Risolvere in parte il problema della fame e dell’obesità contemporaneamente.
Michelle Obama sostiene che gli U.S.A. spendono 160 miliardi all’anno per rimediare ai danni dell’obesità dei suoi cittadini, quindi basterebbe che gli americani rinunciassero all’ammontare di cibo che produce quel danno economico a favore di chi nel mondo non ha da mangiare, il vantaggio sarebbe duplice per gli stati uniti oltre a risparmiare 160 miliardi risparmierebbero anche soldi ora investiti per l’immigrazione che logicamente si ridurrebbero. Se l’equazione si stendesse all’intero mondo – cibo al primo mondo + cibo al terzo mondo = – obesità – immigrazione.