Putin attacca chi disprezza, quindi le sanzioni a che servono?

Non ho la pretesa di avere veramente capito la logica che sta muovendo in questi giorni la federazione russa, non sono un analista militare, ma siccome ne ho sentite tante di tentate analisi in questi giorni, tra le quali alcune campate in aria, voglio provare un approccio al conflitto più psicologico e meno logico strategico.

Mi sono accorto che a differenza dei vecchi leader Russi compresi quelli dell’ex unione sovietica Putin è decisamente meno pragmatico e sopratutto molto più egocentrico e narcisista di qualsiasi altro leader del passato.

Putin al contrario dei vecchi leader comunisti non ha un modello di società a cui fare riferimento e non ha nemmeno un partito come era il PCUS a cui fare riferimento. L’idea di Lenin non era di conquistare il mondo ma che questo diventasse tutto quanto comunista, per Putin è l’esatto opposto lui non vuole che le nazioni a lui più vicine adottino il suo modello, lui le vuole semplicemente controllare e in ultima analisi le vorrebbe comandare.

La cosa che però ho percepito nel carattere dello zar Putin è il disprezzo, disprezzo direttamente proporzionale alla ferocia dei suoi attacchi, penso a quanto fu brutale con i Ceceni, un po’ meno oggi con gli Ucraini che comunque ha definito riferendosi ai suoi leader “drogati neonazisti”, come se comunque avesse bisogno di diminuire il valore di qualcuno per poterlo attaccare.

Putin è un narcisista machista che considera gli Europei e chi vorrebbe diventarlo delle “femminucce”, questo sentire è mia opinione che potrebbe essere molto pericoloso per chi ad un invasione risponde con sole misure economiche, la cosa potrebbe essere vista da Putin come una debolezza da disprezzare e quindi decidere di alzare il livello di scontro, esattamente come ha fatto annunciando di alzare l’allerta nucleare, dopo le misure prese dal resto del mondo contro di lui. Per un tale soggetto forse avrebbe avuto un maggiore effetto deterrente schierare un grosso contingente di soldati NATO ed USA ai confini dell’Ucraina, ma sopratutto, non avrebbe stuzzicato il suo senso di virile superiorità. Ovviamente questa è solo un’idea ma viste le circostanze i politici e sopratutto i vertici militari non dovrebbero tralasciare nulla, anche perché fino ad ora il suo potere sulla Russia sembra essere ancora intatto.

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