Amnistia e indulto, no grazie! Ci sono altre mille cose che si possono fare per il problema carceri, cose che non fanno pensare ad un aiuto al caimano.
Ancora si sta a parlare di amnistia o indulto, è proprio vero che i politici italiani non sono capaci di imparare dai propri errori. Napolitano propone ancora questa aberrazione con la solita consumata formula: “c’è lo chiede l’Europa”, ne parla come se lui non fosse corresponsabile della situazione attuale delle carceri, attacca il m5s come se questi avessero detto una bestemmia, mentre invece questi dicono un’ovvietà, quasi banale e inoltre sono veramente gli unici ad non avere responsabilità riguardo al problema. A pensare male in questo caso non si sbaglia proprio visto che il problema delle carceri esiste da decenni, mentre è di poche settimane l’esigenza del caimano nano di essere amnistiato o indultato, o immunizzato, incoronato, santificato, ecc.
Il nostro ‘brillante’ presidente ha negli anni passati firmato qualsiasi porcata che gli mettesse li da firmare il pdl e la lega, leggi porcate tra le quali molte di queste hanno contribuito proprio al sovraffollamento delle carceri.
Si parla tanto di femminicidio, tanto per fare un esempio, immaginatevi come deve sentirsi quella donna che dopo avere tirato un sospiro di sollievo per il fatto che il suo aguzzino sia finito in carcere, per colpa di questi politici di merda, ritrovarselo fuori magari con due anni di anticipo.
Sono d’accordo che le carceri fanno schifo e i carcerati fanno una vita di merda, ma non è liberando cani e porci che si risolve il problema, specie in periodo di crisi quando un lavoro non lo trovano nemmeno quelli con la fedina immacolata. Se la volta scorsa con l’indulto le carceri si sono riempite di nuovo dopo 6 mesi, questa volta ne basterà uno.
Il modo di affrontare il problema c’è, basterebbe per esempio depenalizzare (con buona pace dei paleonazisti della lega) l’emigrazione clandestina, depenalizzare (alla faccia di quell’inquisitore di Giovanardi) la detenzione anche di quantitativi non modici delle droghe leggere. Non prevedere la galera, ma semmai la comunità oppure l’assunzione coatta di principi attivi antagonisti degli oppiacei, tipo Antaxone o metadone nel caso dei morfino-simili, in caso di cocaina la ricerca potrebbe dare una mano. Per finire utilizzare le tecnologie GPS e informatiche per tracciare detenuti a casa loro o con un determinato raggio di azione a lui permesso definito in base alla pericolosità o meno del detenuto.
Insomma le cose che si possono fare sono tante con un po’ di buona volontà, lasciando da parte, finto buonismo cattolico, demagogie, ideologie e soprattutto ignoranza e ignoranti tipo Giovanardi. Per questo motivo sentire i presidente proporre amnistie e indulti, inevitabilmente fa pensare che dietro ci sia la volontà di dare un piccolo aiuto a Berlusconi per evitargli la decadenza politica, nella speranza che smetta di ricattare il governo e i culi dei suoi componenti rimangano saldi e in sicurezza sulle loro care poltrone. Forse il nostro presidente vuole dare l’opportunità a B di finire il lavoro che inizio 20 anni fa: affondare definitivamente questo assurdo paese. Meno male che il presidente è un ex comunista, chissà se fosse stato un ex fascista.