The nightmare go on

E si l’incubo continua, non riesco proprio a darmi pace, è proprio come un incubo proprio con la stessa mancanza di logica tipica dei sogni anche di quelli che ti fanno svegliare sudati e spaventati. Il dramma è che in questo caso l’incubo inizia proprio con il risveglio, sapete quando avete un grosso problema che vi assilla da giorni, da mesi, da anni, pero la mattina nei primi secondi dopo il risveglio sembra non esserci più, è dimenticato, quel peso è dissolto come per un computer che funziona bene dopo essere riavviato, il virus sembra essere stato cancellato dall’antivirus,

nightmare never stop

il volto dell’incubo

sembra tutto ok, poi all’improvviso ecco che esce il malefico popup, ecco che affiora alla memoria quasi di colpo come uno schiaffo il tuo peso, il tuo problema, ecco che come in un film di Jodorosky riemerge il tuo nano deforme senza che tu possa nemmeno fare finta di sorprenderti, perchè lo sapevi lo avevi solo dimenticato, è solamente tornato, stavi sognando di vivere in Australia, con un governo normale un primo ministro normale, invece ora ricordi tutto sei nel tuo bel paese di merda con il tuo bel governo di merda, ma sopratutto lui il nano di Jodorosky, pardon di Arcore è ancora lì vivo e vegeto sempre pronto a ricattare il paese, a bloccare qualsiasi cambiamento, il nano malefico è lì a torturarti la vita e tu proprio non riesci a capire come possa essere successo ancora, come mai questo incubo come tutti gli incubi non finisce all’alba.

ps: vi piace il mio fotomontaggio?

Il mio programma di governo ideale

Le cose da fare per fare ripartire il paese, sono poche e semplici, ma proprio le cose semplici spesso sono quelle più difficili da fare.
Mentre questo assurdo governo, continuamente ricattato dall’uomo che ha in larga parte contribuito a determinare l’attuale crisi italiana, mentre questo governo continua a discutere di imu, argomento veramente pleonastico per la grave situazione del paese, mentre questi ridicoli politici fanno teatro il paese sprofonda.
Quello che ci vorrebbe è un vero governo, un governo finalmente di sinistra, perché le cose da fare per fare ripartire il paese fanno parte dell’ideologia dei partiti di sinistra.

Per prima cosa: bisogna redistribuire le ricchezze verso il basso, da quel 10% di ricchi che negli ultimi 15 anni si sono ulteriormente arricchiti. Anche un bambino può capire che spostare i soldi verso i poveri aumenta matematicamente i consumi, basta immaginarsi una piramide con tanti puntini all’interno che rappresentano le persone, la popolazione italiana spostando il potere d’acquisto verso il basso della piramide si porta questo esponenzialmente a moltitudini di persone. Per farla breve un ricco potrà comprarsi anche 5 o 10 cellulari, ma 100000 poveri acquisteranno almeno 100000 cellulari, con tutte le conseguenze positive che ne deriverebbero.

Seconda cosa: diminuire drasticamente il cuneo fiscale sul lavoro e spostare la tassazione sulla finanza e sul patrimonio, penalizzare chi investe nelle speculazioni di borsa, avvantaggiando fortemente chi investe nel lavoro.

Terza cosa: Lotta serratissima all’evasione fiscale con strumenti tecnologici e giuridici avanzati, trattare gli evasori come si fa in America, ovvero come criminali.
Decidere di sospendere tutte le inutili ‘grandi opere’, il ponte sullo stretto non serve ad un cazzo, è solo per la grandeur del nano, quindi via, la Tav pure, investire sulla riqualificazione del territorio, con tantissime piccole opere che possono partire subito.

Quarta cosa: Investire nella banda larga e nelle nuove tecnologie, obbligare anche gli italiani pigri ad utilizzare la rete (con corsi magari tenuti da disoccupati) anziché fare le file agli sportelli, questo paese deve cambiare anche culturalmente, deve sparire la carta, dai tribunali ma anche da tutta la pubblica amministrazione, finalmente il no paper office. Ogni cittadino dovrebbe avere un suo record online con tutti i suoi dati sia sanitari che del lavoro, che burocratici. Accessibili a seconda dei vari privilegi dell’operatore/utente, insomma un database unico nazionale, ovviamente con i dovuti backup.

Quinta cosa: Fare una serrata lotta alla organizzazioni mafiose e perfezionare il sequestro dei beni di queste in modo che diventino produttivi i brevissimi tempi. Per quanto riguarda le carceri piene andrebbero depenalizzati certi reati riguardo le droghe liberalizzare le droghe leggere, e legalizzare in qualche modo l’uso di quelle pesanti, già così si svuoterebbero le carceri. In altri casi si potrebbe usare la tecnologia gps per controllare detenuti a casa loro, poi costruire nuove carceri, assolutamente niente amnistia o indulti indiscriminati dove escono cani e porci che poi tornano immediatamente a delinquere.

Sesta cosa: Non si può crescere per sempre, sopratutto demograficamente, con buona pace dei cattolici bisogna finirla di considerare la prole come un valore in se, ma anzi bisogna porre un limite alle nascite non incentivarle e anche riguardo gli stranieri non premiare quelli che anno 4 5 figli magari con case popolari e aiuti economici ma fare come in Cina o almeno aiutare tutti quelli che hanno un figlio ma non aggiungere niente per i figli successivi, il paese, anzi il mondo è sovrappopolato, prima si capisce questa cosa e si pongono dei rimedi, meglio è, l’alternativa è l’estinzione del genere umano, come cancro che cresce all’infinito finendo coll’annientare l’ospite quindi se stesso, il pianeta quindi il genere umano. Per quanto riguarda l’economia anche se nel breve termine bisogna ritornare a crescere, bisogna però incominciare a studiare un nuovo modello di sviluppo non più basato sul pil e la crescita economica, ma una sorta di equilibrio tra produzione e consumo, che sia ‘decrescita felice’ o qualcosa di nuovo non ha importanza.

Ovviamente non può un governo come quello di Letta neanche avvicinarsi a certe idee.

Andreotti è morto, tanti ragazzi che piansero il proprio padre oggi non piangono lui

Cosa hanno in comune Alessandro Dalla Chiesa e Giorgio Ambrosoli? Hanno in comune un padre ucciso quando erano giovani e ed un politico, anzi ‘il politico’ che ha avuto poco rispetto per queste morti, morti che nel migliore dei casi ha agevolato tessendo le sue trame ciniche e macchiavelliche con il solo fine di mantenere un potere schifosamente colluso con le anime peggiori di questo paese.
Quanti ragazzi e bambini di allora uomini ben maturi oggi non possono che mantenere gli occhi asciutti come il deserto, se non addirittura un sottile sorriso di compiacimento per la morte dello ‘statista’. Non sono solo quei remoti ragazzi quei bambini lontani, sono a mio avviso anche i figli del commissario Boris Giuliano, i figli delle scorte di Falcone e Borsellino. Anche quelli come me che fortunatamente non hanno morti che gridano vendetta ma che hanno visto i più squallidi depistaggi i più riprovevoli insabbiamenti e se Moro probabilmente ci ha salvato da una dittatura come quella dei colonnelli in Grecia, Andreotti senza dubbio stava agli antipodi di Moro e quando quest’ultimo ebbe bisogno di un suo intervento forte durante il sequestro, Andreotti ha preferito evitare una crisi al partito e la perdita del suo enorme potere. Il gobbo non ha fatto quello che era in suo potere (ed il suo potere era vasto) per liberare il vero Statista!Andreotti Thacher
Certo che nel paese di Berlusconi anche un politico alle apparenze sobrio e comunque professionale come Andreotti potrebbe sembrare uno ‘statista’. Il fatto che per 20 anni siamo stati (e ancora lo siamo) governati da una barzelletta ci ha fatto dimenticare tutte le fogne della vecchia DC di Andreotti. Qualcuno dice che la storia spogliata da ideologie e pregiudizi darà ad Andreotti la sua giusta collocazione in essa, sono d’accordo ma non come pensano loro. La storia chiamerà mafiosi i mafiosi e politici mafiosi i politici mafiosi. Quando nel Regno Unito si accorgeranno che la loro economia è basata sull’aria fritta della finanza, la signora Tacther sarà riconosciuta per quella che disintegrò l’industria Inglese, allo stesso modo quando e se verranno a galla i fatti legati agli anni delle stragi mafiose e fasciste, se ci sarà la possibilità , quando i protagonisti non avranno più niente da perdere in quanto morti, che emerga il disegno del malaffare politico mafioso, della trattativa stato mafia, ecco che i nostri ‘statisti’ prenderanno la loro giusta collocazione nella storia, Se la collocazione fosse stata durante la vita comunque sarebbe stata il gabbio.

Lo diceva Marcuse negli anni 60

Già lo scriveva Marcuse parecchi anni fa, in un periodo che il capitalismo non si poteva certo definire: “in crisi”. L’idea che proponeva Marcuse e che io ho sempre condiviso da quando avevo 17 anni, è a mio avviso attualissima, tanto più ora in un momento di crisi profonda del capitalismo. Quello che Marcuse proponeva era di stravolgere totalmente i modelli produttivi, modelli produttivi che innescano ad effetto domino tutta una serie di altri modelli sociali, modelli comportamentali e tutta una serie di bisogni più o meno indotti nelle masse. L’azione più importante da compiere secondo Marcuse sarebbe quella sostanzialmente di decentrare tutte le realtà produttive di una nazione, ovvero passare da una grossa industria dislocata vicino a grossi centri abitati, a piccole realtà produttive sparse su tutto il territorio, ciò porterebbe a sua volta alla distribuzione della popolazione sul territorio con tutti i vantaggi che ne deriverebbero. L’Italia sino a poco tempo fa ne sarebbe anche partita avvantaggiata, visto che era costituita prevalentemente da piccole imprese, piccole imprese che cadono come foglie secche per via della crisi, crisi determinata proprio dalla ostinazione a volere mantenere dei modelli produttivi oramai obsoleti, vecchi quanto la rivoluzione industriale. Decentrare la produzione significherebbe rendere oltretutto gli agglomerati abitativi più ergonomici, gestibili con le energie rinnovabili senza difficoltà. Il sempre più basso costo di microchip e robots permetterebbe anche piccole aziende di produrre cose che prima richiedevano la grossa azienda. So di una piccola azienda nel Milanese che sta fallendo (a causa della politica degli incentivi solo dichiarati) che produce city car elettriche, il che vuol dire che anche le automobili utilitarie possono essere prodotto in fabbriche che sono poco più di officine.HerbertMarcuse
Poi ci sarebbe il modello produttivo basato sulla logica del componente, un po’ come nella programmazione informatica che è passata da procedurale ad oggetti, appunto componenti piccoli che fanno solo una parte del lavoro, componenti che poi verrebbero assemblati in ultimo.
Cambiare i modelli produttivi legati non solo al profitto ma anche alla valorizzazione del territorio. Il lavoro inoltre subordinato non solo alla produzione ma anche legato a cosa si produce, un lavoro sottoposto costantemente al giudizio etico. Nei nuovi modelli di produzione a mio avviso non si potrà lavorare più 8 ore ma forse 6 o addirittura 4 in modo da potere lavorare tutti e potere vivere con un salario minore, attraverso la condivisione delle risorse, la non necessità di possedere un auto se non piccole mini car per brevi spostamenti, l’utilizzo di energia prodotta in proprio, vivere in campagna poi darebbe la possibilità ad ogni famiglia di avere un orto, una serra, un piccolo laboratorio dove costruire alcune cose. Insomma una società che sfrutta i vantaggi della tecnologia solo fino a che questa non diventa un danno per l’uomo, La rete sarebbe poi un modo per tenere i piedi nel villaggio e la testa nel globo. Consumare esclusivamente a Km 0 pur fruendo la cultura e il know-how mondiale.

I politici e i giornalisti di destra che invitano alla ‘moderazione’.

Questo è il paese dei paradossi e della memoria corta, mi fanno veramente vomitare i berluscones come Quagliarello che nel caso Englaro si mise a gridare all’omicidio, quei pidielloti che hanno invaso palazzo di giustizia a Milano, quei giornalisti come Sallusti che hanno usato sempre toni da guerra civile contro magistrati, ‘comunisti’e tutti quelli che non leccavano il culo al suo padrone, il Borgia de no artri il duca di Arcore, per non parlare dei loro amici, quelli che dovevano scendere dalle valli bergamasche in 300000 armati tutti di fucile, fede assoluta nel loro capo supremo e polenta Taragna al posto del cervello, gli stessi che hanno sempre invitato il popolo a usare la bandiera della repubblica per ‘pulirsi il culo’.
Questi ‘moderati’ ora esprimono ‘profonda e sincera indignazione’ per i toni cruenti dei 5 stelle, costoro rimangono sconcertati di fronte a frasi che contengano al loro interno la parola politici assieme alle parole: armi, fucili, violenza, ladro, opportunista, inciucio, ecc.
La cosa più aberrante rimane comunque la memoria corta degli italiani, infatti nessuno fa notare (tranne pochissimi giornalisti come Travaglio al quale la memoria non manca) a questi individui il loro doppiopesismo, quanto siano paradossali, ridicoli e in malafede.

Il nano farà cadere il governo quando più gli garberà!

Come ci si può fidare ancora di Silvio Berlusconi, il pd ha fatto la stronzata più grossa dalla sua fondazione, e che di stronzate ne ha fatte tante, ma questa è veramente colossale. Non so se Letta sa che il nano sta facendo lo ‘statista’ ora solo perché sta sognando il Quirinale, Realisticamente però il nostro leader maximo amico dei dittatori, non potrà mai e poi mai diventare presidente della repubblica, in quanto se Prodi ‘era divisivo’ lui non solo è divisivo in Italia ma è anche visto come la merda negli occhi dai massimi esponenti politici europei e mondiali, ovviamente fatta eccezione per i dittatori, quando il nano delle amazzoni si renderà conto anche lui che è più facile che il Titanic passi per il buco del culo di un cammello che lui divenga presidente, a quel punto con buona pace di Letta farà cadere il governo. Lo farà nel momento che i sondaggi gli diranno che ha il massimo dei consensi dal suo popolo delle libertà bue. Lo farà quando realizzerà il maggior danno per i suoi avversari, o quando avrà ottenuto qualcosa da sbandierare davanti al naso dei suoi elettori ritardati.
Ma il nostro sveglissimo presidente del consiglio lo sa? Lo sa chi si è messo in casa?
Errare e umano………………………….

Sparatoria a palazzo Chigi, i politici torneranno nelle loro auto blindate

Il coglione che ha sparato pochi minuti fa davanti a palazzo Chigi, produrrà l’unico risultato: che i nostri ‘amati politici’, che stavano diventando un po’ più anglosassoni nei loro comportamenti, torneranno immediatamente alle auto blindate, torneranno a percorrere strade con sirene spiegate senza rispettare i semafori. Saranno rapidissimi a lasciare bici, motorini e city car per tornare ad andare in controsenso con scorta ed auto blindata a comprare scarpe, prima che chiuda il negozio.
Mi chiedo sempre cosa produce un evento violento, chi avvantaggia, chi penalizza. In questo caso penalizzerà il M5S, si attiveranno subito gli spara merda che diranno ‘ecco i toni dei grillini a cosa portano’, penalizzerà la partecipazione dei cittadini che mai come in questi ultimi tempi hanno espresso il loro dissenso sia sul web che nelle piazze. Tanto per cambiare se ne avvantaggerà enormemente: il nano nazionale, che con sorprendente tempismo ha abbandonato i suoi abituali toni da tifoso di curva, per vestire quelli dello ‘statista’, statista de no artri, se ne avvantaggerà sicuramente B.
Vi ricordate il lancio del duomo in miniatura di Tartaglia quanti voti portò a B?!, anche se qui non è attaccato direttamente aumenterà i suoi consensi, anche perché la destra italiana ha sempre tratto vantaggio dagli atti violenti anche senza matrice politica di sinistra, la destra in tutto il mondo riesce sempre a strumentalizzare violenza e caos, nel nostro paese è ancora più abile visto che possiede le televisioni.

Che il PD si scinda e rinasca la sinistra!!!

A questo punto personalmente mi auspico che il partito democratico si spacchi e dalla scissione nascano come dalla scissione di particelle elementari in fisica, una nuova particella. Il Bosone di Higghs della sinistra, una sinistra vera questa volta, che faccia e dica cose di sinistra, una sinistra le cui key words siano: redistribuzione delle ricchezze, verso il basso, giustizia sociale, riduzione dell’orario di lavoro a vantaggio dell’occupazione, lotta alla mafia, lotta alla corruzione, lotta ai paradisi fiscali, legge sul conflitto di interessi, ineleggibilità di chi è troppo ricco o troppo ladro, controllo degli stati sulla finanza, e fare pressioni sull’Europa per raggiungere questo fine, la finanza non deve trascendere l’economia reale. Una sinistra che dica chiaramente che vuole un paese dove le tasse non siano sul lavoro ma sulle grosse proprietà e sulle speculazioni finanziare.
particelle che collidono
Spero che il pd si scinda e che generi questo magari con l’aggregazione delle forze di sinistra già esistenti, spero che il pd si spacchi e che i baciapile fondamentalisti cattolici e liberisti inciucisti se ne vadano con Renzi e che il resto crei una vera sinistra.
Spero che il pd si spacchi perchè di un pd così non me ne faccio un cazzo. La macchina si è rotta recuperiamo i pezzi buoni per farne un’altra anche se più piccola, più snella più vera e come dovrebbe essere una forza di sinistra, che non può andare bene a tutti, ma sicuramente alle fasce più deboli, a quelli meno agiati, a quelli che non possono e non vogliono fapproffitare del nepotismo, a quelli che hanno merito ma senza dimenticarsi di chi ha bisogno, una vera sinistra insomma.
Il pd si è rivelato veramente pdl – l, teniamo buona solo la d di di democrazia il resto verrà da se, che sia un partito o un movimento tipo il M5S poco importa.
Spero che il PD si scinda, per il bene di chi lo ha votato ma ne è stato tradito!

Comunque anche il M5S ha sbagliato

Il pd ha fatto letteralmente cagare, come ho già scritto non lo voterò più, però non mi sento nemmeno di votare per un movimento, che non accettando nessuna proposta per governare, nemmeno ha rilanciato. Questo ha mancato di fare o di fare fare Grillo ai suoi: di rilanciare, ovvero di fare una controproposta a Bersani, il quale comunque non ne ha azzeccata una, ma proprio per questo c’erano i margini per che fosse Grillo ad avanzare una proposta di collaborazione, così quantomeno si sarebbe messo nell’angolo quello che io considero il vero nemico, colui che ha la responsabilità del tracollo economico e morale del paese, ovvero il leader unico di quel partito vergognoso chiamato pdl. Grillo invece si è dimenticato di attaccare a destra ha attaccato solo a sinistra, pur essendo le istanze del M5S senzaltro molto più di sinistra che di destra (venitemi a dire che l’opposizione alla Tav può essere di destra). Anche in Fruli Grillo ha attaccato la Serracchiani dimenticandosi la destra come se il suo nemico fosse solo a sinistra, i risultati delle urne lo dimostrano, l’immobilità dei 5s il loro dire no senza controproposte. Grillo può anche dire ‘se la pensavate così non dovevate votarmi’, ma così facendo non può avere i voti che servono per cambiare.
Continuo ha sostenere che il grosso delle responsabilità sono di Bersani e dell’inciucio pd pdl, forse già progettato a monte di tutte le dinamiche che abbiamo visto negli ultimi giorni, mi sento comunque di dire che il M5S a parte la fase Rodotà ha dato una pessima immagine di se, io spero che questo insegni qualcosa al movimento.
In ogni caso si è sciupata forse l’unica occasione di mandare a casa il nano priapista ei suoi bravi, dopo avremmo pensato a Dalema & C.