“Non me la sento addosso questa Italia”, nemmeno io

“Non me la sento addosso questa Italia” così ha detto oggi Beppe Grillo: “Se gli italiano dovessero ancora votare per pd e pdl” E’ esattamente quello che ho scritto decine volte, rispetto al fatto inspiegabile che il popolo bue italiano continui a votare per gli stessi stronzi da decenni, sopratutto il fatto che continuino a votare per un ometto viscido che pensa solo al suo tornaconto personale e della sua famiglia di paperoni, fottendosene altamente del paese. Sono perfettamente d’accordo con Grillo, io posso anche da ora impegnarmi a votare il movimento 5 stelle, oramai il pd non lo voto più ne ha fatta una di troppo, in questi anni è stato lo strumento occulto del caimano nano, mi ha decisamente tradito. c’è però una grossa differenza tra me e Grillo, lui sostiene che se gli italiani dovessero votare ancora per pd e pdl, lui per la delusione lascerebbe il paese. Ecco cazzo io questo non posso farlo! A 54 anni e con una figlia di 13 non posso lasciare questo paese di merda. Io no sono un miliardario come Grillo sono disoccupato pur con delle competenze, ma si sa “largo ai giovani”, i vecchi si sparino, e se un vecchio non lo vogliono nel mio paese perché cazzo dovrebbero volerlo in uno straniero. Come scrivevo in un altro articolo, viva i 5 stelle ma smettiamo di affidarci a questi miliardari, che non vivono i nostri problemi, non hanno le nostre stesse emozioni, non cagano nei nostri stessi cessi, la loro merda puzza in maniera diversa, perché mangiano in ristoranti che noi non possiamo permetterci e hanno la cuoca a casa.
Io mi rivolgo ai 5 stelle non a Grillo: usate la testa (la vostra possibilmente non quella di Grillo e Casaleggio), siate pragmatici, se non siete sicuri di vincere, se pensate che il merdoso pdl, anzi sforza italia possa ancora vincere, non puntate alle elezioni, ma con strategia tentate un accordo con una parte del pd per votare la decadenza del delinquente di Arcore, fare una legge elettorale e magari fare qualcosa per evitare che il paese affondi prima delle elezioni. Poi una volta spianato il nano si può pensare anche al resto del vecchiume politico italiano compreso il pd.

Nemmeno io mi sento addosso questa Italia ma a differenza di Grillo se perdo non posso andarmene! Purtroppo!

Napolitano deve dimettersi

Napolitano deve dimettersi, visto che è stato il principale fautore e promotore di queste assurde larghe intese, se il presidente della repubblica è almeno un po’ coerente con quello che dice e ha detto, deve dimettersi. Nella poi speranza che uomini di buona volontà non pensino alle elezioni, (che per altro porterebbero alla stessa identica situazione attuale), ma si accordino per votare un presidente come Rodotà e finalmente cambiare pagina in questo paese e dare voce agli uomini di buona volontà spianando per sempre il caimano e il suo partito di merda.

Il PD si è messo in tasca la merda e oggi si stupisce di sentire puzza.

Si stupiscono o fanno finta gli ominicchi del partito democratico, si sono messi in tasca la merda ed ora si stupiscono che questa puzzi. I coglioni del pd, cosi bisogna chiamarli scelsero il largo inciucio con l’uomo e il partito meno affidabile del mondo, e adesso con le dimissioni imposte da costui ai suoi servi, cadono dalle nuvole. Questi uomini che non si sa se ci fanno o ci sono, sembrano stupirsi che l’uomo che ha sempre pensato ai cazzi e stracazzi suoi preferisca affossare tutto il paese nel tentativo di continuare a stare sulla scena, per continuare a galleggiare appunto come la merda.

Un paese non competitivo e obsoleto

Un paese non competitivo e obsoleto, questo è l’Italia, che ha perso e sta perdendo tutti gli asset strategici industriali più importanti. Siamo indietro anni luce dalle altre nazioni europee. A volte mi chiedo di chi è la colpa, la prima risposta che mi do è che sono i politici, a seguire gli imprenditori che in questo paese andrebbero chiamati come ho spessissimo scritto, con il loro vero nome: prenditori, gente che accumula ricchezze con l’aiuto della politica, ma che in realtà di proprio non mettono nulla, non rischiano nulla. L’inadeguatezza di questo paese, l’assenza di una struttura intelligente e produttiva, io la respiro tutti i giorni, la percepisco negli operatori di call center che mi chiamano tre quattro volte al giorno con lo scopo di convincermi ad aderire alle loro proposte commerciali, che si tratti di telefonia, internet, energia, pannelli solari o quant’altro, la loro modalità è sempre la stessa, ovvero una modalità sa imbecilli, continuano a chiamarmi sempre gli stessi, semplicemente perché non registrano con gli strumenti informatici i miei feedback, succede allora che chiunque si sieda prende una lista, senz’altro cartacea e incominciando dal primo nominativo rompendo le palle a scendere. Quando basterebbe utilizzare un’applicazione con un database o anche un banale foglio excel in modo da segnare con delle note i feed back delle persone chiamate, cosi da non richiamare quelle che hanno dato un no definitivo, oppure segnalare di richiamare ad un preciso orario, ecc
Quando siamo già clienti e siamo noi a chiamare il callcenter, detto inbound è anche peggio, ti rispondono persone incompetenti perché non correttamente formate per il lavoro, collegamenti telefonici che fanno letteralmente cagare, per la qualità dell’audio, anche qui non si apre un record per il cliente, quindi ogni volta che si richiama bisogna rispiegare tutta la storia dall’avento della civiltà industriale fino allo specifico del nostro cazzo di problema. Problema poi puntualmente non risolto, come è successo a me con GdfSuez, (il peggior erogatore di energia che vi possa capitare). Successe che dopo avere ricevuto una bolletta troppo alta, parecchio fuori dalla lettura reale del gas, telefonai al call center preposto, il di cui opeatore che mi rispose mi disse di non pagare la bolletta in questione, che poi in seguito ad una lettura del contatore mi sarebbe arrivata una nuova bolletta con il costo reale. Tutto questo progetto probabilmente rimase solo nella mente inadeguata dell’operatore, in quanto altre bollette arrivarono ma quella in questione andò in riscossione con relativa mora e minacce legali.

La famosa C.R.S. carta regionale dei servizi, tesserino che uno dei best friends del corto uomo di Arcore ha reclamizzato all’inverosimile, come il grande balzo dell’umanità residente in Lombardia verso il futuro tecnologico, mica cazzi. Peccato che non funzionasse una bella minchia, se avessero investito in programmazione anziché in promozione e pubblicità probabilmente sarebbe funzionata meglio, se avessero formato il personale, probabilmente il giorno che mi recai in ospedale con mia figlia per una sua visita, alla mia affermazione fatta all’infermiera che non trovava la prenotazione di mia figlia che sottolineava il fatto che avevo prenotato con la C.R.S., non avrei avuto come risposta: “ma cosa è la C.R.S.?”

Siamo un paese arretrato è la colpa è dei politici degli imprenditore ladri o incapaci, ma anche di tutti quegli italiani,  quelli che non fanno il piccolo sforzo mentale per aggiornarsi, per informarsi, quegli Italiani che insistono nel volere usare il contante anziché la moneta elettronica, quegli italiani che hanno fatto sempre propria la filosofia del “qui si è sempre fatto così”, del “sono troppo vecchia per il computer”, del “quello non è compito mio”, del “io cosa ci guadagno”. La colpa è anche di quegli italiani per i quali smettere di votare per un frodatore fiscale, per qualcuno che oramai è il passato remoto, risulta uno sforzo mentale troppo intenso.

E responsabilità di tutti quegli italioti per i quali le parole cambiamento, modernizzazione, giustizia sociale, uguaglianza, onestà, risultano parole vuote.

I nodi alla fine vengono al pettine

I nodi alla fine vengono al pettine, Lupi dichiara che lui  sarebbe disponibile a cedere il 50% delle quote Alitalia ad Air France, ma l’italianità? dove cazzo è finita? Si poteva vendere  la compagnia Italiana quando lo voleva fare Prodi con vantaggi dieci volte maggiori per l’Italia, invece no, a qui tempi bisognava cavalcare l’italianità, fortemente voluta dal nano nazional popolare. L’operazione le serviva per vendersi al suo popolo bue, come il salvatore della patria. Ora ne paghiamo le conseguenze a caro prezzo.

Le larghe intese che io chiamerei le vaste ammucchiate, si diceva che fossero l’unica strada percorribile al punto che i caprones del pd hanno affossato il loro vecchio leader Prodi hanno rinunciato all’altra strada possibile, ovvero eleggere Rodotà alla presidenza della repubblica prendendo finalmente la direzione che portava a liberarci dalla zavorra Berlusconi e dei suoi seguaci, i quali in questi anni sono stati utili e funzionali solo a se stessi e al loro padrone, invece i politici asini che mai più voterò del pd, preferirono, devo dire anche coadiuvati dalla scarsa intelligenza politica di Grillo, eleggere il presidente che più era funzionale al caimano nano, Napolitano. Ora anche qui i nodi vengono al pettine. Senza peraltro suscitare nessuna sorpresa, i pideolloti minacciano oggi di trascinare la nazione nel caos, invece di fare la cosa giusta per il paese ovvero: hara kiri di massa, (però quello con la katana che taglia la testa altrimenti andrebbero avanti a dire: “il nostro leader Silvio Berlusconi,il braccio armato della sinistra, magistratura politicizzata ……” con il ventre ancora sanguinante), no loro non fanno questo regalo, peraltro dovuto, agli italiani, no loro minacciano le dimissioni e se lo faranno lo faranno in modo da portare il vantaggio, (per quanto si possa) maggiore al loro caro leader, e il danno maggiore al resto del paese.
Berlusconi d’altra parte ha dimostrato di ragionare con la logica di un detto se non sbaglio Friulano, il quale recita: “meglio morto lui che un raffreddore io”.

La cosa più mostruosa è che il fatto che tutto ciò sarebbe successo alleandosi con il delinquente nazionale era chiaro a tutti, il fatto che lo “statista” avrebbe ribaltato il tavolo nel momento che non si sarebbero soddisfatti i suoi capricci lo sapevano tutti, lo sapevano persino quei rincoglioniti del partito democratico.

Letta sembra uno di quei superstiti di un disastroso incidente aereo, il quale sceso incolume dal velivolo, con le fiamme sullo sfondo gironzola confuso dicendo alle prime persone accorse in soccorso frasi senza senso, non del tutto consapevole dell’accaduto.

 

Napolitano chiama conflitto quello che in realtà è aggressione alla magistratura.

Non si può chiamare conflitto quello che in realtà è aggressione alla magistratura.

Ora emerge in modo molto chiaro il  perché alcune frange del PD, quelle più funzionali alle larghe intese e sopratutto a Berlusconi, assieme a tutto il Popolo Bue Delle Libertà, hanno fatto di tutto dopo le elezioni per riportare Napolitano alla presidenza della repubblica. Nelle ultime ore il presidente si è comportato come quei maestri che quando un alunno fa il bullo con un altro, con superficialità  li mette in castigo ambedue o addirittura infligge la sanzione più dura proprio alla vittima, nella logica che non si fa casino in classe, senza fare quelle dovute indagini che porterebbero a capire che non si trattava di rissa ma di aggressione di uno contro un altro che se ne stava tranquillo per conto suo.

Non ne posso più di sentire la frase: “è in atto un conflitto tra una parte della magistratura e una parte della politica”, non si tratta di una cazzo di disputa come vuole farci credere il nostro presidente, si tratta di una bella e buona continua aggressione operata dai politici del pdl, anzi di sforza Italia nei confronti di quella magistratura che vorrebbe fare valere il concetto che la legge è uguale per tutti. Non si tratta di una rissa si tratta del Bullo Berlusconi che assieme ai suoi bravi aggredisce i magistrati, sperando che quello che mena per primo appaia come quello che ha ragione.

Il nostro presidente forse per viltà perché anche lui considera più forte il caimano nano, di qualsiasi altro uomo delle istituzioni, forse perché spera che a dare ragione al bullo questo la smetta di fare il bullo, o forse solo perché ha paura di essere tacciato per comunista, cosa che per altro non dovrebbe per lui essere motivo di vergogna, sarebbe come se la  parte degli italiani dovessero vergognarsi di metà della loro vita, o forse solo perché è troppo vecchio per assumere un atteggiamento veramente autorevole, giusto e assertivo come un presidente di un paese appena decente dovrebbe essere. Qualsiasi ne sia la motivazione il suo atteggiamento è comunque sbagliato e va a collidere con la insindacabile direttiva della separazione dei poteri. Chi legifera non può interferire con chi quelle stesse leggi le deve applicare e se questo avviene come succede in questo paese di merda da 20 anni e più, il presidente della repubblica deve subito mettere all’indice e sanzionare l’autore del tentativo di ingerenza. Se Napolitano avesse agito in questo giusto modo Berlusconi si sarebbe dovuto dimettere da tempo, invece ha sempre fatto l’esatto contrario, firmando le leggi del nano, leggi che per esempio Ciampi avrebbe rigettato.

Che l’altro giorno Giorgio Napolitano abbia impropriamente richiamato i giudici di fatto ad essere proni alla politica, a mio avviso è la goccia che fa traboccare il vaso, a questo punto la penso come i 5 stelle: il presidente dovrebbe dimettersi.

Furbizia del caimano e rigidità ideologica di Grillo = un paese sotto ricatto

La furbizia del caimano e la rigidità ideologica di Grillo, Casaleggio e 5 stelle, aggiunta alla assuefazione alle poltrone di molti nel PD ci ha regalato l’attuale situazione politica di merda: un paese sotto ricatto.

Fermo restante il fatto che il partito democratico per il quale ho quasi sempre votato, non è più il mio partito, dopo le merdate che ha messo una in fila all’altra dopo le elezioni, tipo segare Prodi non convergere su Rodotà, per poi addirittura accordarsi nelle larghe intese, con coloro che io ho sempre considerato il male politico maggiore del paese, ribadito questo devo dire che la colpa purtroppo l’hanno anche i 5 stelle. E’ in seguito anche alla loro rigidità ideologica, spesso calata dall’alto da Grillo e Casaleggio, questo volere fare una sorta di ribaltamento totale degli assetti politici per portarci nel futuro di una democrazia diretta veicolata dalla rete, ci ha ancora una volta consegnati ai capricci dell’egonano, quel piccolo uomo che proprio non riesce a stare in panchina, anche se il suo imporre se stesso significa smerdare la nazione.I-have-a-dream

Anche a me piace la fantascienza, anch’io come Casaleggio ho letto Asimov, da ‘Io robotot’ a ‘trilogia di cronache della galassia’, passando per una quantità di racconti brevi, oltre ad altri scrittori di SC a mio avviso più interessanti, pure io ho fantasticato di società del futuro dove addirittura non esisteva il denaro come forma di scambio o dove era un super computer mondiale a fare le scelte politiche per l’umanità, senza privilegi per nessuno. Una macchina incorruttibile governa il mondo, questo spaventa molti, me no!
Questa però e fantascienza che per diventare scienza e vita reale ha bisogno di molto tempo, ha bisogno di parecchie rivoluzioni culturali e mentali.
Costoro invece non solo infantilmente sognano di rendere scienza la fantascienza in una notte, ma addirittura fanno di queste fantasie dei modelli irrinunciabili, irrigidendosi sulle loro posizioni.

In poche parole la furbizia e l’attaccamento alla poltrona di alcuni politici sommata alla rigidità ideologica generata dall’immaturità di altri, ci ha messi per l’ennesima volta sotto il ricatto del caimano nano, quando invece se si fossero messi all’angolo i furbetti e i rigidi primi della classe, lo “statista” oggi sarebbe una cartolina di qualche paradiso fiscale ove non c’è estradizione e l’Italia starebbe navigando verso il futuro, sarebbe già in atto quella rivoluzione culturale tanto auspicata da Grillo e Casaleggio ed il popolo bue delle libertà sarebbe stato asfaltato da tempo e sono sicuro che oggi qualcuno di loro avrebbe persino il coraggio di criticare il loro ex padrone.
E’ vero che con in se non si fa la storia, ma questa consapevolezza mi fa ancora incazzare come un rinoceronte, e vedere ancora dopo tutti questi anni i comunicati video di una specie di mummia da museo delle cere, che ancora minaccia cittadini (già di per se neri di incazzatura come il sottoscritto per i problemi economici), vederlo li ancora che dice le stesse stronzate di sempre, forte di un seguito di popolo bue delle libertà, tutt’oggi rincoglionito dalle sue stronzate televisive, sapendo che a tutto questo si sarebbe potuto finalmente porre fine se solo alcuni politici avessero messo da parte il loro egoismo, le loro ideologie e la loro cieca fedeltà al capo, questa consapevolezza, non so a voi ma a me non da pace, non mi fa dormire la notte.

Confiscare le aziende alla famiglia Riva sarebbe l’unica cosa seria da fare.

Ilva inquinaConfiscare le aziende alla famiglia Riva sarebbe l’unica cosa seria da fare.

Il capitalismo italiano penso sia uno dei più schifosi a livello mondiale, questi imprenditori sono in realtà prenditori, che al contrario che in altri paesi non rischiano mai niente in proprio, mai niente del loro capitale. Questa brutta razza alla quale appartengono anche i Riva si sono arricchiti in questi ultimi 25 anni grazie ai soldi dei contribuenti, i Riva si sono stipati diversi miliardi grazie ad una azienda che praticamente gli è stata regalata dallo stato l’Ilva, azienda nella quale non hanno investito un cazzo, niente nella messa in sicurezza e nella modernizzazione degli impianti, hanno fato in modo che la gente di Taranto nei pressi dell’acciaieria continuasse a morire per i vari tumori provocati dalle emissioni della fabbrica e del parco minerario, gestito in maniera criminale. Quando poi la magistratura giustamente gli mette sotto sequestro i capitali da impiegare per le varie bonifiche che loro non hanno mai fatto e si rifiutano di fare anche dopo sentenza, questi capitalisti da strapazzo cosa fanno? Nella migliore tradizione mafiosa attuano l’immediata vendetta su 7 aziende sane e produttive, lasciando a casa migliaia di operai.

La domanda che mi sorge spontanea è questa: ma in un paese tipo gli U.S.A. per esempio questi soggetti come avrebbero interagito? La risposta che mi do basandomi sulla poca conoscenza dei paesi normali è che costoro sarebbero finiti al massimo a vendere pannocchie ai bordi di una strada di periferia. Io penso che solo in un paese come il nostro certi finti imprenditori che sarebbe meglio chiamare ladri hanno la possibilità di arricchirsi avvelenando la gente senza mai pagare pegno. In un paese normale questi individui verrebbero sepolti da una montagna di merda sia dalla politica che dai media, in Italia no qui si dà la colpa alla magistratura.

In Italia quando una azienda va male o malissimo, il governo la smembra, come per esempio Alitalia, poi la merda, conosciuta anche come “bad company” c’è la smazziamo noi cittadini con le tasse, mentre la parte buona detta “good company” la si dà al più incapace degli imprenditori che si riesce a trovare sul mercato, alla più ladra delle famiglie a disposizione su i loro elenchi di truffatori professionisti, in modo che questi possono arricchirsi negli anni a seguire a spese della gente onesta, ovviamente senza dimenticarsi degli amici, poi quando saranno riusciti a ridurre a merda anche la “good company” Il governo di turno cerca un altro modo per corrergli in soccorso.

Arrivato a questo punto se non fossimo nel paese dello statista dai capelli aerografati, I Riva finirebbero o rimarrebbero in galera e le loro aziende finirebbero tutte sotto il controllo diretto dello stato, ma questo forse in Francia in America, magari anche in Bulgaria, ma qui in Italia no, dobbiamo ancora farne di strada. Qui in Italia una cosa come la statalizzazione per salvare  migliaia di famiglie dalla catastrofe, è considerata roba da “comunisti”

facciamoci quattro risate con il patetico esercito di Silvio

Facciamoci quattro risate con il patetico esercito di Silvio prima che sia decimato dal corso naturale delle cose.
Capita di vedere questi personaggi, intervistati ai loro raduni per sostenere il loro idolo, ovvero Silvio Berlusconi. Si tratta “dell’esercito di Silvio”, se non fosse per la situazione penosa di questo lugubre paese, se non fosse per il contesto drammatico, a vedere “l’esercito di Silvio” ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate. Questi groupies del cainano-nano, sono veramente ridicoli, il grandissimo livello di servilità, di dedizione e leccaculismo verso il loro “Silvio” è secondo solo alla loro aggressività, ferocia e logorrea contro i nemici o presunti nemici di costui, i nuovi forzaitalioti (anzi vecchi) questi esseri da barzelletta pronti a mettersi in fila per il kit: panino birra più bandiera di forza Italia al minimo accenno di Silvio o della sua corte, vengono ultimamente spesso intervistati dalle televisioni, forse nel tentativo di queste di aumentare l’odiens con la comicità involontaria, di questi vecchietti dalla arterie non più elastiche, che alla loro età trovare qualcuno che li va a prendere con il pulman stile gruppo . Provate a dare un’occhiata a questi collegamenti vi accorgerete che farete una fatica enorme a trovare in mezzo a questi scalmanati urlanti un giovane anche uno solo. Mi viene da pensare che non sarà il grande scontro con i comunisti, le toghe rosse e Travaglio a decimare l’esercito della salvezza del cainano-nano, ma basterà attendere il lavoro tranquillo e inesorabile del Tristo mietitore.