Cosa è successo negli ultimi tempi?
Cosa è variato nella mente delle persone da arrivare a eleggere un presidente negli U.S.A che solo un paio di decenni fa non sarebbe stato preso in considerazione nemmeno come amministratore di condominio (ricchezza a parte)?
Cosa è successo nel nostro paese da avere al governo un individuo come Salvini che negli anni 80 l’avrebbero compatito anche al bar Sport, trattandolo come il solito “bauscia” egocentrico e narcisista senza nessuna speranza di successo con donne e amici, figuriamoci con la politica?
Cosa ci ha portato ad avere un ministro dell’agricoltura che non riesce nemmeno a parlare in modo comprensibile?
Cosa ci ha portato ad avere un presidente del consiglio che si lascia prendere per il culo da comici russi, pure pessimi attori?
Cosa è successo perché in Israele da 15 anni sia all’ opera un governo retrogrado, anacronistico, fondamentalista ed allo stesso tempo totalmente carente sotto l’aspetto strategico militare al punto di permettere un’invasione sul suo territorio con conseguenze catastrofiche?
Cosa è successo al mondo da avere portato l’imbecillità al potere?
Per quale confuso meccanismo popoli vissuti da tempo in democrazia, nella se non totale, quasi libertà di informazione, hanno consapevolmente (almeno in apparenza) scelto leader improbabili, inefficaci, senza una adeguata formazione e cultura per condurre il loro paese? Cosa è successo in Argentina visto che da oggi il nuovo presidente è Javer Milei praticamente un coglione che si presenta ai comizi con la motosega e che minaccia di scatenerà una guerra civile tipo Trump solo per suo tornaconto personale ed idiozia palese?
Perché criminali o casi psichiatrici oggi conducono gli stati, stanno per farlo o lo faranno?
Popolo bue è la keyword da me più utilizzata negli anni e la penso ancora così. Il suffragio universale per funzionare in una democrazia necessita che le persone siano acculturate, informate, abbastanza intelligenti e con una visione allargata nello spazio e nel tempo.
Quello che è successo a mio avviso negli ultimi anni è che la vecchia stupidità che sperimentai quando ero molto giovane, quella stupidità confinata nel bar del quartiere con il solito soggetto che iniziava ogni frase con “IO”, quella stupidità presente in ogni famiglia ma prerogativa spesso di una sola persona su tutta la famiglia allargata, tipo lo zio ‘scemo’, quella stupidità antica ma comunque circoscritta, quella stupidità era piccola, quella piccola stupidità del passato si è però fusa con la grande stupidità di oggi, la grande stupidità odierna esponenzialmente ampliata dai social, dalla rete. Internet che si forse all’inizio portò una maggiore informazione orizzontale ma che immediatamente dopo ha per meri interessi economici diffuso l’imbecillità, orizzontale ma pur sempre imbecillità.
Da quando la tecnologia è diventata ‘user friendly’ è iniziata questa catastrofe, quando ancora per scrivere sulla rete bisognava investire dei soldi (anche se pochi) e soprattutto del tempo per formarsi, perché implementare un blog non era per tutti, le cose andavano meglio, in quanto a produrre idee erano ancora giornalisti e ‘professoroni’. Con la diffusione dei social tutto è stato più facile, il vecchio brontolone da bar ha incontrato masse composte anche di giovani incapaci di leggere un libro cartaceo o digitale che si voglia, giovani incapaci di leggere oltre i 140 caratteri, giovani molto pigri, purtroppo una grossa fetta di giovani oggi sono così studiano per passare gli esami non per imparare.
Insomma la vecchia piccola stupidità del passato si è avvalsa della molto più vasta stupidità odierna condizionando quest’ultima come un parassita.
I tecnocrati hanno enormi responsabilità, oggi dovrebbero pensare molto di più prima di agire, dovrebbero soffermarsi a meditare su quanto sia opportuno rendere le IA personalizzabile ed accessibili a chiunque.