Il film su Moro e una riflessione

Vedendo il film su Aldo Moro la seconda parte questa sera ho riflettuto su cose che per altro giù sapevo, ovvero il fatto che in questo paese una democrazia vera non c’�
mai stata. La storia d’Italiaèpiena di accadimenti torbidi e machiavellici, dove non si sa mai veramente chi sta da una parte e chi dall’altra, ma sopratutto non si sa mai
qualeèla verità. Una verità che sembra rispondere alle non leggi della fisica quantistica una verità che sembra veramente ribollire in mille forme diverse e cambia a seconda
dell’osservatore e del tempo dalla quale la si osserva. Il caso Moro per chiunque non sia Andreotti sembra essere indecifrabile. Al tempo del rapimento Moro con l’assassinio feroce,
assurdo e inutile della sua scorta avevo 19 anni. All’inizio sembrava chiaro: brigate rosse attaccano lo stato attraverso uno dei suoi più importanti esponenti, giù dopo qualche
ora diventà: le brigate rosse rapiscono più che altro un simbolo di un certo stato e sopratutto della democrazia cristiana, col passare dei giorni la percezione del fatto
si trasformava e si delineava sempre più la irrazionalità e la totale mancanza di scientificità del fatto, come dire l’equazione brigate rosse contro stato = stato contro terrorismo
sembrava non equilibrare, come nemmeno stato cerca di salvare Moro = brigate rosse cercano riconoscimento, ne tanto meno brigate rosse vogliono destabilizzare stato = stato vuole
annientare brigate rosse. Se solo una di queste equazioni fosse vera la storia sarebbe stata un’altra.
Normalmente in uno stato democratico dopo circa 30 anni le cose dovrebbero capirsi.
Io guardando il film una cosa l’ho capita: Noi non siamo vissuti e non viviamo in una vera democrazia, perchè nemmeno oggi le cose si capiscono, quello che si configura
èsolo: un sembra! Sembra che all’epoca Le br volevano scatenare la rivoluzione, volevano che le masse le seguissero nel loro idiota intento.
Prospettiva veramente idiota, perchè anche un deficiente sa e sapeva (bastava leggersi Marcuse) che il popolo non fa la rivoluzione se c’� pane per tutti.
Poi quello che sembraèche mentre loro tentavano di accendere la miccia della rivolta popolare i servizi segreti deviati ma neanche troppo dello stato (forse amerikano)
sfruttano l’occasione per liberarsi di Moro e perchè no togliersi dai coglioni una volta per tutte le brigate rosse, come poi effettivamenteèsuccesso.
Per cui equazione brigate rosse si tirano martellata sui coglioni = stato elimina brigate rosse e una brava persona.
Ma allora chi lavora per chi? chi agisce per chi e per cosa?
Chi suggerito di rapire Moro anzich� un più fisiologico Andreotti o Cossiga.
Forse nonèun caso che la mafia sembri indistruttibile in questo paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *