking, le domiciliazioni bancarie sono tutti strumenti fantastici (specie per chi come me non intende e anche non può frodare il fisco), ma diventano un incubo quando i soldi sul conto finiscono e non esiste uno stipendio che le ridia un po’ di ossigeno. Povertà vuol dire dovere rinunciare anche al progresso. Niente può essere più lasciato nella gestione semi automatica e tranquilla di un conto corrente.
Come si può non disperare immaginando di dovere smembrare una famiglia dividendone i membri tra le famiglie di origine, rimbalzandosi i figli un po’ di qui un po’ di là, perché non si può più pagare un affitto e le case popolari sono accessibili quanto le super stringhe postulate dalla meccanica quantistica. In questo assurdo paese c’è chi non può separarsi per mancanza di soldi e chi lo deve fare per lo stesso motivo.
Come infine si può non arrabbiarsi, incazzarsi come un toro alla corrida quando accendi il televisore e vedi i soliti politici di merda, che si interessano solo di loro congressi di merda, delle loro correnti di merda, quando il più assurdo dei politici quello dai capelli tatuati e dal cerone perpetuo che fottendosene dei problemi degli italiani, pensa solo ai cazzi e stracazzi suoi disposto a mandare in merda tutto il paese pur di potere continuare attraverso il continuo ricatto ad esercitare la sua merdosissima “agilità politica”.
Come si può non avere voglia di armarsi quando vedi il 10% degli italiani che detengono il 50% della ricchezza nazionale, ricchi per avere rubato frodato, riciclato, ecc… quando vedi costoro tuffarsi dai loro giganteschi Yacht, senza nessuna vergogna. Almeno una volta questi mantenevano un profilo basso, per paura del terrorismo, dell’anonima sarda, ecc, oggi invece ostentano le loro ricchezze con arroganza. Mi viene da dire a questa gente, che poi è la stessa, che governa il paese in un modo o nell’altro, che portare troppe persone ad non avere più nulla da perdere si potrebbe rivelare estremamente pericoloso.

Il pd ha deciso che tutti gli animali sono uguali ma i maiali sono più uguali.

Berlusconi è più uguale

Berlusconi è più uguale

I politici del pd non perdono occasione per ribadire che non si può andare contro il principio fondante della costituzione: “tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”. C’è però qualcuno dello stesso partito che prova a fare passare il concetto Orwelliano che c’è qualcuno che è più uguale degli altri, parliamo ovviamente di quello che abita la fattoria di Arcore. I politici del pd a quanto pare non riescono a collegare il cervello con il culo, non riescono a sincronizzare Epifani con Violante, un giorno dicono che la decadenza dell’uomo dai capelli tatuati è automatica è inevitabile, poi arriva il suo compagno di partito a a sostenere che la legge Severino può non essere retroattiva che il principio di indeterminazione di Heisenberg dice che non si può calcolare con precisione la velocità del nano e allo stesso tempo la sua posizione, quindi la decadenza del suddetto nano dalle cariche istituzionali esiste come sospesa in un cloud probabilistico, da questo postulato si evince la possibilità che l’ometto se la possa cavare anche questa volta, magari con l’aiuto del noto purgante: “amaro del colle”, perché una crisi di governo potrebbe volere dire, che veramente B decade, e non sia mai che dobbiamo rinunciare a questo quasi ottantenne così bravo … a farsi i cazzi suoi.

Il pd si è già segato il mio voto assieme a quello di altri milioni di elettori con la scelta di fare l’alleanza con un conosciuto frodatore fiscale già “attenzionato”  dalla polizia e dalle Super Chicche  per la sua nota tendenza al crimine. La domanda ancora una volta sorge spontanea, perché tanta voglia di continuare a farsi del male?

 

L’Italia, un paese sotto ricatto di miliardari

Siamo alle solite questo triste paese è per intero sotto lo scacco del nano miliardario, che fa i capricci, non vuole mettersi buono a dormire, non vuole vivere una fantastica pensione, fatta di super gnocche, super ville, super barche, ecc.
No il basso uomo tiene sotto ricatto tutta la politica italiana, perché lui vuole: “agilità politica”, vuole smerdare ancora un po’ questo già disastrato paese che dopo 20 anni di berlusconismo ha perso gran parte della sua credibilità internazionale, ha perso la speranza che le cose in Italia possano finalmente cambiare in meglio. No lui vuole il potere fino alla morte, vuole giocare fino all’ultimo con il suo giocattolo, il pdl, un partito di schiavi, schiavi ricchi e volontari ma pur sempre schiavi. Il giorno che il nano raggiungerà i campi Elisei (ovviamente per cause naturali) sono convinto che l’Italia, come ad un cane al quale viene sciolto il guinzaglio inizi come per magia a correre finalmente libera. Spero di riuscire a vedere quel giorno, non si sa mai, il nano ha anche una schifosa fortuna dalla sua, potrebbe veramente campare fino a 120 anni, ovviamente volendo contare politicamente fino all’ultimo giorno.

Il problema è che non è l’unico miliardario a ricattare il paese e non parlo di Marchionne, parlo di Grillo, altro riccone capriccioso che si è messo in testa di ottenere il 51% alle prossime elezioni, lui e quell’altro socio sfondato di soldi, pur non essendo nemmeno in parlamento, ricattano i parlamentari 5 stelle minacciando l’abbandono della politica se i 5 stelle facessero l’unica cosa logica da fare in questo momento, ovvero un accordo con quella parte del pd, che ancora oggi rifiuta i ricatti di B. L’unica cosa che ci libererebbe definitivamente del nano e dei suoi servi sciocchi, poi in un secondo tempo i 5 stelle potrebbero anche pensare di fare fuori quella classe dirigente del pd colpevole di anni di inciuci e malgoverno. Tutto questo però comporterebbe il fatto che Grillo e gli altri fossero forniti di logica, intelligenza, capacità strategiche, tutte cose assenti nel loro curriculum vitae, ma sopratutto a loro cosa frega, se si dovesse mettere veramente male per l’Italia avrebbero solo da scegliere il paradiso, la villa dove spostare il loro culo. Sono io quello disoccupato, troppo vecchio in un paese di vecchi ma non per vecchi, è mia figlia quella con il futuro incerto, non certo la loro, che nel caso potrà fare l’emigrata di lusso con villa, piscina e quant’altro, in qualche paradiso, naturale e fiscale.

Se continuiamo ad affidarci ai miliardari noi gente comune, lo prenderemmo sempre nel culo, i ricconi non hanno i nostri problemi, per loro la politica è un mezzo di affermazione personale, un modo per imporre le loro idee, che spesso solo loro stessi reputano geniali. Per non parlare del fatto che un miliardario avrà sempre un qualche conflitto di interessi, magari non visibile subito ma comunque reale.

Non so voi ma io ho le palle piene di vedere gente che ha già tutto ha un sacco di vantaggi e privilegi, che quasi per un automatismo vuole “scendere” in politica. Stanno ricattando il paese, sono come una malattia che avvelena i nervi e le arterie della nazione rendendola paralitica.

Che i giovani pensanti si preparino ad affrontare il pericolo dei giovani cellini

Ho finito di vedere pochi minuti fa, la trasmissione di Luca Telese: ‘In Onda’, durante la quale sono stati intervistati alcuni giovani partecipanti al meeting di c.l. a Rimini. Alla domanda su quale fosse la loro posizione politica riguardo la situazione attuale: il governo, la decadenza di Silvio Berlusconi dalle cariche politiche, ecc, questi ragazzi hanno preferito non rispondere, addirittura abbandonando l’intervista, non hanno nemmeno voluto dire per chi votavano. Sappiamo invece quanto c.l. sia sempre stata immersa nella politica italiana, sopratutto nella mala politica, nella ricerca spasmodica del potere, c.l. no è stata nient’altro che una forte lobby cattolica. C.l. sdoganò tempi addietro quella impostazione che fu per secoli se non nei fatti comunque nell’ideologia, antitetica alla dottrina cattolica, ovvero l’idea che Dio approva gli sforzi dell’uomo indirizzati al compimento del successo personale, compreso l’arricchimento economico, idea da sempre invece ben radicata nella dottrina protestante. In passato i cattolici ricchi dovevano in qualche modo farsi perdonare da Dio per le loro ricchezze,i loro privilegi, la loro fortuna: ‘è più facile che un cammello ………..’, mentre per i protestanti ed i cattolici di c.l. la ricchezza ed il potere sono diventati molto più comodamente il volere di Dio.

Questo tipo di ideologia ha fatto in modo che nell’ultimo ventennio i cattolici si alleassero con la destra liberista, ha fatto in modo che non fossero più ‘gli ultimi della terra’ la principale preoccupazione dei credenti, ma il successo personale e l’occupare posti di potere, potere che in Lombardia si percepisce ogni qual volta si ha a che fare con la sanità, quel potere che ha arricchito i cellini e i loro amici, che per anni ha dato a Formigoni la legittimazione a disfare la sanità pubblica Lombarda rendendola un ibrido pericoloso tra pubblico e privato. Una lobby che oltre a successo personale dei suoi appartenenti ha portato nella sanità Lombarda anche il fondamentalismo cattolico, il quale ha prodotto un esercito di obbiettori di coscienza, un accanimento terapeutico inutile con il solo scopo di avvallare la becera fede cattolica, l’inesistenza di un protocollo che avvii una terapia del dolore per i malati terminali, perché si sa: ‘la sofferenza avvicina a Dio’, ha prodotto il meccanismo per il quale una mia amica ha dovuto partorire in un’altra regione per potere programmare un parto cesareo, che al primo figlio le hanno comunque fatto anche qui in Lombardia, ma solo dopo che era quasi morta dalla fatica e dal dolore con il ‘parto naturale’, decisero di tagliare slo quando l’alternativa sarebbe stata  la morte, ‘partorirai con dolore donna’.

Ora si presentano questi giovani omertosi che rinunciano ad un’innocua intervista, magari solo perché non sanno prendere una posizione politica, o per ignoranza politica, o ancora perché si vergognano di avere votato per il nano, la mia paura è che invece come i mafiosi essi non vogliono rivelare le loro reali intenzioni per avere poi un vantaggio tattico in futuro. I questo caso c’è un grande bisogno che i giovani liberamente pensanti si facciano carico di essere gli anticorpi, verso costoro che hanno scelto la fede anziché la  ragione, che preferiscono credere in un testo che descrive un dio infantile, geloso e capriccioso, un improbabile suo figlio nato da una magia e risorto, preferiscono credere in diluvi universali per altro riportati in almeno altri 8 testi non cristiani, che preferiscono credere che un embrione abbia lo stesso valore di un essere pensante in grado di comunicare, soffrire, gioire e creare. Sopratutto la mia paura e che vogliano e possano riuscire nell’intento  di perpetuare e ampliare il potere di comunione e liberazione in tutto il paese, imponendo i loro modelli medievali.

Quando ero giovane noi della sinistra extraparlamentare guardavamo a c.l. con un certo senso di superiorità, oggi posso dire che li avevamo colpevolmente sottovalutati, li credevamo degli innocui bacchettoni baciapile in grado solo di cantare canzonette banali sulla fede durante la messa. Si sono invece rivelati una potente lobby, in grado di condizionare la politica italiana. Hanno sostenuto il leader del centrodestra Silvio Berlusconi pur non essendo costui certamente un buon cattolico, sono si infarciti di fede cattolica ma anche molto pragmatici e con un fine ultimo: il potere, quindi sono pericolosi. Spero che i giovani di oggi ancora in possesso di un cervello non li sottovalutino.

Putin non ha capito un cazzo della filosofia dello Judo

Un uomo contemplava un albero di ciliegio durante una abbondante nevicata, dovette constatare che con l’accumularsi della neve sui rami ad un certo punto questi si spezzavano sotto l’enorme peso di questa. spostando la sua attenzione su si un salice piangente, constatò che quando il peso della neve diventava eccessivo i rami del salice si flettevano con cedevolezza lasciando cadere la massa di neve senza rompersi e tornando alla posizione iniziale pronto a ripetere il ciclo. Da questa leggenda nasce Ju, la cedevolezza da cui nacque quel protoJudo chiamato JuJutsu.

Tutti sanno che Putin il leader o meglio il dittatore della Russia è un Juodoka di vecchio corso, lo si è visto anche piangere per la morte del proprio sensei. A quanto pare però non ha capito un cazzo della filosofia più profonda dello Judo, si comporta come un rigido ramo di ciliegio, sempre, che si tratti di gay, giornalisti o Ceceni, mi stupisce che no si sia ancora spezzato sotto il peso della neve.

Sotto la finestra di Silvio il popolo bue di Silvio

Ma li avete visti? Avete visto i difensori di Silvio? Guardate qui.
Questa è la gente che vuole bene a Berlusconi, è incredibile la loro violenza verbale (rimasta verbale solo per la presenza delle telecamere) è  seconda solo alla loro ignoranza, quello che gridava ‘io andrei in galera con Silvio’, forse doveva dire. ‘io tornerei………’. Fascisti che gridavano duce duce. Quello è il popolo di Silvio, probabilmente come al solito a queste orde è stato dato il cestino omaggio, panini bandierine gadget ecc.. come disse uno di questi in un’altra occasione: ‘mi pagano tutto se no col cazzo che ci venivo’ Meno male che erano quattro gatti spennacchiati, se fossero di più ci sarebbe da avere paura.
Come si fa a non vergognarsi di questo paese? pensavo di avere già visto il massimo dello squallore, ma no è così. Povera Italia. Meno male anche che la maggior parte di questa gentaglia sono vecchi, di giovani ne ho visti veramente pochi, quindi basta aspettare che la natura faccia il suo corso, i giovani non potrebbero essere così ignoranti anche volendo, perchè utilizzano molto più la rete della televisione.
Che paese di merda in qualsiasi paese decente li avrebbero messi al gabbio all’istante.