I personaggi pubblici che fanno disinformazione vanno pubblicamente denunciati.
Sembrava un po’ superata la fase dei tuttologi complottisti, degli anti scienza, di quelli delle stronzate pseudo naturiste, pseudo new age, pseudo intelligenti, invece no, ecco tornare alla carica Red Roonie, con la stronzata, oramai luogo comune che i vaccini causano l’autismo, continuando poi con una sfilza di palle tipiche di quella categoria di fondamentalisti del ‘tutto naturale’ (come se naturale non fosse un concetto estremamente variabile), di quei talebani del veganesimo, del bio ad ogni costo e cosa ben più criminale di coloro che fanno di questo atteggiamento mentale una religione che vorrebbero fosse propinata a tutti. La mia rabbia verso costoro viene da lontano fu la conseguenza della morte di un mio amico convinto da uno di questi idioti di sospendere una seppur pesante cura ‘tradizionale’ (la quale lo ha tenuto in vita per decenni) con una ridicola ‘salutare’ per quanto totalmente inidonea fitoterapia che gli causò la morte, per il riacutizzarsi della sua grave patologia.
Costoro che attraverso i media propinano senza nessun fondamento scientifico idee pericolose tanto più se vengono divulgate da personaggi famosi al grande pubblico a mio avviso andrebbero in qualche modo messi nella condizione di fare meno danni possibili.
E’ mia opinione che Red Ronnie andrebbe denunciato per procurato allarme, poi una volta per tutte i canali di informazione SERIA dovrebbero confutare queste strampalate teorie, cosa per altro facilmente attuabile semplicemente mostrando i dati statistici, in questo caso sulle vaccinazioni.
Bisogna che la scienza, quella vera fermi queste malsane idee se non vogliamo un giorno (come già i testimoni di Geova sostengono) dovere ascoltare ‘l’esperto’ di turno per televisione sostenere che le teorie dell’evoluzione sono una stronzata, che gli scienziati hanno falsificato i teschi, che ……. e che noi discendiamo da Adamo ed Eva e cosa grave che flotte di persone incomincino a credere che la cosa potrebbe essere anche plausibile.