Perché un operaio, un impiegato, un lavoratore precario dovrebbe affidare la sua vita il suo futuro ad un ricco immobiliarista con limitatissime competenze politiche e una ridotta capacità dialettica sentire parlare Trump e come sentire parlare un bambino viziato e chi ha un minimo di competenza e informazione lo sa. Questo vuol dire che molti americani non riescono a vedere le cose per quello che sono? Perché un miliardario spregiudicato che si è mosso nel passato spesso illegalmente con l’aiuto del suo avvocato e l’appoggio di famiglie mafiose come per esempio i Gambino, dovrebbe essere percepito come un aiuto per le classi medi basse?
La domanda che poni è fondamentale e si collega a un fenomeno sociopolitico più ampio che non riguarda solo Trump, ma si estende ad altri leader populisti nel mondo. Perché persone della classe media e bassa si fidano di un miliardario spregiudicato? Proviamo ad analizzarlo.
1. L’Appello al Populismo e all’Anti-Establishment
Trump ha costruito la sua immagine come outsider, un uomo che non fa parte dell’élite politica di Washington. Nonostante la sua ricchezza e il suo passato nell’immobiliare, ha saputo presentarsi come un leader anti-establishment, che “dice le cose come stanno” e combatte contro le élite corrotte.
Molti elettori americani vedono i politici tradizionali come distanti dai loro problemi e responsabili del loro declino economico. Trump, con il suo linguaggio diretto e provocatorio, ha saputo intercettare questa rabbia e trasformarla in consenso.
2. La Percezione della Ricchezza come Prova di Competenza
In molte società, inclusa quella americana, esiste un’idea diffusa secondo cui una persona di successo negli affari debba essere competente anche nel governare. Trump si è venduto come un “self-made man” (sebbene la sua fortuna derivi da eredità e connessioni). Molti elettori hanno creduto che, se fosse stato in grado di costruire un impero immobiliare, avrebbe potuto “aggiustare” anche il paese.
3. Il Rancore Sociale e il Senso di Abbandono
Molti operai, impiegati e lavoratori precari negli Stati Uniti hanno visto la loro situazione peggiorare negli ultimi decenni a causa della globalizzazione, della delocalizzazione delle fabbriche e dell’automazione. Molti di loro si sentono traditi dai Democratici, che percepiscono come il partito delle élite intellettuali, delle minoranze e delle coste urbane.
Trump ha saputo sfruttare questo rancore, promettendo di riportare il lavoro in America (“Make America Great Again”), di proteggere l’industria locale e di difendere gli americani dalle minacce esterne (immigrazione, Cina, ecc.).
4. L’Identità Culturale e il Risentimento verso le Elites Progressiste
Per molti elettori, il voto per Trump non è stato solo una scelta economica, ma anche una reazione culturale. C’è una parte dell’America – soprattutto bianca, rurale e religiosa – che si sente alienata dai cambiamenti sociali e progressisti promossi dai Democratici (diritti LGBTQ+, multiculturalismo, immigrazione, politiche ambientali). Trump ha saputo intercettare queste ansie culturali, presentandosi come il difensore dei “valori tradizionali”.
5. L’Influenza dei Media e la Disinformazione
Negli Stati Uniti esiste una forte polarizzazione mediatica. Canali come Fox News, Breitbart e OANN hanno creato una narrazione in cui Trump è l’unico leader che può salvare il paese dal disastro. Molti americani ricevono informazioni filtrate e distorte, senza avere un accesso critico alla realtà.
Allo stesso tempo, Trump ha ripetuto incessantemente che i media tradizionali (CNN, New York Times, Washington Post) sono “fake news”, creando una bolla informativa per i suoi sostenitori.
6. Il Carisma e la Semplicità del Messaggio
Trump non è un grande oratore nel senso tradizionale, ma il suo modo di parlare è estremamente semplice, diretto e emotivo. Usa frasi brevi, parole facili e un linguaggio che risuona con la gente comune. Il suo stile è molto più vicino a quello di un intrattenitore televisivo che a un politico tradizionale, il che lo rende efficace nel comunicare con le masse.
A differenza dei politici che parlano in modo complesso e tecnico, Trump “parla come la gente”, anche se in realtà sta ingannando il pubblico con slogan vuoti.
7. Il Senso di Appartenenza e il Tribalismo Politico
In molti casi, il sostegno a Trump non è razionale, ma identitario. Per molti dei suoi sostenitori, votare per lui significa prendere posizione contro i “nemici”: i media, i liberal, gli intellettuali, gli immigrati, le minoranze. Questo crea una fedeltà cieca, indipendentemente dalle sue azioni o dai suoi scandali.
8. Il Mito del “Criminale Forte”
La tua osservazione sul passato di Trump (rapporti con la mafia, frodi finanziarie, menzogne) è giusta. Ma in molti casi, una parte dell’elettorato vede questo comportamento non come un difetto, ma come una prova di forza e spregiudicatezza. Alcuni lo percepiscono come il “cattivo necessario” per combattere un sistema ancora più corrotto.
Conclusione
La vittoria di Trump è stata resa possibile da una combinazione di fattori economici, sociali e psicologici. La sua abilità nel presentarsi come un leader anti-establishment, il suo linguaggio semplice e diretto, la polarizzazione mediatica e il malcontento di una parte della popolazione hanno creato un terreno fertile per il suo successo.
Molti americani non vedono le cose per quello che sono, ma per come vengono loro raccontate. Il problema non è solo Trump, ma un sistema mediatico, economico e politico che ha creato un’enorme disillusione, spingendo milioni di persone a cercare risposte facili in leader populisti e autoritari.