La mentalità di occuparsi solo del proprio orto deve morire

La mentalità di occuparsi solo del proprio orto deve morire

In risposta ad un imprenditore della TAV a “Virus” su RAI 2

Ascoltando pochi minuti fa su RAI 2 un costruttore che lavorava in appalto ai cantieri della TAV che si lamentava degli attentati alle sue strutture attentati anche incendiari. Quindi una vittima indubbiamente, quando però ha affermato che non è compito suo decidere se un’opera è giusto farla o meno e che lui concorre solo per acquisire l’appalto, in quel momento ho capito che era il solito italiota, portatore del solito pensiero idiota: “non è compito mio”. Quante volte lo sentita anche al lavoro questa frase: “non è compito mio”, “non spetta a me”, o il più aziendale: “non rientra nelle mie mansioni” Cazzo io penso sia finito o comunque debba finire il tempo di questa logica. Basta questo paese non cambierà mai se basta una mazzetta di soldi per mettere da parte anche le proprie idee, o a volte anche meno anche la sola pigrizia evita che il soggetto si informi, o ancora peggio sceglie qualcosa che intuisce come sbagliata. Siamo nell’era del multitasking, bene non rendiamolo solo una parola vuota, a mio avviso vuole dire in qualche modo seguire più attività contemporaneamente, ma anche interessarsi di più cose contemporaneamente, acquisire informazioni su più temi. Occuparsi solo del proprio orto culturale per agire in colpevole inconsapevolezza è una scelta da codardi, a quel punto ho più rispetto chi decide con consapevolezza e cinismo, che di chi adotta questa voluta inconsapevolezza. Questa mentalità è perfettamente speculare a quella Not In My Back Yard, tradotto: dovete costruirlo ma non fatelo dietro casa mia.

Nella frase “non è compito mio” c’è poi una pilatesca mancanza di etica, di morale. Questo paese non cambierà mai se non iniziamo a mettere anche le nostre idee, il nostro senso di giustizia, la nostra anima nelle cose che facciamo, nelle nostre imprese di vita.

La realtà si consolida a mano a mano che la percorriamo

“E’ questa la realtà?” Diceva uno dei protagonisti del film: “La montagna sacra” di Alejandro Jodorowsky. “Macchine in dietro” disse poi. Allargando l’inquadratura il regista alla fine del film mostrava appunto il fatto che si trattava di un film non della realtà.

Come in un grande videogioco l’universo si costruisce, cresce, si modifica in relazione al nostro muoverci in esso nello spazio e nel tempo. Questa sembra essere l’idea che sorge quando accostiamo la fisica delle macro dimensioni, ovvero fisica Newtoniana e relatività, a quella del mondo sub atomico o addirittura a grandezze di Planck. Se portiamo alcuni dei principi della meccanica quantistica ai suoi estremi risultati filosofici, il risultato è sconcertante: “il mondo è un’illusione”. La lune è reale nella misura in cui c’è una coscienza che è consapevole che questa è li sospesa nel cielo. Un fotone che attraversa 2 fessure sceglie una delle due fessure nel momento che lo osserviamo è questa scelta modifica il passato dello stesso, (senza per questo entrare in conflitto con la seconda legge della termodinamica, nemmeno in questo caso si ottengono le uova dalla frittata) ovviamente ‘scelta’ è la parola meno appropriata in quanto le particelle non dispongono di libero arbitrio. Se i fotoni sono tanti presi comunque singolarmente sono particelle, onde o particellema la somma di questi ci danno la misura dell’onda con le interferenze tipiche delle onde di qualsiasi natura. Per complicare le cose i fisici ci dicono che quando parliamo di proprietà delle super particelle in pratica si riferiscono a semplici numeri niente di più, come se la matematica non fosse un linguaggio per esplicare il mondo subatomico ma fosse essa stessa il mondo subatomico, alcuni fisici sostengono che lo stesso Big Bang sia stato generato da uno zero matematico. Quindi ho pensato che  la matematica possa essere il motore del nostro universo esattamente come Java o C++ sono il motore di un grosso videogioco. Lo stupore dei fisici che si domandano perché la matematica riesce a descrivere così perfettamente le leggi della fisica mi fa fantasticare sulla possibilità che i numeri e le equazioni siano loro stessi i mattoni ultimi nel nostro universo, che la matematica non sia un mero formalismo ma l’essenza stessa dell’universo, come un complessissimo algoritmo che costruisce un ambiente virtuale mano a mano che la coscienza lo percorre, anche quest’ultima secondo alcuni fisici e filosofi esisterebbe ancora prima del Big Bang.

Non dico di credere in tutto questo, è solo una delle tante possibilità, una conclusione possibile dopo avere letto e visto documentari sull’argomento. Probabilmente la famosa equazione del tutto la scoperta dell’ultimo mattone dell’universo, il significato vero non le banali risposte religiose o fantascientificamente  affascinanti, sulla vera natura del cosmo, sul suo significato ammesso che questa parola abbia un senso.
Morgan Freeman

Chi veramente tiene in vita Berlusconi è la sua grossa fidanzata

Chi veramente tiene in vita politicamente Berlusconi è la sua grossa fidanzata, per grossa non intendo grassa, ma come larga massa, meglio conosciuta come popolo bue delle libertà.

Quando uno pensa alla compagna o alla “fidanzata” dell’egonano, pensa alla Pascale, ma io non mi riferivo a questo, quello che intendevo come compagna, non è una persona, ma un insieme di persone, un sistema, una struttura, un idea malata. Sono i suoi a volte silenti a volte chiassosi sostenitori. Sono i falchi ma anche i corvi travestiti da colombe, sono una grossa fetta della sinistra che si muove in maniera funzionale al cainano, sono i vari Violante, Ostellino, Marini, Pannella, ecc. Sono una parte della stampa, nazionale (quella straniera ha le idee chiare riguardo al nostro “statista”), alcuni direttamente prezzolati dall’ometto, altri come molti nel pd, perché gli piace leccare il culo al nano (ognuno ha i suoi gusti, magari è come quei rospi che quando li lecchi è come assumere un allucinogeno). Sono però sopratutto quella grossa fetta di italiani che contro ogni legge del buonsenso, della logica, del pudore, della fisica newtoniana e del buon gusto, continuano imperterriti a sostenerlo con l’intenzione di voto espressa dai sondaggi. Faccio veramente fatica a immaginarmi i loro contorti processi mentali, essi si comportano come quelle donne massacrate dal loro uomo, pestate come una bistecca di manzo, violentate, maltrattate, vituperate, le quali però quando il poliziotto gli chiede di denunciare l’uomo di merda, loro dicono, che poverino dopo tutto lo fa per amore, perché è stato trattato male al lavoro, che la colpa è anche loro, che non sono state abbastanza accorte, abbastanza sottomesse, lo hanno provocato, ecc…, che di fronte ad un amore così grande cosa sarà mai una retina staccata, un radio frantumato e 8000 euro di dentista. Ecco certi italiani sono come queste donne  che proprio non riescono a rinunciare al loro uomo/carnefice all’illusione di essere amate da colui che considerano “un grande uomo” . Così molti elettori si comportano con “lo statista”, rinnovandogli all’infinito la fiducia anche di fronte all’evidenza del danno che questa scelta comporta. Costoro probabilmente sono gli stessi che pensano che le stigmate di padre Pio erano vere, che se fissi il sole di Medjugorje non ti fotti la retina ma vedi la madonna, che B è un perseguitato.  Dopo che il nano solista della politica ha fatto in più di 20 anni, solo i comodi suoi fottendosene del fatto che il suo agire in questi anni  ha squalificato l’Italia ai livelli del Kazakistan portandoci fuori dall’area delle nazioni moderne. il suo agire ha aumentato il divario tra i ricchi (come lui) ed i poveri (come me), ha fatto e fa in modo (non è colpa di Monti è sua), che l’Italia fosse l’unico paese a non uscire dalla recessione .Dopo tutto questo ci sono ancora milioni di italiani che dopo averlo preso nel culo a ripetizione, sono disposti ancora a votare per la prosecuzione della sodomia, possiamo infuriarci con giornalisti, anzi pronisti che lo servono, possiamo anche avere gli occhi iniettati di sangue per le amazzoni, le pitonesse, le pucchiacchere di mare e Violante, ma alla fine, finché ci sarà questa enorme materia oscura, questa massa indistinta, indecifrabile di coglioni, questo coriaceo popolo bue delle libertà, c’è poco da fare, il nano dai capelli tatuati continuerà a ricattare quella parte di Italia onesta e questo paese non uscirà più dalla crisi, sia quella economica che morale. Possiamo solo sperare nel fatto che il soggetto ha quasi 80 anni.

 

Questa non è solo una crisi economica

Questa non è solo una semplice crisi economica, anche per questo non si riesce ad uscirne. Chi è in possesso di un cervello ha capito che quella in atto non è una crisi economica, ma si tratta del collasso, del fallimento dei modelli economici liberisti dell’occidente, il collasso del capitalismo. Quello che sta avvenendo è l’avvisaglia di qualcosa di molto più grosso, i piccoli terremoti socioeconomici sono l’annuncio dell’arrivo del big one. Il fatto che la crisi non sia uguale dappertutto, è determinato da alcune peculiarità di qualche paese che ancora e ripeto ancora non soffre come noi la crisi.
1) le diverse tempistiche di entrata nel mercato libero delle nazioni, chi è entrato dopo come i paese ex comunisti vivono ancora un periodo di relativo sviluppo, quello che paesi come l’Italia hanno esaurito da parecchio. Essendo all’inizio della parabola capitalista le richieste economiche ed i bisogni dei lavoratori sono al momento molto più basse rispetto a i lavoratori che hanno vissuto la fase più ascendente della parabola capitalista.
2) Avere un moneta diversa dall’Euro, come il Regno Unito, ciò gli permette di attirare tutti gli investitori spaventati dall’area Euro. Investitori che nel UK creano anche attività nuove, quindi creano occupazione.
3) Chi come la Germania ha nel tempo sviluppato una tecnologia superiore ad ogni altro paese, una organizzazione del lavoro sburocratizzata unica nel mondo, i prodotti tedeschi sono altamente competitivi e affidabili quindi i più venduti, questo crea sviluppo.
4) least but not last quei paesi che hanno a disposizione le materie prime che noi come Spagna Portogallo e Francia non abbiamo, questa è una ricchezza in se che però determina delle ricchezze ma non per tutti i cittadini.

Nel prossimo futuro succederà come per la legge dei vasi comunicanti che ci sarà un livellarsi dei problemi, i lavoratori a basso reddito vorranno a mano mano più reddito, gli imprenditori delocalizzeranno  fino a che non ci sarà più da delocalizzare.Quindi la crisi sarà un problema generalizzato e senza vie di fuga per gli investimenti. Quando ciò accadrà, quando non ci saranno più isole felici, il capitalismo liberista sarà veramente globale, a quel punto la crisi sarà pandemica. Quando i modelli economici saranno tutti veramente identici, quando sarà vera globalizzazione una qualsiasi crisi a mio avviso innescherà una massa critica e come per l’uranio 235 sarà una deflagrazione enorme. Quando la crisi sarà pandemica scoppieranno rivolte, i ricchi privilegiati si difenderanno con le armi ma verranno sopraffatti dal numero. Le guerre che in passato servivano a ricaricare la molla del capitalismo assenti da più di mezzo secolo torneranno sotto forme diverse, come guerriglie, guerre civili, guerre di territorio, guerre di classe.
A meno che molto prima le persone di buona volontà non si ribellino alle già attualissime ingiustizie e spingano i governi a destrutturare e ristrutturare i modelli produttivi, limitando se non azzerando la finanza, riducendo drasticamente le ore lavorative, passando da una economi di crescita ad una di equilibrio, forse con una fase intermedia di decrescita.

 

Disperazione e rabbia

Disperazione e rabbia sono i sentimenti che mi affiorano per primi la mattina al risveglio.Non so come fanno quelli che dicono di essere ottimisti, come fanno a vedere il bicchiere mezzo vuoto, posso capire chi effettivamente non ha problemi particolarmente gravi, chi ha comunque un lavoro o una attività che le fornisce un reddito. Posso anche capire chi è nella merda ma ha  20 anni quindi un grosso potenziale, sopratutto tra le varie opzioni può anche scegliere di emigrare in un paese che offre più possibilità, un paese dove avendo delle buone competenze un giovane può trovare o crearsi un’occupazione, un paese dove non deve ingoiare merda vedendo elementi privi di talento e competenze passargli davanti solo perché in possesso delle conoscenze giuste. Altra storia è per chi come me ha superato i 50 anni e per questa ragione l’opzione estero le è preclusa, tranne che in rarissimi casi (che non è il mio).
Come può una persona costretta a continuare a vivere in Italia alzarsi la mattina con un sorriso, come può essere sereno sapendo che quando finiranno gli ultimi risparmi non potrà nemmeno più mantenere le domiciliazioni delle bollette sul conto corrente e forse dovrà estinguere anche quello. I pagamenti elettronici, l’home banking, le domiciliazioni bancarie sono tutti strumenti fantastici (specie per chi come me non intende e anche non può frodare il fisco), ma diventano un incubo quando i soldi sul conto finiscono e non esiste uno stipendio che le ridia un po’ di ossigeno. Povertà vuol dire dovere rinunciare anche al progresso. Niente può essere più lasciato nella gestione semi automatica e tranquilla di un conto corrente.
Come si può non disperare immaginando di dovere smembrare una famiglia dividendone i membri tra le famiglie di origine, rimbalzandosi i figli un po’ di qui un po’ di là, perché non si può più pagare un affitto e le case popolari sono accessibili quanto le super stringhe postulate dalla meccanica quantistica. In questo assurdo paese c’è chi non può separarsi per mancanza di soldi e chi lo deve fare per lo stesso motivo.
Come infine si può non arrabbiarsi, incazzarsi come un toro alla corrida quando accendi il televisore e vedi i soliti politici di merda, che si interessano solo di loro congressi di merda, delle loro correnti di merda, quando il più assurdo dei politici quello dai capelli tatuati e dal cerone perpetuo che fottendosene dei problemi degli italiani, pensa solo ai cazzi e stracazzi suoi disposto a mandare in merda tutto il paese pur di potere continuare attraverso il continuo ricatto ad esercitare la sua merdosissima “agilità politica”.
Come si può non avere voglia di armarsi quando vedi il 10% degli italiani che detengono il 50% della ricchezza nazionale, ricchi per avere rubato frodato, riciclato, ecc… quando vedi costoro tuffarsi dai loro giganteschi Yacht, senza nessuna vergogna. Almeno una volta questi mantenevano un profilo basso, per paura del terrorismo, dell’anonima sarda, ecc, oggi invece ostentano le loro ricchezze con arroganza. Mi viene da dire a questa gente, che poi è la stessa, che governa il paese in un modo o nell’altro, che portare troppe persone ad non avere più nulla da perdere si potrebbe rivelare estremamente pericoloso.

Il mercato libero dell’energia è una truffa

L’Italia è l’unico paese dove le liberalizzazioni producono un effetto paradosso, ovvero esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere il loro scopo. In questo paese Il mercato libero dell’energia è una truffa. Anziché produrre una maggiore concorrenza, alla quale normalmente segue una riduzione dei costi per gli utenti a fronte di un migliore servizio, succede esattamente il contrario aumentano i costi e il servizio che con il mercato chiuso era forse mediocre con il mercato libero diventa una merda. Lo scrivo perché è successo  me, ero un utente ENI per il gas e ENEL per l’energia elettrica, da qui in seguito alla visita di un funzionario commerciale passai al mercato libero convergendo in un unico operatore sia per gas che elettricità, se non ricordo male era ENI gas e luce. Prima ancora di pagare una bolletta con il nuovo sistema un giorno si presentano qui in 3 rappresentanti (pessimo modo di ridurre i costi), erano di GDF Suez, non potevo sapere che questi vendevano la merda ai costi dell’oro. Purtroppo aderii all’offerta sia per elettricità che gas, ammaliato dalle loro lusinghe, mi parlarono di sconti, di riduzioni, di personalizzazioni, ecc.

Tutte stronzate alla fine mi sono trovato a pagare quasi il doppio di quello che pagavo prima, con anche tutta una serie di difficoltà, fatture che dovevano essere interpretate da un analista, chiarezza prossima allo zero.

Tutt’oggi ho aperto un contenzioso con costoro in seguito ad una bolletta eccessivamente fuori dalla reale lettura del gas che mi dissero di non onorare, che me ne avrebbero mandata una con il consumo reale, invece ancora oggi risulto moroso di 700 € e ho forti dubbi che veramente questi soldi  sono dovuti, anche perché dal giorno che non sono più loro cliente non ho più accesso alle mie bollette elettroniche.

Alla fine per un anno di energia in una casa di 65 mq ho pagato 3000€, quando prima ne pagavo poco più della metà, inoltre senza la tranquilla certezza che il calcolo sia comunque giusto anche se i prezzi alti.

L’Italia vorrebbe un economia liberista, ma io penso che con l’attitudine dell’imprenditoria italiana alla truffa, al volere arricchirsi eccessivamente e senza avere un  prodotto che sia realmente di valore e innovativo, alla tendenza a rendere le cose contorte e complicate, difficili da capire anche per chi ha delle buone competenze, penso che un paese dove  uno dei suoi rappresentanti di maggior peso politico dopo avere frodato il fisco si rifiuti di rispettare la legge ed anzi con la sua potenza di fuoco mediatica ed economica si contrapponga a questa ed alla costituzione, un paese dove si fa finta di cambiare, (come appunto le liberalizzazioni fasulle) per non cambiare nulla anzi, per arricchire i soliti furbetti, ecco penso proprio che in un paese così altro che economia liberista, l’unica attuabile è l’economia socialista.

Il pd ha deciso che tutti gli animali sono uguali ma i maiali sono più uguali.

Berlusconi è più uguale

Berlusconi è più uguale

I politici del pd non perdono occasione per ribadire che non si può andare contro il principio fondante della costituzione: “tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”. C’è però qualcuno dello stesso partito che prova a fare passare il concetto Orwelliano che c’è qualcuno che è più uguale degli altri, parliamo ovviamente di quello che abita la fattoria di Arcore. I politici del pd a quanto pare non riescono a collegare il cervello con il culo, non riescono a sincronizzare Epifani con Violante, un giorno dicono che la decadenza dell’uomo dai capelli tatuati è automatica è inevitabile, poi arriva il suo compagno di partito a a sostenere che la legge Severino può non essere retroattiva che il principio di indeterminazione di Heisenberg dice che non si può calcolare con precisione la velocità del nano e allo stesso tempo la sua posizione, quindi la decadenza del suddetto nano dalle cariche istituzionali esiste come sospesa in un cloud probabilistico, da questo postulato si evince la possibilità che l’ometto se la possa cavare anche questa volta, magari con l’aiuto del noto purgante: “amaro del colle”, perché una crisi di governo potrebbe volere dire, che veramente B decade, e non sia mai che dobbiamo rinunciare a questo quasi ottantenne così bravo … a farsi i cazzi suoi.

Il pd si è già segato il mio voto assieme a quello di altri milioni di elettori con la scelta di fare l’alleanza con un conosciuto frodatore fiscale già “attenzionato”  dalla polizia e dalle Super Chicche  per la sua nota tendenza al crimine. La domanda ancora una volta sorge spontanea, perché tanta voglia di continuare a farsi del male?

 

I patetici politici del PD cadono dalle nuvole

Berlusconi è inaffidabile

Sentendo politici e parlamentari del pd, o meglio del ‘pd – l’ come dice Grillo in questi giorni, la domanda mi sorge spontanea, ma questi ci fanno o ci sono, ci metto dentro anche il nostro ‘brillante’ presidente della repubblica. Ma come può questa gente cadere dalle nuvole, pensando che il nano desse la priorità al bene del paese rispetto ai cazzi suoi. Da quando il nano è ‘sceso in politica’, si è sempre fatto i cazzi e gli stracazzi suoi, anzi è proprio sceso nell’agone politico per aggiustare i propri problemi giudiziari, fiscali, ecc. Il nano arrapato ha mentito dal primo giorno sulle sue vere intenzioni. I politici stranieri è da tempo che considerano Berlusconi inaffidabile anche se nel recente caso del cancelliere austriaco il popolo bue delle libertà sembra stupirsi e scandalizzarsi. Quelli del pd, invece cadono dalle nuvole: “ma come Berlusconi vuol fare cadere il governo?”, “aveva detto che le su vicende giudiziarie non avrebbero influito sulle larghe intese!?” Ma cosa hanno nel cervello i democrats, la segatura?. Dopo avere segato Rodotà il quale avrebbe disegnato tutt’altra storia Hanno sempre sostenuto che per colpa del risultato elettorale quello delle larghe intese era l’unico progetto possibile, hanno segato Rodotà il quale avrebbe disegnato tutt’altra storia, hanno spianato Prodi dopo essersi dichiarati tutti d’accordo a votarlo.Tutto questo per potere fare un accordo con il politico più inaffidabile più bugiardo del mondo (al confronto Nixon era un dilettante), con colui che quando gli ha fatto più comodo ha fatto cadere il governo Monti, perchè mai non dovrebbe fare la stessa cosa oggi, infatti sta solo valutando quale è la bastardata che gli darà il maggior vantaggio personale, se non ha ancora smerdato le larghe intese è perché nemmeno lui e i suoi analisti riescono a capire quale è la cosa migliore da fare in questo momento e non certo per il paese, anche se purtroppo ci sono ancora degli elettori che per colpa della disinformazione, del conflitto di interessi, spesso per un grave ritardo mentale, tutt’oggi  credono che l’ometto miliardario sia il caro leader salvatore della nazione.

i politici del pd ora si stupiscono, rimangono a bocca spalancata davanti agli ultimatum del cainano,come se in passato fosse stato un politico coerente e leale. Io ho sempre avuto la stuporecertezza che se l’uomo dai capelli tatuati traesse un qualche vantaggio personale dal radere al suolo l’intera nazione, non esiterebbe a farlo magari dopo avere messo in salvo la sua allegra banda di fedelissimi schiavetti e donnine allegre.

Il pd cosa fa, si comporta come quegli incauti acquirenti che acquistano un Rolex alle bancarelle per pochi euro e poi si stupiscono e scandalizzano quando il loro figlio di 5 anni gli dice che non è originale. L’uomo del colle forse pensava che i suoi inviti alla pacificazione e suoi moniti ad abbassare i toni avrebbero condizionato i magistrati al punto di renderli cechi davanti alla realtà e salvare il frodatore fiscale. E’ mia idea che questa enorme svista di Napolitano debba portare alle sue dimissioni.

La mia speranza è sempre la stessa, ovvero che gli uomini di buona volontà del pd (c’è ne sono nonostante tutto ancora tanti) facciano un accordo con il movimento 5 stelle, per fare almeno le cose più urgenti e organizzarsi per la piccola ripresa economica in atto se è vero che c’è. I 5 stelle devono smetterla di ragionare da pidielloti e mettere un po’ da parte il loro leader, come già scrissi in passato in Italia non abbiamo bisogno di leader ma di tanti bravi e onesti amministratori della politica. Intanto seghiamo il nano, cosi il paese può ritornare un paese normale, poi possiamo pensare di segare anche quella parte della sinistra che negli anni è stata il migliore strumento di B. indipendente che sia avvenuto in buona o cattiva fede.

L’Italia, un paese sotto ricatto di miliardari

Siamo alle solite questo triste paese è per intero sotto lo scacco del nano miliardario, che fa i capricci, non vuole mettersi buono a dormire, non vuole vivere una fantastica pensione, fatta di super gnocche, super ville, super barche, ecc.
No il basso uomo tiene sotto ricatto tutta la politica italiana, perché lui vuole: “agilità politica”, vuole smerdare ancora un po’ questo già disastrato paese che dopo 20 anni di berlusconismo ha perso gran parte della sua credibilità internazionale, ha perso la speranza che le cose in Italia possano finalmente cambiare in meglio. No lui vuole il potere fino alla morte, vuole giocare fino all’ultimo con il suo giocattolo, il pdl, un partito di schiavi, schiavi ricchi e volontari ma pur sempre schiavi. Il giorno che il nano raggiungerà i campi Elisei (ovviamente per cause naturali) sono convinto che l’Italia, come ad un cane al quale viene sciolto il guinzaglio inizi come per magia a correre finalmente libera. Spero di riuscire a vedere quel giorno, non si sa mai, il nano ha anche una schifosa fortuna dalla sua, potrebbe veramente campare fino a 120 anni, ovviamente volendo contare politicamente fino all’ultimo giorno.

Il problema è che non è l’unico miliardario a ricattare il paese e non parlo di Marchionne, parlo di Grillo, altro riccone capriccioso che si è messo in testa di ottenere il 51% alle prossime elezioni, lui e quell’altro socio sfondato di soldi, pur non essendo nemmeno in parlamento, ricattano i parlamentari 5 stelle minacciando l’abbandono della politica se i 5 stelle facessero l’unica cosa logica da fare in questo momento, ovvero un accordo con quella parte del pd, che ancora oggi rifiuta i ricatti di B. L’unica cosa che ci libererebbe definitivamente del nano e dei suoi servi sciocchi, poi in un secondo tempo i 5 stelle potrebbero anche pensare di fare fuori quella classe dirigente del pd colpevole di anni di inciuci e malgoverno. Tutto questo però comporterebbe il fatto che Grillo e gli altri fossero forniti di logica, intelligenza, capacità strategiche, tutte cose assenti nel loro curriculum vitae, ma sopratutto a loro cosa frega, se si dovesse mettere veramente male per l’Italia avrebbero solo da scegliere il paradiso, la villa dove spostare il loro culo. Sono io quello disoccupato, troppo vecchio in un paese di vecchi ma non per vecchi, è mia figlia quella con il futuro incerto, non certo la loro, che nel caso potrà fare l’emigrata di lusso con villa, piscina e quant’altro, in qualche paradiso, naturale e fiscale.

Se continuiamo ad affidarci ai miliardari noi gente comune, lo prenderemmo sempre nel culo, i ricconi non hanno i nostri problemi, per loro la politica è un mezzo di affermazione personale, un modo per imporre le loro idee, che spesso solo loro stessi reputano geniali. Per non parlare del fatto che un miliardario avrà sempre un qualche conflitto di interessi, magari non visibile subito ma comunque reale.

Non so voi ma io ho le palle piene di vedere gente che ha già tutto ha un sacco di vantaggi e privilegi, che quasi per un automatismo vuole “scendere” in politica. Stanno ricattando il paese, sono come una malattia che avvelena i nervi e le arterie della nazione rendendola paralitica.