Sono ateo ma sospendo il giudizio sulla possibiltà che possa esistere un’anima.
Sono ateo nel senso che la mia intelligenza mi impedisce di credere nelle storielle religiose, siano esse la Bibbia, il Corano, il Talmud, ecc. non credo in Dio anche se i miei passati condizionamenti me lo fanno scrivere ancora con la maiuscola. Mi sento però di dovere sospendere il giudizio quando si parla di anima, o meglio di coscienza che trascende il cervello. Ci sono seri studiosi come Penrose e Hameroff che hanno postulato teorie come la non località quantistica estesa dalle particelle subatomiche ai microtubuli del cervello. Ma se devo dire cosa mi ha veramente acceso l’interesse, è stata una esperienza indiretta di parecchi anni fa. In quell’occasione per puro caso mi trovai a fare il massaggio cardiaco ad un mio coetaneo che si era appena iniettato un overdose. Quando si riprese quello che mi raccontò mi scosse parecchio, lui era convinto che gli avessi salvato la vita e mi disse che dall’alto aveva visto me che facevo il massaggio cardiaco al suo corpo e il mio amico che gli tirava inutili schiaffi, non mi dilungo nei particolari ma furono diverse le cose che mi convinsero che qualcosa di strano comunque era successo. Poi ho sentito anche altri racconti e letto di altri e per quanto è mia abitudine dubitare sempre, le spiegazioni di alcuni dottori che parlano di endorfine, di visione a tunnel e altro non sono più credibili dell’immaginare che la coscienza sopravviva in qualche modo alla morte fisica, d’altra parte a volte basta leggere un libro di fisica o cosmologia per trovare idee e teorie altrettanto incredibili. Rimango comunque un agnostico in attesa di maggiori informazioni, non certo un credente.
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