Sono ateo ma sospendo il giudizio sulla possibiltà che possa esistere un’anima.
Sono ateo nel senso che la mia intelligenza mi impedisce di credere nelle storielle religiose, siano esse la Bibbia, il Corano, il Talmud, ecc. non credo in Dio anche se i miei passati condizionamenti me lo fanno scrivere ancora con la maiuscola. Mi sento però di dovere sospendere il giudizio quando si parla di anima, o meglio di coscienza che trascende il cervello. Ci sono seri studiosi come Penrose e Hameroff che hanno postulato teorie come la non località quantistica estesa dalle particelle subatomiche ai microtubuli del cervello. Ma se devo dire cosa mi ha veramente acceso l’interesse, è stata una esperienza indiretta di parecchi anni fa. In quell’occasione per puro caso mi trovai a fare il massaggio cardiaco ad un mio coetaneo che si era appena iniettato un overdose. Quando si riprese quello che mi raccontò mi scosse parecchio, lui era convinto che gli avessi salvato la vita e mi disse che dall’alto aveva visto me che facevo il massaggio cardiaco al suo corpo e il mio amico che gli tirava inutili schiaffi, non mi dilungo nei particolari ma furono diverse le cose che mi convinsero che qualcosa di strano comunque era successo. Poi ho sentito anche altri racconti e letto di altri e per quanto è mia abitudine dubitare sempre, le spiegazioni di alcuni dottori che parlano di endorfine, di visione a tunnel e altro non sono più credibili dell’immaginare che la coscienza sopravviva in qualche modo alla morte fisica, d’altra parte a volte basta leggere un libro di fisica o cosmologia per trovare idee e teorie altrettanto incredibili. Rimango comunque un agnostico in attesa di maggiori informazioni, non certo un credente.
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La seconda legge della termodinamica regola tutto, anche la ricchezza dei popoli.
La seconda legge della termodinamica regola tutto, anche la ricchezza dei popoli.
Per come la vedo io il capitalismo è fallito almeno quanto è fallito il comunismo, ambedue paradigmi superati. Adam Smith sosteneva che non il “laisser faire” (ammesso che lo scritto giusto), ovvero il lasciare fare ai mercati avrebbe portato vantaggi a tutti, in quanto l’imprenditore lavorando per il proprio benessere automaticamente avrebbe contribuito al benessere collettivo. Questo modello poteva andare bene nella società di allora o meglio dell’area geografica presa in considerazione da Smith che non teneva conto del fatto che nel futuro chi allora era fuori dai giochi oggi ne sarebbe dentro. Per come la vedo io, tutto, ma proprio tutto è soggetto alla 2° legge della termodinamica. Cosa vuol dire? Vuol dire che qualsiasi sistema probabilisticamente tende a passare da un stato ordinato ad uno meno ordinato. L’energia che si spende per ordinare un sistema ristretto, un area più piccola di quella globale, per esempio l’Europa inevitabilmente porta a creare maggior disordine al di fuori di questa area ovvero nell’area globale. In pratica l’affermazione: “Il benessere del primo mondo deriva dallo sfruttamento del terzo mondo”, (chi ha la mia età la sicuramente sentita in passato) è vera nella misura in cui il lavoro fatto per portare benessere, alias per abbassare il livello di entropia qui porta inevitabilmente un innalzamento dell’entropia nel resto di….
Oggi succede che molte più aree geografiche nel mondo cercano e lavorano per il benessere e nel tentativo di abbassare la loro entropia confliggono con gli altri. Oggi infatti le asimmetrie non sono più geografiche ma capita sempre di più di trovare i poveri vicino ai ricchi. La povertà e la ricchezza che prima erano prerogative di questa o quella nazione, oggi sono date da una molteplicità di fattori spesso direi poco decifrabili proprio per questo motivo, questo si dice appunto un alto livello di entropia, è tanta la confusione sotto il cielo. I paesi che erano comunisti ragionavano esattamente alle stesso modo di quelli capitalisti, ovvero utilizzavano tantissima energia per mettere le cose a posto a casa loro (dal loro punto di vista) senza preoccuparsi del resto del mondo. Il fatto è che allora l’economia non era globalizzata e il disordina come lo si voglia intendere rimaneva circoscritto. Il guaio è che l’economia si è globalizzata molto velocemente, mentre la politica è una tartaruga. La soluzione alle ingiustizie sociali può essere a mio avviso solo politica ma se quest’ultima non raggiunge lo stesso livello di globalizzazione dell’economia, andremmo verso una società sempre più ingiusta oserei dire addirittura verso una società distopica.
Ho spesso scritto di queste cose sul mio blog: www.webbidea.com anche se non sono certo un esperto, cerco comunque di capire, avendo assunto da tempo un atteggiamento agnostico verso le ideologie, pur essendo stato in passato comunista.
L’informazione in Italia fa schifo, si è aperta la campagna del ‘daghela al grillino’.
L’informazione in Italia fa schifo, si è aperta la campagna del ‘daghela al grillino’.
In questi giorni si è visto un coro unanime di voci che attaccano il movimento 5 stelle, tutta la stampa, compresa quella di proprietà del nano frodatore fiscale, detto frodo u curtu, la stessa stampa che ha colpevolmente assolto moralmente i Sallusti che applicavano metodi di smerdamento mafiosi contro i nemici del popolo (delle libertà).
I 5 stelle mancano di astuzia purtroppo così facendo danno fiato a questi pronisti legati a doppio filo con la vecchia politica, costoro sanno benissimo che di conseguenza va a casa anche la casta dei giornalisti leccaculo.
Il movimento 5 stelle non si rende conto che si batte contro un monolite il monolite del vecchiume politico giornalistico lobbistico mafioso, se si rendessero conto adotterebbero una strategia diversa, per esempio sarebbero andati a vedere le carte di Renzi, come giustamente scriveva poco tempo fa Travaglio, del quale tutto si può dire tranne che sia contro i 5 stelle.
La mia paura è che la disinformazione penalizzi veramente il movimento, movimento che oramai anch’io sono convinto rimanga l’unico strumento che possa cambiare il destino di questo paese, mandando a casa la gentaglia che ci ha governato fino ad oggi e che come risultato ha prodotto solo ingiustizia sociale, ha fatto arricchire i già ricchi ed impoverire i già poveri.
Come ho sempre sostenuto anche in questo blog io non ho una grande fiducia in Grillo e ancora meno in Casaleggio, sono però convinto che i ragazzi, i cittadini penta-stellati siano oramai l’unica e l’ultima possibilità per questo paese di diventare un paese moderno, un paese che non deve vergognarsi in Europa di essere un paese di corrotti, di magna magna, di nepotisti, che mandano avanti i loro i figli trota a discapito dei veri talenti. Ho sempre votato PD da quando il PD esiste, ma ora devo prendere atto che quando Grillo diceva che il partito che fu di Berlinguer faceva solo finta di fare opposizione all’avanzare del degrado berlusconiano, aveva pienamente ragione, per anni mi sono illuso ed ho sempre pensato che prima o poi il mio partito ci avrebbe liberato dallo strapotere arrogante di una destra padronale e becera, invece ora devo prendere atto che nel migliore dei casi i leader del PD mancano di intelligenza e strategia politica e nel peggiore sono colpevolmente complici del degrado politico, culturale e sopratutto economico del paese.Qualche giorno fa mi sono deciso, mi sono iscritto al movimento (ero già da tempo registrato al blog) e alle prossime elezioni voterò per M5S, succeda quel che succeda, anche se Grillo dovesse fallire, comunque con i politici attuali sono totalmente inutili.La classe dirigente attuale sia politica che non, sono la causa dei mali del paese e non sono certo loro nelle condizioni di fare uscire il paese dalla crisi totale in cui versa, è inoltre mia opinione che nemmeno hanno la volontà di farlo, anzi hanno tutto l’interesse a mantenere le cose come stanno, quindi se il M5S servisse anche solo a toglierci dalle palle l’attuale classe dirigente sarebbe comunque un enorme successo per questo disastrato paese.
Spero solo che il popolo bue italiano non si faccia ancora infinocchiare per l’ennesima volta dai richiami della sirena di Arcore, che non si faccia abbindolare dalla finta informazione, magari leggendo quel poco di stampa libera che c’è il questo paese, come per esempio: il fatto quotidiano, informandosi sulla rete ed infine accendendo il cervello prima di accedere al seggio.
Non voterò mai più PD l’avevo già deciso dopo la riesumazione di Napolitano in seguito alla bastardata fatta nei confronti di Prodi e anche di Rodotà, che avrebbe potuto scrivere una storia diversa. Infine la scelta di Renzi di resuscitare il delinquente ha solo consolidato la mia scelta.
Penso sia l’ultima occasione per questo paese di diventare un paese normalmente europeo e moderno.
Cloud Atlas: dalla peggiore società distopica al manifestarsi di un universo utopico.
Cloud Atlas: dalla peggiore società distopica al manifestarsi di un universo utopico.
Cloud Atlas è uno di quei film gradevoli e comprensibili che si può vedere più di una volta senza annoiarsi ed ad ogni reiterata visione scoprire nuovi aspetti della storia. Per me che infantilmente odio i brutti finali (nel senso banale dell’affermazione, cioè quando il film ‘finisce male’) è ancora più gradevole. Mi da serenità il fatto di passare da una soffocante distopia, come per i cloni usati come schiavi e che addirittura nutrono se stessi morendo, ad un utopico futuro su di un altro pianeta, dove il massimo del progresso portato dalla tecnologia si rappresenta nella figura di un vecchio che racconta in una improbabile lingua ai sui nipoti genetici e meno, dei tempi che furono sul pianeta terra. Insomma una emancipazione da una vita di cupezza, terrore, meschinità, codardia e nazismo sotto varie forme verso una ben meritata utopia.
L’utopia nel film si estende in qualche modo per tutto il percorso umano, sotto forma di un destino che può solo riportare l’uomo ad una sua naturale dimensione di per se simmetricamente giusta, come dire che tutto è destinato a tornare alla sua dimensione originaria e che questa per sua natura premia gli aspetti più meritevoli dell’essere umano. Senz’altro una visione positiva di un universo in apparenza e solo in apparenza soffocante e distopico.
Ignoranza o lobby degli editori?
Ignoranza o lobby degli editori?
firmiamo.it è un fantastico strumento ma come purtroppo spesso accade in questo paese quando uno strumento è troppo popolare viene utilizzato da ignoranti nel migliore dei casi o nel peggiore dei casi in malafede strumentalizzato da una qualche lobby, come potrebbe essere in questo caso dalla lobby degli editori, sinceramente faccio fatica ad accettare il fatto che ci siano persone così arretrate e cosi chiuse mentalmente.
Nel link sotto una petizione, manco a dirsi: contro gli ebook
STOP AGLI E-BOOK SCOLASTICI
http://firmiamo.it/stop-agli-e-book-scolastici#comments
Alle persone che hanno votato la petizione mi viene da dire che purtroppo come spesso accade in Italia è la disinformazione a determinare le scelte delle persone, bisognerebbe invece studiare una questione prima di spararle grosse. L’ebook-reader tanto per cominciare non emette radiazioni in quanto non è retroilluminato, si tratta di microparticelle solide che si dispongono in modo da formare lettere e disegni, la tecnologia è quella del e-ink o e-paper, nel solo caso di Asus che per altro utilizzo, tant’è che non si può leggere al buio come si fa con un tablet. Un ebookreader può contenere miglia di titoli, sopratutto al contrario del classico zaino non spacca la schiena ai nostri figli. Per il momento è solo bianco e nero ma esistono prototipi a colori e delle dimensioni di un sussidiario. Potrei limitare l’uso dello smartphone a mia figlia ma non quello di un ebookreader.
Informatevi, gli unici soggetti che potrebbero avere degli svantaggi dall’introduzione degli ebook al posto dei libri cartacei sono gli editori, forse che i firmatari per altro pochini sono editori? O come spesso accade in bananaland parenti di questi?.
Il PIL Misura tutto, eccetto quello che rende la vita degna di essere vissuta RFK.
Il PIL Misura tutto, eccetto quello che rende la vita degna di essere vissuta RFK.
Robert Kennedy sosteneva quello che è logico sostenere, ovvero Che il Prodotto Interno Lordo, non può essere il vero indicatore del benessere di una nazione, in quanto si basa solo sull’accumulo di capitale, mentre le variabili da prendere in considerazione sono moltissime e seppure spesso dipendenti dall’economia, economiche non sono. Qualcuno mi convinca che un operaio di una catena di montaggio di una moderna città del nord America è più felice di un pescatore di una qualche isola Greca povero, ma con il sole, il mare e una vita allegra.
Quando anche i politici europei smetteranno di guardare solo le cifre macroeconomiche ma incominceranno a pensare anche alle persone sarà un punto di svolta.
Questo è il paese dei bevitori di frottole
Questo è il paese dei bevitori dei frottole
Questo è il paese dei santi improbabili, il paese di Berlusconi, il paese di padre pio, il paese di Stamina, il paese dei miracoli, in sintesi questo è il paese dei bevitori di frottole.
I miei connazionali si bevono tutto, credono che il prete San Giovanni Rotondo fosse stato un santo, che i sangue che gli usciva dai palmi delle mani era dono e croce datagli direttamente da Dio, non importa che più di un testimone affermò di avere acquistato per conto suo una sostanza anticoagulante. Le prostitute Nigeriane si lasciano ricattare dai loro aguzzini per mezzo del voodoo, sopportano una vita da incubo, costrette a prostituirsi e mantenere i loro papponi, solo per il fatto che la loro ignoranza è talmente profonda da farle credere di essere state sottoposte a riti improbabili a malefici assurdi che provocherebbero la morte dei loro cari tra mille tormenti. Parallelamente molte signore e signori italiani si fecero ricattare con le stesse modalità dalla famosa Wanna Marchi assieme a gli altri due criminali, la figlia e il mago del cazzo. La differenza tra le povere ragazze africane e le nonne, madri e uomini italiani è solo che le prime hanno l’attenuante di non avere a disposizione tutti gli strumenti culturali ed informativi che invece sono a disposizione di tutti gli italiani di buona volontà. Questo significa che in questo merdoso paese si rimane ignoranti per scelta non per forza maggiore.
Scrivo ciò in seguito alle ultime notizie su quell’altra assurda truffa chiamata: “Stamina”, che per altro non è la prima nel “bel paese”, paese dove all’alba del 2014 la gente con diverse patologie si rivolge ancora a maghi e guaritori ed appunto a progetti sulla stessa falsariga come appunto Stamina. Basterebbe che gli italioti invece di rivolgersi sempre a trasmissioni televisive pregne di emotività, retorica e diversi riferimenti a santi e madonne, facesse qualche volta riferimento ai canali informativi propri della scienza, come seri siti internet scientifici, riviste scientifiche come: Le scienze come: “mente e cervello”, e quando si senti puzza di bufala o frode: http://www.cicap.org/.
C’è anche da dire che grandissima responsabilità l’hanno i giornalisti, sopratutto quelli televisivi, i quali dovrebbero rivolgersi al cervello delle persone, non alla pancia, proporre sempre il dubbio come strumento di analisi, non la fede che si per sua natura è antitetica a qualsiasi ricerca e crescita scientifica e culturale. la televisione deve contrapporre sobria intelligenza alla emotiva ignoranza. il problema è che però in questo paese ragione e buon senso non fanno odiens. Se chi ha la responsabilità di informare i cittadini facesse le cose sopramenzionate, sarebbe per tutti facile capire che “Stamina” è priva di qualsiasi fondamento scientifico e di qualsiasi evidente risultato sperimentale, sarebbe semplice smascherare truffatori, maghi e persino tanto venerati quanto improbabili santi cattolici, assieme al veneratissimo dai suoi seguaci caimano nano.
Berlusconi facci un regalo
Questa non è solo una crisi economica
Questa non è solo una semplice crisi economica, anche per questo non si riesce ad uscirne. Chi è in possesso di un cervello ha capito che quella in atto non è una crisi economica, ma si tratta del collasso, del fallimento dei modelli economici liberisti dell’occidente, il collasso del capitalismo. Quello che sta avvenendo è l’avvisaglia di qualcosa di molto più grosso, i piccoli terremoti socioeconomici sono l’annuncio dell’arrivo del big one. Il fatto che la crisi non sia uguale dappertutto, è determinato da alcune peculiarità di qualche paese che ancora e ripeto ancora non soffre come noi la crisi.
1) le diverse tempistiche di entrata nel mercato libero delle nazioni, chi è entrato dopo come i paese ex comunisti vivono ancora un periodo di relativo sviluppo, quello che paesi come l’Italia hanno esaurito da parecchio. Essendo all’inizio della parabola capitalista le richieste economiche ed i bisogni dei lavoratori sono al momento molto più basse rispetto a i lavoratori che hanno vissuto la fase più ascendente della parabola capitalista.
2) Avere un moneta diversa dall’Euro, come il Regno Unito, ciò gli permette di attirare tutti gli investitori spaventati dall’area Euro. Investitori che nel UK creano anche attività nuove, quindi creano occupazione.
3) Chi come la Germania ha nel tempo sviluppato una tecnologia superiore ad ogni altro paese, una organizzazione del lavoro sburocratizzata unica nel mondo, i prodotti tedeschi sono altamente competitivi e affidabili quindi i più venduti, questo crea sviluppo.
4) least but not last quei paesi che hanno a disposizione le materie prime che noi come Spagna Portogallo e Francia non abbiamo, questa è una ricchezza in se che però determina delle ricchezze ma non per tutti i cittadini.
Nel prossimo futuro succederà come per la legge dei vasi comunicanti che ci sarà un livellarsi dei problemi, i lavoratori a basso reddito vorranno a mano mano più reddito, gli imprenditori delocalizzeranno fino a che non ci sarà più da delocalizzare.Quindi la crisi sarà un problema generalizzato e senza vie di fuga per gli investimenti. Quando ciò accadrà, quando non ci saranno più isole felici, il capitalismo liberista sarà veramente globale, a quel punto la crisi sarà pandemica. Quando i modelli economici saranno tutti veramente identici, quando sarà vera globalizzazione una qualsiasi crisi a mio avviso innescherà una massa critica e come per l’uranio 235 sarà una deflagrazione enorme. Quando la crisi sarà pandemica scoppieranno rivolte, i ricchi privilegiati si difenderanno con le armi ma verranno sopraffatti dal numero. Le guerre che in passato servivano a ricaricare la molla del capitalismo assenti da più di mezzo secolo torneranno sotto forme diverse, come guerriglie, guerre civili, guerre di territorio, guerre di classe.
A meno che molto prima le persone di buona volontà non si ribellino alle già attualissime ingiustizie e spingano i governi a destrutturare e ristrutturare i modelli produttivi, limitando se non azzerando la finanza, riducendo drasticamente le ore lavorative, passando da una economi di crescita ad una di equilibrio, forse con una fase intermedia di decrescita.
Disperazione e rabbia
Disperazione e rabbia sono i sentimenti che mi affiorano per primi la mattina al risveglio.Non so come fanno quelli che dicono di essere ottimisti, come fanno a vedere il bicchiere mezzo vuoto, posso capire chi effettivamente non ha problemi particolarmente gravi, chi ha comunque un lavoro o una attività che le fornisce un reddito. Posso anche capire chi è nella merda ma ha 20 anni quindi un grosso potenziale, sopratutto tra le varie opzioni può anche scegliere di emigrare in un paese che offre più possibilità, un paese dove avendo delle buone competenze un giovane può trovare o crearsi un’occupazione, un paese dove non deve ingoiare merda vedendo elementi privi di talento e competenze passargli davanti solo perché in possesso delle conoscenze giuste. Altra storia è per chi come me ha superato i 50 anni e per questa ragione l’opzione estero le è preclusa, tranne che in rarissimi casi (che non è il mio).
Come può una persona costretta a continuare a vivere in Italia alzarsi la mattina con un sorriso, come può essere sereno sapendo che quando finiranno gli ultimi risparmi non potrà nemmeno più mantenere le domiciliazioni delle bollette sul conto corrente e forse dovrà estinguere anche quello. I pagamenti elettronici, l’home banking, le domiciliazioni bancarie sono tutti strumenti fantastici (specie per chi come me non intende e anche non può frodare il fisco), ma diventano un incubo quando i soldi sul conto finiscono e non esiste uno stipendio che le ridia un po’ di ossigeno. Povertà vuol dire dovere rinunciare anche al progresso. Niente può essere più lasciato nella gestione semi automatica e tranquilla di un conto corrente.
Come si può non disperare immaginando di dovere smembrare una famiglia dividendone i membri tra le famiglie di origine, rimbalzandosi i figli un po’ di qui un po’ di là, perché non si può più pagare un affitto e le case popolari sono accessibili quanto le super stringhe postulate dalla meccanica quantistica. In questo assurdo paese c’è chi non può separarsi per mancanza di soldi e chi lo deve fare per lo stesso motivo.
Come infine si può non arrabbiarsi, incazzarsi come un toro alla corrida quando accendi il televisore e vedi i soliti politici di merda, che si interessano solo di loro congressi di merda, delle loro correnti di merda, quando il più assurdo dei politici quello dai capelli tatuati e dal cerone perpetuo che fottendosene dei problemi degli italiani, pensa solo ai cazzi e stracazzi suoi disposto a mandare in merda tutto il paese pur di potere continuare attraverso il continuo ricatto ad esercitare la sua merdosissima “agilità politica”.
Come si può non avere voglia di armarsi quando vedi il 10% degli italiani che detengono il 50% della ricchezza nazionale, ricchi per avere rubato frodato, riciclato, ecc… quando vedi costoro tuffarsi dai loro giganteschi Yacht, senza nessuna vergogna. Almeno una volta questi mantenevano un profilo basso, per paura del terrorismo, dell’anonima sarda, ecc, oggi invece ostentano le loro ricchezze con arroganza. Mi viene da dire a questa gente, che poi è la stessa, che governa il paese in un modo o nell’altro, che portare troppe persone ad non avere più nulla da perdere si potrebbe rivelare estremamente pericoloso.