I patetici politici del PD cadono dalle nuvole

Berlusconi è inaffidabile

Sentendo politici e parlamentari del pd, o meglio del ‘pd – l’ come dice Grillo in questi giorni, la domanda mi sorge spontanea, ma questi ci fanno o ci sono, ci metto dentro anche il nostro ‘brillante’ presidente della repubblica. Ma come può questa gente cadere dalle nuvole, pensando che il nano desse la priorità al bene del paese rispetto ai cazzi suoi. Da quando il nano è ‘sceso in politica’, si è sempre fatto i cazzi e gli stracazzi suoi, anzi è proprio sceso nell’agone politico per aggiustare i propri problemi giudiziari, fiscali, ecc. Il nano arrapato ha mentito dal primo giorno sulle sue vere intenzioni. I politici stranieri è da tempo che considerano Berlusconi inaffidabile anche se nel recente caso del cancelliere austriaco il popolo bue delle libertà sembra stupirsi e scandalizzarsi. Quelli del pd, invece cadono dalle nuvole: “ma come Berlusconi vuol fare cadere il governo?”, “aveva detto che le su vicende giudiziarie non avrebbero influito sulle larghe intese!?” Ma cosa hanno nel cervello i democrats, la segatura?. Dopo avere segato Rodotà il quale avrebbe disegnato tutt’altra storia Hanno sempre sostenuto che per colpa del risultato elettorale quello delle larghe intese era l’unico progetto possibile, hanno segato Rodotà il quale avrebbe disegnato tutt’altra storia, hanno spianato Prodi dopo essersi dichiarati tutti d’accordo a votarlo.Tutto questo per potere fare un accordo con il politico più inaffidabile più bugiardo del mondo (al confronto Nixon era un dilettante), con colui che quando gli ha fatto più comodo ha fatto cadere il governo Monti, perchè mai non dovrebbe fare la stessa cosa oggi, infatti sta solo valutando quale è la bastardata che gli darà il maggior vantaggio personale, se non ha ancora smerdato le larghe intese è perché nemmeno lui e i suoi analisti riescono a capire quale è la cosa migliore da fare in questo momento e non certo per il paese, anche se purtroppo ci sono ancora degli elettori che per colpa della disinformazione, del conflitto di interessi, spesso per un grave ritardo mentale, tutt’oggi  credono che l’ometto miliardario sia il caro leader salvatore della nazione.

i politici del pd ora si stupiscono, rimangono a bocca spalancata davanti agli ultimatum del cainano,come se in passato fosse stato un politico coerente e leale. Io ho sempre avuto la stuporecertezza che se l’uomo dai capelli tatuati traesse un qualche vantaggio personale dal radere al suolo l’intera nazione, non esiterebbe a farlo magari dopo avere messo in salvo la sua allegra banda di fedelissimi schiavetti e donnine allegre.

Il pd cosa fa, si comporta come quegli incauti acquirenti che acquistano un Rolex alle bancarelle per pochi euro e poi si stupiscono e scandalizzano quando il loro figlio di 5 anni gli dice che non è originale. L’uomo del colle forse pensava che i suoi inviti alla pacificazione e suoi moniti ad abbassare i toni avrebbero condizionato i magistrati al punto di renderli cechi davanti alla realtà e salvare il frodatore fiscale. E’ mia idea che questa enorme svista di Napolitano debba portare alle sue dimissioni.

La mia speranza è sempre la stessa, ovvero che gli uomini di buona volontà del pd (c’è ne sono nonostante tutto ancora tanti) facciano un accordo con il movimento 5 stelle, per fare almeno le cose più urgenti e organizzarsi per la piccola ripresa economica in atto se è vero che c’è. I 5 stelle devono smetterla di ragionare da pidielloti e mettere un po’ da parte il loro leader, come già scrissi in passato in Italia non abbiamo bisogno di leader ma di tanti bravi e onesti amministratori della politica. Intanto seghiamo il nano, cosi il paese può ritornare un paese normale, poi possiamo pensare di segare anche quella parte della sinistra che negli anni è stata il migliore strumento di B. indipendente che sia avvenuto in buona o cattiva fede.

L’Italia, un paese sotto ricatto di miliardari

Siamo alle solite questo triste paese è per intero sotto lo scacco del nano miliardario, che fa i capricci, non vuole mettersi buono a dormire, non vuole vivere una fantastica pensione, fatta di super gnocche, super ville, super barche, ecc.
No il basso uomo tiene sotto ricatto tutta la politica italiana, perché lui vuole: “agilità politica”, vuole smerdare ancora un po’ questo già disastrato paese che dopo 20 anni di berlusconismo ha perso gran parte della sua credibilità internazionale, ha perso la speranza che le cose in Italia possano finalmente cambiare in meglio. No lui vuole il potere fino alla morte, vuole giocare fino all’ultimo con il suo giocattolo, il pdl, un partito di schiavi, schiavi ricchi e volontari ma pur sempre schiavi. Il giorno che il nano raggiungerà i campi Elisei (ovviamente per cause naturali) sono convinto che l’Italia, come ad un cane al quale viene sciolto il guinzaglio inizi come per magia a correre finalmente libera. Spero di riuscire a vedere quel giorno, non si sa mai, il nano ha anche una schifosa fortuna dalla sua, potrebbe veramente campare fino a 120 anni, ovviamente volendo contare politicamente fino all’ultimo giorno.

Il problema è che non è l’unico miliardario a ricattare il paese e non parlo di Marchionne, parlo di Grillo, altro riccone capriccioso che si è messo in testa di ottenere il 51% alle prossime elezioni, lui e quell’altro socio sfondato di soldi, pur non essendo nemmeno in parlamento, ricattano i parlamentari 5 stelle minacciando l’abbandono della politica se i 5 stelle facessero l’unica cosa logica da fare in questo momento, ovvero un accordo con quella parte del pd, che ancora oggi rifiuta i ricatti di B. L’unica cosa che ci libererebbe definitivamente del nano e dei suoi servi sciocchi, poi in un secondo tempo i 5 stelle potrebbero anche pensare di fare fuori quella classe dirigente del pd colpevole di anni di inciuci e malgoverno. Tutto questo però comporterebbe il fatto che Grillo e gli altri fossero forniti di logica, intelligenza, capacità strategiche, tutte cose assenti nel loro curriculum vitae, ma sopratutto a loro cosa frega, se si dovesse mettere veramente male per l’Italia avrebbero solo da scegliere il paradiso, la villa dove spostare il loro culo. Sono io quello disoccupato, troppo vecchio in un paese di vecchi ma non per vecchi, è mia figlia quella con il futuro incerto, non certo la loro, che nel caso potrà fare l’emigrata di lusso con villa, piscina e quant’altro, in qualche paradiso, naturale e fiscale.

Se continuiamo ad affidarci ai miliardari noi gente comune, lo prenderemmo sempre nel culo, i ricconi non hanno i nostri problemi, per loro la politica è un mezzo di affermazione personale, un modo per imporre le loro idee, che spesso solo loro stessi reputano geniali. Per non parlare del fatto che un miliardario avrà sempre un qualche conflitto di interessi, magari non visibile subito ma comunque reale.

Non so voi ma io ho le palle piene di vedere gente che ha già tutto ha un sacco di vantaggi e privilegi, che quasi per un automatismo vuole “scendere” in politica. Stanno ricattando il paese, sono come una malattia che avvelena i nervi e le arterie della nazione rendendola paralitica.

Che i giovani pensanti si preparino ad affrontare il pericolo dei giovani cellini

Ho finito di vedere pochi minuti fa, la trasmissione di Luca Telese: ‘In Onda’, durante la quale sono stati intervistati alcuni giovani partecipanti al meeting di c.l. a Rimini. Alla domanda su quale fosse la loro posizione politica riguardo la situazione attuale: il governo, la decadenza di Silvio Berlusconi dalle cariche politiche, ecc, questi ragazzi hanno preferito non rispondere, addirittura abbandonando l’intervista, non hanno nemmeno voluto dire per chi votavano. Sappiamo invece quanto c.l. sia sempre stata immersa nella politica italiana, sopratutto nella mala politica, nella ricerca spasmodica del potere, c.l. no è stata nient’altro che una forte lobby cattolica. C.l. sdoganò tempi addietro quella impostazione che fu per secoli se non nei fatti comunque nell’ideologia, antitetica alla dottrina cattolica, ovvero l’idea che Dio approva gli sforzi dell’uomo indirizzati al compimento del successo personale, compreso l’arricchimento economico, idea da sempre invece ben radicata nella dottrina protestante. In passato i cattolici ricchi dovevano in qualche modo farsi perdonare da Dio per le loro ricchezze,i loro privilegi, la loro fortuna: ‘è più facile che un cammello ………..’, mentre per i protestanti ed i cattolici di c.l. la ricchezza ed il potere sono diventati molto più comodamente il volere di Dio.

Questo tipo di ideologia ha fatto in modo che nell’ultimo ventennio i cattolici si alleassero con la destra liberista, ha fatto in modo che non fossero più ‘gli ultimi della terra’ la principale preoccupazione dei credenti, ma il successo personale e l’occupare posti di potere, potere che in Lombardia si percepisce ogni qual volta si ha a che fare con la sanità, quel potere che ha arricchito i cellini e i loro amici, che per anni ha dato a Formigoni la legittimazione a disfare la sanità pubblica Lombarda rendendola un ibrido pericoloso tra pubblico e privato. Una lobby che oltre a successo personale dei suoi appartenenti ha portato nella sanità Lombarda anche il fondamentalismo cattolico, il quale ha prodotto un esercito di obbiettori di coscienza, un accanimento terapeutico inutile con il solo scopo di avvallare la becera fede cattolica, l’inesistenza di un protocollo che avvii una terapia del dolore per i malati terminali, perché si sa: ‘la sofferenza avvicina a Dio’, ha prodotto il meccanismo per il quale una mia amica ha dovuto partorire in un’altra regione per potere programmare un parto cesareo, che al primo figlio le hanno comunque fatto anche qui in Lombardia, ma solo dopo che era quasi morta dalla fatica e dal dolore con il ‘parto naturale’, decisero di tagliare slo quando l’alternativa sarebbe stata  la morte, ‘partorirai con dolore donna’.

Ora si presentano questi giovani omertosi che rinunciano ad un’innocua intervista, magari solo perché non sanno prendere una posizione politica, o per ignoranza politica, o ancora perché si vergognano di avere votato per il nano, la mia paura è che invece come i mafiosi essi non vogliono rivelare le loro reali intenzioni per avere poi un vantaggio tattico in futuro. I questo caso c’è un grande bisogno che i giovani liberamente pensanti si facciano carico di essere gli anticorpi, verso costoro che hanno scelto la fede anziché la  ragione, che preferiscono credere in un testo che descrive un dio infantile, geloso e capriccioso, un improbabile suo figlio nato da una magia e risorto, preferiscono credere in diluvi universali per altro riportati in almeno altri 8 testi non cristiani, che preferiscono credere che un embrione abbia lo stesso valore di un essere pensante in grado di comunicare, soffrire, gioire e creare. Sopratutto la mia paura e che vogliano e possano riuscire nell’intento  di perpetuare e ampliare il potere di comunione e liberazione in tutto il paese, imponendo i loro modelli medievali.

Quando ero giovane noi della sinistra extraparlamentare guardavamo a c.l. con un certo senso di superiorità, oggi posso dire che li avevamo colpevolmente sottovalutati, li credevamo degli innocui bacchettoni baciapile in grado solo di cantare canzonette banali sulla fede durante la messa. Si sono invece rivelati una potente lobby, in grado di condizionare la politica italiana. Hanno sostenuto il leader del centrodestra Silvio Berlusconi pur non essendo costui certamente un buon cattolico, sono si infarciti di fede cattolica ma anche molto pragmatici e con un fine ultimo: il potere, quindi sono pericolosi. Spero che i giovani di oggi ancora in possesso di un cervello non li sottovalutino.

Putin non ha capito un cazzo della filosofia dello Judo

Un uomo contemplava un albero di ciliegio durante una abbondante nevicata, dovette constatare che con l’accumularsi della neve sui rami ad un certo punto questi si spezzavano sotto l’enorme peso di questa. spostando la sua attenzione su si un salice piangente, constatò che quando il peso della neve diventava eccessivo i rami del salice si flettevano con cedevolezza lasciando cadere la massa di neve senza rompersi e tornando alla posizione iniziale pronto a ripetere il ciclo. Da questa leggenda nasce Ju, la cedevolezza da cui nacque quel protoJudo chiamato JuJutsu.

Tutti sanno che Putin il leader o meglio il dittatore della Russia è un Juodoka di vecchio corso, lo si è visto anche piangere per la morte del proprio sensei. A quanto pare però non ha capito un cazzo della filosofia più profonda dello Judo, si comporta come un rigido ramo di ciliegio, sempre, che si tratti di gay, giornalisti o Ceceni, mi stupisce che no si sia ancora spezzato sotto il peso della neve.

Sotto la finestra di Silvio il popolo bue di Silvio

Ma li avete visti? Avete visto i difensori di Silvio? Guardate qui.
Questa è la gente che vuole bene a Berlusconi, è incredibile la loro violenza verbale (rimasta verbale solo per la presenza delle telecamere) è  seconda solo alla loro ignoranza, quello che gridava ‘io andrei in galera con Silvio’, forse doveva dire. ‘io tornerei………’. Fascisti che gridavano duce duce. Quello è il popolo di Silvio, probabilmente come al solito a queste orde è stato dato il cestino omaggio, panini bandierine gadget ecc.. come disse uno di questi in un’altra occasione: ‘mi pagano tutto se no col cazzo che ci venivo’ Meno male che erano quattro gatti spennacchiati, se fossero di più ci sarebbe da avere paura.
Come si fa a non vergognarsi di questo paese? pensavo di avere già visto il massimo dello squallore, ma no è così. Povera Italia. Meno male anche che la maggior parte di questa gentaglia sono vecchi, di giovani ne ho visti veramente pochi, quindi basta aspettare che la natura faccia il suo corso, i giovani non potrebbero essere così ignoranti anche volendo, perchè utilizzano molto più la rete della televisione.
Che paese di merda in qualsiasi paese decente li avrebbero messi al gabbio all’istante.

Grandissima scoperta italiana: l’acqua calda

Ieri gli italiani hanno scoperto l’esistenza dell’acqua calda, hanno scoperto che Berlusconi ha infranto la legge. Il partito democratico è stato letteralmente travolto da questa nuova consapevolezza,  doveva ancora riprendersi dall’idea che il tempo non è assoluto ma che è soggetto a variabili date da velocità e massa, quando è arrivata questa nuova notizia che ha fatto di colpo sbiadire la figura  di Albert Einstein  E=MC² B = Evasore fiscale.

In un paese normale tutti politici a partire da quelli del suo partito si sarebbero da subito dissociati dal soggetto  e il soggetto si sarebbe ritirato in uno dei suoi lussuosi appartamenti in attesa dei gendarmi, dimenticandosi della politica e riducendo al minimo indispensabile i contatti con i media. Qui però siamo nel paese del cacao meravigliao, qui il soggetto va in uno studio di una delle televisioni di cui è padrone e come un dittatore dello stato libero delle banane inveisce contro la ‘magistratura politicizzata’ (fa niente che due dei giudici sono di destra), dice che non ha nessuna intenzione di mantenere un profilo basso e nomina il suo successore che per puro caso porta lo stesso cognome e che per puro caso è la figlia e che per puro caso come lui stesso è affetta da una patologia che cancella completamente il senso della vergogna.

Nel frattempo il governo pur essendo sommerso da una montagna di merda non riesce proprio a sentirne l’odore (altra patologia).

E gli italiani? Perché non si ribellano perché non vanno nelle piazze a gridare che non ne possiamo più di questa classe dirigente di pagliacci, criminali, senza vergogna, forse perché anche gli italiani sono affetti da una patologia, patologia alla quale hanno contribuito a innescarla proprio le televisioni del nano priapista, televisioni che con il propinare di sottocultura fatta di tette culi e Barbara Durso a chili ha ridotto il popolo italico ad una massa di rincoglioniti capaci di bersi anche le stronzate più incredibili.

B. ieri ha detto: “non finisce qui”, ovvio ci sono ancora gli altri processi.

Il Pd ha scelto di pagare il pizzo e ora la prima rata

Il PD poteva con l’aiuto dei 5s provare a liberarsi del nano, invece  ha scelto di fare il governo con B. E’ un po’ come il commerciante che per ‘quieto viverre’ alla fine sceglie  di pagare il pizzo alla mafia.

Lo sapevano che sarebbe finita a schifio, ora che è arrivata la prima grossa rata da pagare si accorgono quanto è difficile starci dentro, riuscire a fare quadrare i conti.

Ora che B è alla sentenza finale chiede il conto anche al pd e sarà salatissimo, i pd meno elle vogliono fare credere di cascare dalle nuvole, ma sapevano veramente cosa voleva il nano da loro. Voleva che il PD avallasse l’idea che lui è sopra le leggi, il nano di Arcore ha voluto fare diventare un problema suo un problema di tutti, non divide di certo i guadagni con la sinistra ma pretende di dividere i costi.

Ed eccoci ancora qui, ricattati dal solito ometto bugiardo egocentrico, obsoleto, vecchio, anacronistico, ma furbo come una volpe e di fare pagare il pizzo anche chi il nano non lo ha votato, anzi lo detesta.

“L’ottimismo è il sale della vita”. Forse ma non in Italia

Ci sono dei momenti della mia vita che penso che se fossi un po’ più ottimista, le cose potrebbero andare meglio, quel che si chiama ‘pensiero positivo’, argomento su cui si sono scritti centinaia di libri e sopratutto in America, di manuali. Manuali che ti insegnano ad utilizzare l’ottimismo come motore, come strategia di successo personale, l’ottimismo dei motivatori come Tony  Robbins. Anni fa lessi parecchi libri relativi a questo argomento, alcuni nemmeno banali, alcuni corredati di tecniche e strategie come ad esempio la P.N.L.  programmazione neurolinguistica che fa della precisione linguistica nella scelta degli obbiettivi la strategia ultima per realizzarli e che appunto con l’aggiunta di una visione ottimistica della realtà dovrebbe diventare uno strumento di auto-realizzazione. Non è un caso che però che il positive thinking, sia nato e si sia prevalentemente sviluppato in America, un paese dove la affermazione di se stessi nella società è veramente più legata all’impegno, alla motivazione personale, alla costanza, molto più che a fattori esterni, Lebnizcome invece succede in Italia. Sembra che nel nostro paese tutti siamo più in balia  delle ‘onde del destino’  e che noi in prima persona poco possiamo fare per dirigere la nostra vita. Troppo forte è la sensazione che in Italia tutto dipenda dalla politica, dalla chiesa, dai baronati, dai ricchi imprenditori, ecc. e poco o quasi nulla dipenda osa noi.  E’ risaputo che nel nostro paese, è ricco chi nasce tale. Il pessimismo non nasce dalla percezione della crisi ma dal senso di impotenza che deriva dalla consapevolezza che noi comuni mortali, poco o niente possiamo fare per superala.

In questo paese di merda le banche non prestano soldi a chi ha ottime idee imprenditoriali, non aiutano con investimenti ad uscire dalla crisi, la codardia e l’inadeguatezza dei politici frena la modernizzazione del paese. Per queste ed altre ragioni noi dobbiamo solo sperare che il ‘padrone’ per cui lavoriamo non decida di delocalizzare in Romania solo per incrementare la sua ricchezza personale, dobbiamo sperare che politici incapaci finalmente promulghino una legge che ci aiuti a trovare un impiego, dobbiamo sperare che i sindacati la spuntino per noi, in ultima analisi dobbiamo sperare in una botta di culo, che s però si sa matematicamente, molto ma molto improbabile.
Quindi mi viene da domandarmi, come si può essere ottimisti in un paese così ingessato, cosi non scalabile.
Ad un workshop al quale ho partecipato qualche settimana fa il relatore ha pronunciato ancora la frase: ‘tutto dipende da noi, solo noi in prima persona possiamo cambiare la nostra vita’ In passato ci credevo anch’io ma ora non più, non almeno nel mio paese dove Gattopardamente tutto cambia per non cambiare nulla. Il pessimismo nasce dal fatto che il timone che manovriamo non determina più la direzione della nostra vita, oramai solo il vento e le onde decidono per il futuro.

Ci sono due tipi di ottimista

1)Quello che dopo un’analisi della situazione ed una valutazione delle condizioni esterne, ha capito che è in grado di influire sugli eventi e d condizionarli seppur solo in parte a suo favore, altresì comprende che mantenere una visione ottimistica le darebbe più energia per raggiungere il suo scopo,l quindi a conti fatti decide si essere ottimista, perché può permetterselo ed anche gli torna utile quel tipo d impostazione mentale.

2)quello che è immerso nella merda fino alle orecchie, ma non se ne rende conto, la suo mente gli rimanda profumo di violette anziché di merda, in poche parole il classico ottimista che sarebbe un pessimista se solo l’ignoranza non le impedisse la reale percezione delle cose.

Un analisi sul leaderismo

E’ tipicamente un atteggiamento italiano, quello di affidarsi ad una qualche figura da noi considerata più autorevole di noi stessi. Il padre che si rivolge al dottore dicendo: “lo metto nelle vostre mani”, riferendosi al proprio figlio, la stessa cosa si fa con i professori, gli allenatori di calcio, gli insegnanti di musica, i datori di lavoro, fino ad arrivare al politico passando per il camorrista. Nel libro ‘Gomorra’ di Saviano c’è una scena simile quando il padre lo affida a colui che dovrebbe fargli una sorta di formazione nel mondo illegale del riciclaggio di rifiuti. Proprio leggendo il libro di Saviano mi sono ricordato quante volte mio padre uso questo modo di fare anche con me, appunto con il chirurgo prima di entrare in sala operatoria, con il mio maestro di Judo, con il carabiniere quando feci i famosi tre giorni del militare, facendomi per altro fare forse la più grossa figura di merda di tutta la mia vita. Se noi sostituiamo al povero soggetto singolo un intero popolo: “ci affidiamo a……..”, ecco che abbiamo il leaderismo, l’esatto contrario di quello che io chiamerei il responsabilismo. Tutto il mondo è uguale riguardo al leaderismo, ma noi italiani siamo un po’ più uguali. Forse dipende dal fatto che in questo paese non c’è stata una riforma protestante, quindi non essendo ‘salvi per grazia’ ci dobbiamo ‘affidare’ anche per la nostra salvezza, forse è l’enorme senso di colpa sia collettivo che individuale degli Italiani (sempre derivante dal cattolicesimo) che ci impedisce di caricarci direttamente delle nostre scelte e responsabilità, come dire: “l’ho già fatta grossa meglio che delego a qualcuno altro” . Osservando il mondo mi viene da dire però che in effetti il leaderismo è fortissimo anche in altre nazioni, forse la differenza è che fuori dall’Italia un leader è un leader, qui è qualcosa di più, una specie di papa, infallibile nelle sue scelte. Mi viene da dire che in altri paesi un leader quando cade fa un tonfo e un buco più grosso, in Italia un leader, non crolla mai del tutto, infatti sembra incredibile ma c’è ancora gente che parla bene di Mussolini.

Il pdl dice al pd: “noi non abbiamo il problema del leader come voi, noi il leader lo abbiamo già, è Silvio Berlusconi”. Sembra una barzelletta, ma i politici del pd non riescono mai a rispondere a tono, quasi fosse importantissimo avere un leader, pace che poi è un leader di merda. Non c’è niente da fare noi italiani dobbiamo per forza metterci nelle mani di qualcuno, le nostre non le vogliamo proprio usare, tranne che per quella pratica che secondo qualcuno porta alla cecità.

Perchè gli italiani si fissano con i dittatori?

E’ già successo con la Libia, abbiamo, o meglio i nostri governanti hanno leccato il culo a Gheddafi per anni, i nostri svegli imprenditori hanno fatto affaroni in quel paese. Poi ad un certo punto i Francesi si accorgono che li c’è una dittatura e per ‘amore del  popolo libico’, decidono di abbatterla. Ovviamente tutti i vecchi imprenditori e politici stranieri che erano impelagati con il vecchio regime diventano all’improvviso inadatti, quindi se ne devono tornare nel loro cazzo di paese. Si sa la nostra classe dirigente non riesce ad imparare dai propri errori, quindi da capo si cercano un altro paese che abbia un altro dittatore, possibilmente, che sia gradito al nostro grande leader maximo testa di asfalto, come appunto era con Gheddafi, Sembra che ill Kasakistan faccia  proprio al caso nostro, quindi ci sputtaniamo per bene con il resto del mondo democratico ma riusciamo ad avere un rapporto preferenziale, sempre grazie al nostro leaderone che incomincio anni fa a ‘dare il tu ai grandi della terra” . Con grandi scambi culturali tra i due paesi, veicolati da grandi troie, riusciamo ad installare qualche fabbrichetta quà e la nello stato del kasakistan, almeno fino a quando qualcuno non decreterà un embargo perchè in quel paese non si rispettano i diritti umani.

I nostri imprenditori parlano tanto di concorrenza leale ma poi riescono a fare affari solo dovo riescono ad essere monopolisti, solo nei paesi dove c’è corruzione e non c’è democrazia.