E’ mia opinione che l’etica sia ancora molto importante nella nostra società e che anche se può sembrare il contrario ci condiziona, sempre e comunque. Oggi sembrano essere considerati ‘vincenti’ coloro che in qualche modo riescono a scavalcare qualsiasi dettame etico per fare narcisisticamente tutto quello che serve per il loro successo personale, ma io penso che l’etica non sia solo una costruzione della società dettata dal bisogno di convivenza, ma che sia in qualche modo innata nelle nostre menti. Questo spiegherebbe il motivo per cui i reduci della seconda guerra mondiale, hanno vissuto molto meglio il ritorno a casa che non ad esempio i reduci del Vietnam. Questo perché la prima era una guerra eticamente sostenibile, la seconda no. I soldati della seconda guerra mondiale pur i molti casi avendo operato in modi che spesso potevano sembrare immorali di fronte allo svelarsi delle atrocità naziste, come i campi di concentramento rendettero retroattivamente ‘etica’ qualsiasi azione militare anche efferata, contro un nemico così indegno, ben altra cosa fu per il Vietnam che fu una guerra fatta per lo più per motivi geo politici, ma non c’era un entità del male come fu il nazismo.
Anche oggi che sembra imperare cinismo e narcisismo, pur l’etica condizionando meno le nostre azioni, condizione comunque la nostra percezione a posteriore di esse, attraverso il senso di colpa, come se l’etica perdesse il suo valore deterrente ma mantenesse in qualche modo quello punitivo.