Quando sento dire che gli ultracinquantenni hanno trovato occupazione, la mano mi corre alla pistola.
Per un semplice motivo, perché non è vero! Non è assolutamente vero che gli ultracinquantenni negli ultimi mesi hanno registrato un minore tasso di disoccupazione, per confutare questa grande stronzata, basterebbe usare la logica in prima istanza, e in seconda andare ad approfondire un po’ sui dati reali.
Per quanto riguarda la logica, è semplice: per quale motivo un’azienda dovrebbe assumere un ultracinquantenne con maggiori pretese economiche (non è il mio caso) spesso con una minore capacità ad utilizzare gli strumenti informatici (anche qui non è il mio caso, sono un full stack developer), perché un datore di lavoro che ha a disposizione flotte di giovani disposti a lavorare a qualsiasi ora e per tutte le ore della giornata anche quando non sarebbe necessario (l’ho verificato di persona) disposti a doparsi con nootropi, disposti a mettersi a 90°, assolutamente alieni alle parole: ‘diritti’, ‘sindacati’, ‘dignità’, ecc. Perché un ‘prenditore’ italiano dovrebbe rinunciare a questo ben di dio per fare lavorare un vecchio, il quale nella sua vita si è abituato a lavorare con modalità se pure efficaci molto lontane da quelle elencate, sopratutto non disponibile ai 90°, non è nella sua cultura.
Per quanto riguarda il fact checking è molto semplice quello che gli organi di stato ed i media riportano è un dato inquinato dalle legge Fornero aggiunto al trend del calo delle nascite in atto da diversi anni nel nostro paese. In poche parole gli ultracinquantenni risultano in maggior numero occupati per il semplice fatto che sono di più, quindi nella percentuale degli occupati totali sono in maggioranza.
In ogni caso i media dovrebbero smetterla di passare questa grande stronzata degli ultracinquantenni al lavoro, anche per coloro che come me proprio un cazzo di lavoro non riescono a trovarlo e finiscono con il sentirsi degli idioti.